“Inimici generis humani”

Nemici del genere umano: come abbiamo qualche volta ricordato, così l’imperatore Claudio definì gli ebrei quando ne decretò la espulsione da Roma per la loro implacabile sediziosità. Non era uno slogan (a quei tempi non si usava)  ma una definizione giuridica rigorosa, enunciata in base al diritto romano.

La sua perenne validità giuridica viene plasticamente confermata oggi dagli atti dello stato genocida. Come altro si può definire un governo che aggredisce con carri armati l’ONU che impone e comanda all’ONU di sloggiare dalla postazione Unifil? Che fa guerra al genere umano in quanto tale..

Frattanto, il sistema dà il premio Nobel per l’economia a tre sviolinatori del regime “occidentale” che si autodefinisce “democrazia” ed è invece plutocrazia: per di più nella sua fase terminale, ossia autodistruttiva di tutto ciò di cui l’occidente si vanta, dal primato tecnologico alla diffusione universale del benessere e della libertà e pluralità di opinione: un Nobel altamente “ideologico” in senso deteriore perché loda ed esalta l’ideologia plutocratica proprio mentre dovrebbe criticarla e proprio sotto il profilo economico e sociale.

https://www.agi.it/economia/news/2024-10-13/cgia-pmi-tassate-120-volte-in-pi-dei-giganti-del-web-28233502/
La plutocrazia nella fase distruttiva della civiltà occidentale – e di se stessa alla fine
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Prendiamo le distanze da questa fake news. Sarkasmo di pessimo gusto. IL Monitore ha monitato che l’accoglienza di clandestini deve essere permanente…applaudiamo.

Quanto alla guerra in Ucraina, e al cosiddetto “piano di pace di Zelenskky”,

Andrew Corbett, docente di studi sulla difesa al King’s College di Londra, ha spiegato che la NATO sta cercando di “raggiungere uno splendido equilibrio tra il mantenimento della difesa dell’Ucraina e il tentativo di allentare il conflitto”. Corbin ha affermato di voler ridurre al minimo il rischio di un conflitto diretto con la Russia.

Insomma,

il Potere Occidentale, sapendo che non può vincerla, la vuole congelare com’è, nè guerra né pace, “soluzione coreana” che garantisce la spaccatura permanente fra UE e Russia, voluta dal piano MacKinder, e rovinosa per gli europei; e nello stesso tempo “ferita aperta”, specialità anglo, da infiammare quando opportuno….

Deu Avertat

Italia era “romana”, ossia amica humani generis

Trent’anni fa, il 14 ottobre 1994, al Cremlino, nel corso della visita ufficiale del primo ministro italiano Silvio Berlusconi a Mosca, il Presidente della Federazione Russa Boris El’tsin e il Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana firmavano il “Trattato di amicizia e di cooperazione tra la Federazione Russa e la Repubblica Italiana”.

Buon anniversario, caro Trattato! Gran bel traguardo, peccato che ti abbiano abbandonato…

© RIA Novosti / Vladimir Rodionov