“Naufragio”. Indizi di “lavoro interno” 

Sono stati ELIMINATI I FOTOGRAMMI METEREOLOGICI CHE PRECEDONO L’INCIDENTE. Un investigatore studia le condizioni meteorologiche che hanno portato all’affondamento dello yacht del miliardario britannico Mike Lynch.

Se si esaminano le immagini delle previsioni metereologiche avvenute in quelle ore è chiaro che qualcuno ha eliminato i fotogrammi che mostravano cosa è a caduto in quel momento.

La stessa cosa è accaduta con l’incidente dell’elicottero del presidente iraniano.

Articolo del Guardian di sei mesi fa che suggeriva che restavano dei conti da regolare, che l’assoluzione di Lynch non aveva sanato…

Hewlett-Packard ha perso 4 miliardi di dollari per l’acquisizione di Autonomy, secondo il tribunale di Londra

Gli avvocati di HP dichiarano all’Alta Corte che il cofondatore della società di software Mike Lynch ha gonfiato in modo fraudolento il suo valore

Hewlett-Packard ha perso più di 4 miliardi di dollari (3,2 miliardi di sterline) per l’acquisizione della società di software britannica Autonomy a causa di un’elaborata frode architettata dal suo co-fondatore Mike Lynch per gonfiare il valore dell’azienda, hanno dichiarato lunedì i suoi avvocati a un tribunale di Londra.

Hewlett-Packard Enterprise (HPE) sta cercando di recuperare le perdite in una causa intentata contro Lynch, un tempo salutato come la risposta britannica a Bill Gates, e l’ex direttore finanziario di Autonomy, Sushovan Hussain.

L’azienda tecnologica statunitense ha acquistato Autonomy per 11,1 miliardi di dollari nel 2011, in una delle più grandi operazioni tecnologiche del Regno Unito. Ma l’affare si è rivelato spettacolare, con HPE che ha svalutato il valore di Autonomy di 8,8 miliardi di dollari nel giro di un anno.

https://www.theguardian.com/business/2024/feb/12/hewlett-packard-lost-4bn-over-autonomy-acquisition-london-court-told

Non si capisce davvero la politica degli  affari  in USA se non si adotta la nozione di “gang & countergang”.   Al bisogno, anche il business quotato a Wall Street adotta i metodi di Al Capone..   Meglio se  dei rispettivi servizi, che in quest’affare abbiamo visto dotati di cariche nelle aziende..

Cesare Sacchetti aggiunge elementi interessanti:

Mike Lynch, Darktrace e Israele

Lynch oltre ad essere coinvolto in un caso per frode che riguardava la vendita della sua società, la Autonomy, alla Hewlett Packard, era anche strettamente integrato nel mondo dell’intelligence britannica e israeliana.

L’imprenditore britannico infatti è stato il fondatore di una società quale la Darktrace che ha dei legami molto stretti con l’MI5, poiché come citato in precedenza, nel suo consiglio direttivo c’è proprio un ex direttore del MI5, Lord Evans of Weardale, e un altro veterano della CIA, come Alan Wade.

Darktrace però non nasce per pure ricerche matematiche ed informatiche come fanno credere i fondatori della compagnia.

Una interessante ricostruzione offerta dal sito Unlimited Hangout, ci aiuta a comprendere meglio le origini di questa società che risalgono al 2012, quando un ex agente del MI5, Dave Palmer, iniziò a pensare allo sviluppo di una tecnologia che consentisse agli agenti dei servizi di poter comunicare in maniera sicura, e si rivolse per questo a due matematici di Cambridge che lo assistettero nell’impresa.

L’idea di fondo era quella di utilizzare l’intelligenza artificiale per consentire alla macchina di gestire la sicurezza cibernetica fino al punto che questa macchina poi arrivi a sviluppare una sorta di coscienza di sé, in grado di renderla perfettamente autonoma sul piano decisionale, tanto poi da separarla dal controllo del suo creatore umano, in maniera non molto dissimile da come si vede in un celebre film con protagonista Johnny Depp, Trascendence.

Oltre a delle inquietati ripercussioni di sicurezza dell’intero sistema che sfugge al controllo umano, rileva poi anche la questione morale ed etica di ridurre l’uomo ad una sorta di burattino delle macchine, in quella che si rivela essere una pura e folle esaltazione del transumanesimo voluto dal club di Davos.

Questi gravi rischi non hanno comunque fermato la corsa di Darktrace anche quando qualche giornalista ha iniziato a chiedere conto all’amministratore delegato della compagnia, Poppy Gustafsson, che quando le è stato chiesto se questa società non era altro che una copertura per le attività dei servizi, ha provato in maniera imbarazzata a far sembrare come irrilevante e occasionale il contributo delle agenzie di intelligence alle attività di Darktrace.

Non ci sono soltanto evidenti legami con la CIA e l’MI5 in Darktrace, ma ci sono anche altrettanto evidenti connessioni con Israele e il Mossad.

