Obbligo vax: diversi pareri sulla pronuncia della Corte

Byoblu:

Obbligo vaccinale, la Corte Costituzionale si esprime: è tutto legittimo

1 Dicembre 2022 – Adalberto Gianuario

Dopo una lunga riunione in camera di consiglio, la Corte costituzionale si è espressa in merito all’obbligo vaccinale Covid19 e ai quesiti sollevati da diversi tribunali italiani. L’ufficio stampa ha emanato il dispositivo, la sentenza verrà pubblicata verosimilmente tra uno o due mesi.

La Corte ha ritenuto inammissibile, per ragioni processuali, la questione relativa alla impossibilità, per gli esercenti le professioni sanitarie che non abbiamo adempiuto all’obbligo vaccinale, di svolgere l’attività lavorativa, quando non implichi contatti interpersonali.

Sono state ritenute invece non irragionevoli, né sproporzionate, le scelte del legislatore adottate in periodo pandemico sull’obbligo vaccinale del personale sanitario.

Ugualmente non fondate, infine, sono state ritenute le questioni proposte con riferimento alla previsione che esclude, in caso di inadempimento dell’obbligo vaccinale e per il tempo della sospensione, la corresponsione di un assegno a carico del datore di lavoro per chi sia stato sospeso; e ciò, sia per il personale sanitario, sia per il personale scolastico.

È quanto rende noto l’Ufficio comunicazione e stampa della Corte costituzionale, in attesa del deposito delle sentenze”.

Qui il documento emesso dalla Corte costituzionale.

Il professor Paolo Bellavite   la vede meno peggiore di quanto temuto:

“Calma ragazzi

Vorrei precisare una cosa perché leggo tanta confusione nei commenti. La Corte Costituzionale NON ha detto che “l’obbligo vaccinale è legittimo” e neppure il green pass.

Ha detto che su certe cose non si pronuncia (se è conforme alla costituzione che sia sospeso il sanitario che non è a contatto col pubblico) e che le decisioni del governo Draghi in tempo di pandemia non erano incostituzionali.

A parte che questa decisione è semplicemente vergognosa, scientificamente e politicamente, non significa che sia validato l’obbligo vaccinale in altre occasioni.

Teniamo duro continuando a lottare per la libertà e la verità, come sempre hanno fatto gli uomini e le donne forti nei frangenti difficili della Storia”.

CORVELVA:

Scusateci, siamo stati frettolosi e andava spiegato almeno un minimo. Questo è il canonico comunicato della Corte, non la sentenza che invece sarà pubblicata tra 20 giorni. Le motivazioni contenute in essa sono ciò che ci interessa.

Precisazioni:

  • La costituzionalità della norma non comporta il ripristino dell’obbligo per i lavoratori  over 50. L’obbligo è decaduto per effetto del decreto legge da poco emanato.
  • L’obbligo vaccinale rimane una scelta politica del legislatore, il che ci conferma che è necessario, per tutti coloro che difendono la libertà di scelta, NON ABBASSARE MAI LA GUARDIA
  • La gestione fallimentare della pandemia dei governi Conte e Draghi rimangono un dato di fatto dimostrato ampiamente dai numeri e dalle conseguenze che tutti noi stiamo ancora pagando
  • Ignorate i titoli trionfanti dei soliti giornali (legati a una certa parte politica che tutti noi sappiamo bene quanto sia affezionata a provvedimenti ingiusti come questo). La resistenza che tutti noi abbiamo fatto in questi anni è stata faticosa ma necessaria. Nessuno potrà sminuirla o cancellarla.
  • Nessuna sentenza o titolo di giornale potrà cancellare le persone danneggiate o decedute a causa del vaccino COVID-19. Per loro e per i loro familiari è necessario non dimenticare mai e continuare a fare INFORMAZIONE e sconfessare le fake news del main stream

Non cambia niente con questa sentenza, il nostro corpo rimane inviolabile e il fatto che la notizia occupi le prime pagine dei giornali conferma solo che siamo tanti e che le informazioni sulla non sicurezza e inefficacia del vaccino hanno ormai raggiunto molte persone. Purtroppo per loro spesso proprio coloro che si sono vaccinati anche con l’inganno degli organi di (dis)informazione.

