(Gianantonio Valli, SESSANTOTTISMO. Radici ebraiche di una devastazione“, edizioni Ritter 2014)
“Ogni uomo diventerà un essere senza padre né madre, senza antenati, radici né posterità, un nomade assoluto”.
Il punto non è che un Attali possa enunciare un simile programma; è la sua “cultura”, perenne volontà del suo popolo di ridurre gli altri esseri umani a bestiame. Il punto è che non solo i francesi, ma in vaste maggioranze invincibili gli italiani, anzi gli europei, mostrino, votando e manifestando per “Il progresso” e “L’Europa”, plaudendo alle leggi promosse dai radicali e attuate dal partito radicale di massa che è l’asse PD-M5S (sempre hanno votato insieme su temi di disgregazione morale e lealizzazione dell’aberrante: dalla Cirinnà alla Fedeli,dal gender alle nozze trans, e presto l’eutanasia e la legalizzazione della cannabis), accettando le politiche di “accoglienza senza limiti”, di volere proprio quello.
Popoli con qualche residuo istinto vitale insorgerebbero contro questo progetto. Prenderebbero le armi. Rovescerebbero i governi e impiccherebbero i governanti. Il fatto che lo accettino, i più passivamente, ma moltissimi – una maggioranza elettorale – con entusiasmo convinto, significa che gli europei aspirano ormai alla morte; sottoscrivono il consenso informato alla propria estinzione. Anzi, si ergono contro la piccola minoranza che non ci sta, ne invocano la represisone, la censura, l’arresto, la soppressione.
Capisco che a forza di “libertà” e “trasgressioni” rifiuto di destini collettivi, di ogni Dio, e disprezzo del vostro passato, siete diventati vesciche vuote, che non sanno che fare della propria vita. Sperate di fare un buon sonno. Ma devo disilludervi: una società fatta di “esseri senza né padre né madre, senza antenati, né radici, né posterità”, fatta di “nomadi assoluti”, non si sostiene. Nemmno quel tanto per somministrarvi l’anestetico.