Nel suo consiglio di amministrazione troviamo un personaggio come Amber Rudd, già ministro dell’Interno nel governo di Theresa May, e parte del gruppo di consulenti di Teneo, nel quale troviamo un personaggio come Doug Band, amico del famigerato miliardario pedofilo e agente del Mossad, Jeffrey Epstein.

La rete di ricatti e di spie del Mossad

Epstein non è un nome soltanto noto per la sua rete pedofila. Epstein è il risultato diretto di una operazione di intelligence dei servizi israeliani che fin dal primo momento si proponeva di controllare tutti i potenti che contano dell’alta società di New York e americana in generale, di mettere a loro disposizione ragazzine o ragazzini minorenni, e di immortalarli durante i loro atti sessuali per poi ricattare questi personaggi e costringerli a fare gli interessi dello stato ebraico.

Se si guarda l’agenda di appuntamenti di Jeffrey Epstein, si ha una idea di quanto fossero importanti i nomi che questi frequentava, tra i quali c’erano quelli di Ariane de Rothschild, moglie di Benjamin, membro della nota famiglia di banchieri di origine ebraica, Kathryn Ruemmler, membro dell’amministrazione Obama, il citato Bill Clinton, Kevin Spacey, il linguista Noam Chomsky, Woody Allen e altri noti personaggi del mondo dello spettacolo, della politica e dell’alta finanza.

Darktrace era vicino al mondo di Epstein non solo però per la presenza di Amber Rudd, ma anche per quella di Alan Wade, citato poc’anzi.

Wade, oltre ad aver passato una vita nella CIA, ha fondato la società Chiliad assieme a Christine Maxwell, sorella della più famigerata Ghislaine, sodale di Epstein nella gestione del traffico di minori gestito per conto dei servizi segreti israeliani.

Chiliad si presenta, o meglio si presentava in quanto ormai defunta, come una società leader nella gestione dei dati e veniva utilizzata nei sistemi di sicurezza nazionale del governo americano.

Questo appare essere come un elemento di estremo interesse, in quanto Christine, oltre ad aver fondato questa società con Wade, aveva anche il compito di promuovere la distribuzione di un altro noto software sviluppato dalla NSA, ovvero PROMIS.

PROMIS aveva già riscontrato un certo successo nei primi anni’80 per la sua efficacia nel consentire di risalire alle fonti del riciclaggio di denaro sporco, fino a quando una spia israeliana molto famosa come Rafi Eitan, si adoperò attraverso l’assistenza dei servizi israeliani, di mettere una backdoor, una sorta di porta di servizio informatica, nel programma in maniera tale da poter tracciare tutte le attività nelle quali amici e nemici dello stato ebraico erano impegnati.

A Robert Maxwell, editore e padre di Ghislaine e Christine, era affidato il compito di promuovere la distribuzione di questo software, sempre per conto dello stato di Israele, fino a quando Robert morì in circostanze misteriose e venne ritrovato cadavere nel 1991 nelle acque delle Canarie, fuori dal suo yacht, che come si vede sembra essere un luogo privilegiato in queste storie di spie israeliane che durano da molti anni.

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Robert Maxwell, spia del Mossad, e padre di Ghislaine e Christine

Robert pare che fosse entrato in un gioco molto pericoloso e che avesse iniziato a ricattare il Mossad in cambio del pagamento dei suoi ingenti debiti, una scelta che gli sarebbe costata la vita.

Christine Maxwell ha ereditato, per così dire, il ruolo del padre nella distribuzione di tecnologia che consente ad Israele di poter sorvegliare gli altri Paesi e tracciare le loro mosse.

Sono questi gli ambienti dai quali provengono i personaggi che erano a bordo dello Bayesian.

Sono uomini legatissimi all’alta finanza, al fondo di investimenti BlackRock che aveva, guarda caso, da poco acquistato proprio Darktrace e allo stato di Israele.

Così come appare difficile credere che la morte di Stephen Chamberlain, co-imputato per frode assieme a Lynch, e anche lui membro di Darktrace, possa essere derubricata ad una incredibile coincidenza, anche perché Chamberlain è stato investito da un’auto, due giorni prima che il Bayesian affondasse nelle coste di Palermo.

Stavolta, a nostro avviso, non ci pare di aver assistito ad una sorta di guerra tra bande che sta portando, ad esempio, qui in Italia ad una sequela di strani suicidi di noti personaggi dopo che, casualmente, è scoppiata una feroce guerra intestina nella massoneria italiana, dilaniata sulla questione delle ultime elezioni per il Gran maestro del Grande Oriente d’Italia.

Stavolta è stato assestato un colpo davvero pesante e duro contro quel mondo di spie dell’anglosfera e di Israele e contro gli uomini più noti della City di Londra, nella quale non vige la legge della monarchia britannica ma quella della famiglia Rothschild.

A Porticello coloro che volevano mandare un messaggio a questi ambienti ci sono riusciti molto bene poiché hanno dimostrato di conoscere in anticipo le mosse dei loro avversari, e di sapere cosa fanno, dove lo fanno e come lo fanno.