Staff C.Li.Va. Toscana

T.me/clivatoscana

Scusate ma è doveroso una precisazione che non avete colto. L’inammissibilità dichiarata dalla corte significa: gli obblighi vaccinali sono già decaduti, per cui non emaniamo nessuna sentenza in merito ad un obbligo che è scaduto, perché per farlo, dovremmo entrare nel merito e quindi riaprire il dibattito giuridico sul merito dei provvedimenti presi nella pandemia. In poche parole: i provvedimenti presi sono stati dichiarati validi, l’obbligo vaccinale valido fino alla scadenza di legge secondo i decreti, (e quindi non più valido per over 50, docenti e forze dell’ordine dal 15 giugno e non più valido per sanitari dal 2 di novembre). Questo non è male in toto. Anzi. Significa che non hanno discusso nel merito di un obbligo vaccinale permanente (qualsiasi sia il vaccino proposto). Capite la differenza? Si sono parati il deretano. Non potevano rimangiarsi la linea tenuta e affermare che era tutto incostituzionale, ma non sono entrati neanche nel merito dichiarando che da qui in poi qualsiasi obbligo sia in linea con i principi costituzionali.

R V

 Cesare Sacchetti:

Alcuni chiedono cosa cambia con la sentenza della Corte costituzionale per i sanitari riammessi al lavoro? La risposta è assolutamente zero. Nulla. La sentenza non riporta in vigore quell’obbligo ed è una sentenza di inammissibilità, con la quale la Corte non decide direttamente sulla questione. I giudici costituzionali hanno dato prova di essere ciò che sono. Togati a guardia di un sistema, quello della democrazia liberale, estremamente corrotto e ormai prossimo alla estinzione. Se continuate a dare ascolto alla falsa controinformazione che affermava che tutto sarebbe ricominciato ad ottobre e che ha seminato una quantità indescrivibile di menzogne terroristiche, non uscirete mai dalla illusione nella quale i falsi controinformatori vogliono tenervi in trappola. Solamente voi avete la possibilità e la capacità di spegnere la disinformazione alimentata dallo stato profondo.

La Corte costituzionale ha emesso una sentenza di inammissibilità per ciò che riguarda gli obblighi vaccinali per i sanitari, tra l’altro già decaduti. Le pronunce di inammissibilità significano che la Corte non entra nel merito della questione. Non dichiara costituzionale o meno ciò che gli viene presentato. Se la Corte avesse voluto dire che l’obbligo per i sanitari era costituzionale avrebbe dovuto emettere una sentenza di rigetto del ricorso presentato davanti ad essa. Non lo ha fatto. Se guardate a ciò che scrivevamo ieri sera troverete che avevamo scritto che la Corte si sarebbe pronunciata probabilmente in questo modo, ovvero decidendo di non decidere. Quindi, no, niente Grande Reset il 30 novembre come vi avevano fatto credere i falsi controinformatori. La falsa controinformazione ha creato un clima terroristico su questa sentenza facendo credere che la decisione della Corte avrebbe aperto la strada al Grande Reset. Non era ovviamente così. Anche questa psy-op finisce nel cestino assieme alle altre.

Looking for not fake:

Premesso che davo altamente improbabile qualcosa di diverso dalla Corte Costituzionale… pur tuttavia speravo in una Sentenza almeno ‘Pilatesca’…. invece i Poteri dello Stato si spalleggiano e proteggono a vicenda… dimostrando di essere le diverse membra di un medesimo unico corpo… il 15 dicembre dello scorso anno il Governo della Repubblica sanciva un abuso, un sopruso, un ricatto facendo entrare in vigore un obbligo di legge ‘vaccinale’ con il consenso del Parlamento e fondamentalmente della maggioranza del popolo italiano… oggi la Magistratura conferma appieno la validità di quella scelta… andando contro ogni evidenza medica, logica, razionale… questo significa che laddove la situazione lo richiedesse (o semplicemente qualcuno lo  decidesse) tale operazione potrà essere legittimamente ripetuta… si.. lo sapevamo… ma fa comunque male sapere che viviamo in uno Stato in cui i governanti hanno diritto di vita  morte e libertà dei sui suoi cittadini… e tutto in forza di legge… mala tempora currunt et peiora premunt!

Rosario Marcianò:

La Corte Costituzionale ha salvato l’obbligo vaccinale per le categorie interessate over 50, sanitari etc. Pertanto rimangono le multe per gli ultra cinquantenni e niente rimborso degli stipendi sottratti al personale docenti e sanitari. Siamo ufficialmente entrati nell’annullamento dello stato di diritto. Questa sentenza è solo il preludio a quello che ci aspetterà nel futuro prossimo. Hanno in mano la magistratura. Sapevamo che era così, ma oggi ne abbiamo avuto l’assoluta certezza. Benvenuti nella Cina 2.0.