“La medicina intensiva in Germania sta per collassare. La società è davanti alla domanda: una paziente oncologica non deve essere operata perché un non vaccinato occupa il letto?”, così la Süddeutsche Zeitung. Dunque anche in Germania hanno abolito la sanità universale e gratuita con la scusa del covid.
Le tecniche della STASI usate contro i no vax e no green-pass
Il Ministero per la Sicurezza di Stato (Ministerium für Staatssicherheit in tedesco), abbreviato in MfS e comunemente conosciuto come Stasi fu fondato l’8 febbraio del 1950 quando al governo comunista della DDR si resero conto che non avevano il consenso necessario per mantenere il potere.
Decisero allora di fondare la STASI, una polizia segreta con il compito di controllare la popolazione e dirigere l’opinione pubblica nella Germania dell’Est… se non potevano avere il consenso dei propri cittadini, potevano però controllarli e opprimerli.
La STASI fu molto efficiente, addirittura più efficiente del famigerato KGB russo. Basti pensare che Erich Mielke, il fondatore, non solo reinventò il sistema cekista sovietico, ma lo perfezionò con uno stile tedesco da far invidia a tutti i migliori servizi segreti del mondo, CIA e Mossad compresi, che non riuscirono mai a infiltrarlo.
Un sistema agghiacciante, in cui il reclutamento proveniva con attenta meticolosità, sfruttando legami di sangue e politici, puntando severamente a persone che non avevano nulla da perdere, ma tutto da guadagnare, tanto da creare per loro anche un circuito economico destinato a renderli la élite della Germania orientale, fatto di supermercati, negozi e privilegi a vario livello sociale.
Molti degli agenti della STASI si sono riciclati in ottime posizioni dopo il 1990: l’ex agente della Stasi Matthias Warnig (nome in codice “Arthur”) è attualmente CEO della Nord Stream.
Le investigazioni tedesche hanno rivelato che alcuni manager chiave della Gazprom Germania sono ex agenti della Stasi
Nel periodo di massimo espansione, la STASI era composta da 91.000 agenti e più di 100.00 informatori (in pratica un funzionario ogni 83 abitanti) che controllavano ogni cittadino della DDR. Erano i tempi in cui i social non esistevano e neppure i dispositivi come PC e cellulari, per cui il controllo a tappeto della popolazione richiedeva molte più persone.
La STASI si distinse, tra le altre cose, in alcuni campi come quelli della manipolazione e coercizione psicologica.
Infatti fu assai abile nel nascondere il volto più brutto del regime, si cercò di nascondere ogni forma di violenza praticando un terrorismo più di tipo psicologico e ossessivo che non fisico.
Ad esempio nelle accademie dove si formavano i quadri del regime si tenevano dei corsi dove si insegnava come si poteva distruggere un amore, un’amicizia, come si poteva minare la fiducia reciproca, come si poteva inserire il dubbio nella collettività.
Esisteva un piano di venti punti con cui si poteva annientare psicologicamente e moralmente una persona, pubblicazioni di articoli di discredito (un po’ come i giornali di oggi che sparano sui no-vax), contestazioni in pubblico, trappole sentimentali, false rivelazioni e così via, e del resto al giorno di oggi molti servizi segreti ne fanno ampio uso.
Si cercava più a spingere gli oppositori politici a rigettare le proprie tesi e dubitare delle proprie posizioni che ad eliminarli fisicamente.
Per raggiungere questo obiettivo, si usavano tecniche psicologiche che al tempo stesso dovevano terrorizzare il soggetto e farlo vacillare nelle sue certezze. Ad esempio, a volte entravano di notte nelle case dei sospettati per spostare gli oggetti in modo che la persona interessata si accorgesse dell’infrazione e fosse cosciente che era controllato h24 e che aveva garantita alcuna sicurezza in nessun luogo ed in qualsiasi momento.
Altre volte si provocava il licenziamento dell’oppositore politico in modo da distruggergli le proprie sicurezze economiche e sociali (un po’ come fanno oggi con la sospensione dello stipendi per chi non si vaccina)
Altre tecniche riguardavano la psicologia di massa e sul come generare conflitti all’interno di gruppo ritenuti “eversori” (un po’ come fanno oggi mettendo i vax contro i no-vax)
Insomma, molte delle tecniche psicologiche sviluppate e messe in atto dalla STASI sono oggi ampiamente usate nel reprimere i riottosi al vaccino e coloro che si oppongono in vario modo al Grande Reset
Assolutamente da vedere il film “le vite degli altri” e leggere un ottimo libro dal titolo “Il ministero della paranoia” che danno un quadro illuminante sul fenomeno di uno dei servizi segreti più efficaci ed efficienti passato alla storia con il nome di STASI
Alex