Circolano necrologi sul web di Gina Haspel. La direttrice della CIA, 64 anni, è morta d’improvviso? Ovviamente è un falso, come dice questo Dan Evon,; un falso collegato alla fantastica narrazione del server di Francoforte con le prove dei brogli, preso d’assalto da militari americani e difeso da agenti Cia, con morti e feriti.
L’unica cosa che possiamo dire è che questi non-eventi sono non-avvenuti subito dopo che The Donald ha elargito il “pardon” al generale Michael Flynn, l’ex capo della Defense Intelligence Agency, che Trump aveva scvelto come consigliere per la sicureza nazionale, ma è rimasto impastoiato nei quattro anni precedenti da una falsa accusa dall’FBI di essere un sospetto agente di Putin; ora graziato, libero di parlare – e agire.
Anche Thierry Meyssan adombra una attività del generale, di cui ci ricorda : “Da direttore dell’intelligence militare, Flynn ha messo in discussione il sostegno dell’amministrazione Obama ad Al Qaeda e Daesh, nonché alla loro casa-madre, i Fratelli Musulmani. Si è battuto per fermare la guerra contro la Siria e mantenere alla presidenza Bashar al-Assad” ..Flynn è un grande militare, certamente perseguito per aver mentito agli inquirenti del Russiagate, ma prosciolto per altri crimini di cui era accusato. Mentendo, il generale ha cercato di proteggere il presidente dalle intrusioni della giustizia.
Inoltre, per Thierry, “QAnon” sarebbe “un gruppo collegato in apparenza a quest’ultimo”…
Su QAnon si è parlato molto di “scatenare il Kraken”. L’entusiasmo è salito alle stelle quando ha lanciato quel grido anche l’avvocata Sidney Powell, che sta conducendo la battaglia legale che dimostrerà che i brogli ci sono stati, ed hanno favorito Biden.
Ora, secondo quel che emerge, “il Kraken, a quanto pare, è un vero e proprio sistema informatico sviluppato dal Dipartimento della Difesa (DOD) per scovare programmi informatici malevoli che potrebbero essere impiegati nella guerra cibernetica … o in elezioni fasulle. Miss Powell ha partecipato alla difesa legale del generale Mike Flynn. Si può supporre che il generale Flynn non le faccia conoscere le capacità di guerra informatica dell’agenzia? O che non conosce tecnici militari qualificati che possono spiegare, per esempio, in un tribunale, esattamente come potrebbe essere utilizzato il Kraken? O come il Kraken si interseca con i due programmi di hacking elettorali proprietari della CIA, Hammer e Scorecard?”
Così parla un giornalista di solito svagato blogger, James H. Kunstler. Il quale fa notare come, in coincidenza con il pardon a Flynn, Trump “ha licenziato l’arrogante segretario alla difesa Mark Esper e lo ha sostituito con Christopher Miller, un guerriero delle forze speciali, recentemente, come Deputy Assistant del Segretario alla Difesa, responsabile dell’antiterrorismo – Military Information Support Operations (MISO) , Operazioni di informazione, guerra non convenzionale, guerra irregolare, azione diretta, ricognizione speciale, difesa interna straniera, contro proliferazione, operazioni speciali sensibili.
“Sembrano un po’ esattamente le abilità e competenze di cui hai bisogno per combattere operazioni-canaglia di diverse agenzie governative degli Stati Uniti nel loro sforzo quadriennale di rovesciare il capo dell’esecutivo, e culminato in questo cappio elettorale – per fare un nome, la CIA”.
Parlare della Cia significa evocare la faccia sinistra dell’ex direttore (prima della Halper) John Brennan: che è stato il fabbricatore del RussiaGate (l’accusa, finita in nulla, che Trump è un burattino di Putin che ha coinvolto anche il generale Flynn) e probabilmente anche l’attivatore della “gola profonda” (suo protetto e agente della CIA, nonché fedelissimo di Obama incistato alle costole di Trump) Eric Ciaramella, che spifferò la telefonata compromettente di Trump al presidente dell’Ucraina Zelenki sugli affari di Biden in Ucraina, che è stata la base per l’impeachment di Donald. A Ciaramella “è stato permesso di ritirarsi di nuovo nella fortezza della CIA senza conseguenze dopo aver commesso la sua azione sediziosa”.
E non è una coincidenza che quando sono venuti fuori sempre più h chiari gli indizi dei brogli dem, “il signor Brennan ha twittato come un matto negli ultimi giorni denunciando gli scettici elettorali. È preoccupato per qualcosa? Tutto ciò solleva interrogativi: quale ruolo ha svolto l’Agenzia nelle elezioni, e le palesi irregolarità nel conteggio dei voti? Il signor Brennan esercita ancora influenza sulla CIA?”
Dunque ricapitoliamo: “Le voci sul web dicono che l’asset di Francoforte era un’installazione della CIA, e che una qualche unità delle forze speciali dell’esercito ha preso possesso dei server dei computer che sono stati utilizzati per ricevere le tabulazioni dei voti dalle macchine del Dominion. Negli USA. Si dice persino che alcune persone si siano ferite durante l’operazione (non confermate). Quei server contengono prove effettive di manomissione del voto? “
E’ solo la prima di una serqua di domande a cui noi ci accodiamo:
- E se fosse il caso che la CIA e altri attori – forse anche in paesi stranieri – lavorassero per manipolare le elezioni per essere assolutamente sicuri che il signor Trump fosse finalmente espulso dall’incarico, questo non sarebbe qualcosa di simile al tradimento?
- Il governo degli Stati Uniti è in guerra con se stesso?
- In caso affermativo, il presidente non ha il dovere di provvedere al riguardo?
- È in procinto di fare qualcosa … di cui il pubblico non è ancora a conoscenza durante e oltre la settimana di vacanza?”.
E le domande non finiscono qui. Diventano sempre più pesanti:
“Il signor Biden o Kamala Harris sapevano qualcosa di tutto questo?
A ottobre sono emerse accuse (con prove concrete) che il signor Biden e la sua famiglia avrebbero ricevuto ingenti somme di denaro per servizi resi da diversi paesi considerati non amichevoli con gli Stati Uniti.
Un’autorità ragionevole potrebbe designare Joe Biden un rischio per la sicurezza nazionale. A una persona del genere non sarebbe consentito prestare giuramento per la più alta carica del paese.
Questa sarebbe la mia ipotesi. Forse lo scopriremo questa settimana”.
Va aggiunta una domanda, ultima: se Francoforte è la sede dove non è avvenuto il non-evento, qual è il grado di complicità dell’eterna cancelliera, così palesemente ostile a Trump, e ricambiata? E gli oligarchi della UE? E grandi amici italiani d i Obama, che hanno tanto contribuito ad incastrare The Donald anche attraverso “il professor Mifsud”? Il blocco americanista-occidentalista-obamiano in Europa (ed oltre, fino a Israele e l’Arabia Saudia) resterà indenne, se il non evento fosse avvenuto e incastrasse il tanto favorito Biden, in cui tutti hanno posto le loro speranze?