Stavolta la minaccia è seria e grave: data la fonte da cui viene. In quegli uffici han deciso che l’Italia è stata risparmiata troppo dalla loro strategia della tensione.
Sicuramente sono pronti i terroristi. Sono pronti i passaporti da lasciare sul furgone e sull’auto, ormai una firma. Il passaporto intatto di un dirottatore che attraversò intatto l’inferno di fuoco delle Twin Tower. Il documento dimenticato di fratelli Kouachi il giorno della strage di Charlie Hebdo. Un SMS rivelatore delle identità dei terroristi trovato nella memoria di un cellulare intatto gettato dai terroristi in un bidone della spazzatura presso il Bataclàn. Il documento d’identità trovato sul camion della strage di Nizza. Il documento d’identità lasciato sul camion della strage di Natale a Berlino, che ha consentito di identificare senza ombra di dubbio il terrorista Abu Amri, immediatamente dopo trucidato da due eroici poliziotti a Sesto San Giovanni. Ed ora documenti d’identità a iosa che identificano gli stragisti della Rambla.
“Se la polizia non potesse dire rapidamente e con certezza diffondere ai media l’identità del terrorista, l’attentato resterebbe un colpo di spada nell’acqua”. Bisogna mostrare che sono stati dei jihadisti. E’ essenziale che gli europei sappiano chi li minaccia e dunque da cosa devono essere protetti: rinforzare la coercizione, esasperare la sorveglianza, lasciar cadere le libertà, accentuare la militarizzazione, aumentare i finanziamenti alla sola forza armata che può proteggerci dal Jihadismo: la NATO! E il grande protettore, gli Stati Uniti!
Ovviamente gli Stati Uniti sono quelli che hanno portato i jihadisti in Europa, precisamente nell’ex Jugoslavia, appaltando la resistenza antiserba in Bosnia a Bin Laden e la sua Al Qaeda, allora alleata americana in Afghanistan; e importando in Kossovo contingenti dei tagliagole mujaheddin afghani. Sono gli Stati Uniti che hanno creato Al Qaeda e poi Daesh: la Cia, il dipartimento di Stato sotto Hillary, con i wahabiti sauditi e il Mossad.
In Europa,il terrorismo islamico serve a tenere gli europei,sempre più recalcitranti, sotto l0imperio americano; loro vogliono tenersi questo ricco mercato e non condividerlo con nessuno, specie la Russia che – ohibò – pretende di mangiare allo stesso piatto.
Mai nostri media: “L’Isis avverte: ora tocca all’Italia” (Il Tempo). Terrorismo, la minaccia dell’IIS: prossimo obbiettivo l’Italia” (La Repubblica). Sui tg non mi dilungo, li avete visti tutti. E tutti ammettono senza vergogna, “lo riferisce il SITE, il sito Usa diretto da Rita Katz”…
Ora, questi giornalisti non possono non sapere cosa è il SITE e chi è Rita Katz. Ormai la cosa è nota, è stata scritta in lungo e in largo, anche da qualche giornale. Non possono invocare l’ignoranza. Sono in perfetta malafede.
Al prossimo attentato ci racconteranno: i terroristi hanno dimenticato il documento d’identità – l’ISIS ha rivendicato la strage, lo conferma il SITE…
“Ma che, ci credono tutti stupidi?”, chiede un lettore. La risposta è “sì”. I pochi non stupidi, sanno che non hanno peso in una opinione pubblica di stupidi.