Dopo aver gettato nel cesso l sua storica neutralità – preziosa per la civiltà durante le guerre europee – schierandosi con l’Occidente” che intende infliggere una sconfitta strategica a Mosca, ecco che
“il governo svizzero è disposto a ospitare qualsiasi futuro negoziato diretto tra Mosca e l’Ucraina per porre fine alla guerra .. Lo rivelano alcuni media russi
Il Dipartimento federale degli affari esteri svizzero è stato citato da Izvestia mentre rispondeva a una domanda se avrebbe svolto un ruolo di mediazione ospitando i colloqui: “Tradizionalmente, la politica estera svizzera è incentrata sull’offerta dei propri servizi di mediazione ogni volta che entrambe le parti sono d’accordo”, ha affermato l’agenzia governativa svizzera.
La TASS descrive così la potenziale riluttanza del Cremlino : “Tuttavia, Mosca rimane molto scettica sulla neutralità di Berna, dato il sostegno della Svizzera alle sanzioni anti-russe e la sua attiva cooperazione con le forze della NATO, riporta il quotidiano”.
“Gli esperti ritengono che, oltre alla Svizzera, anche diversi paesi in Asia, Africa e Sud America potrebbero fungere da potenziali sedi per i negoziati tra i due leader”, prosegue il commento dei media statali.
È probabile che la Russia preferisca un paese ospitante che non faccia parte né dell’UE né della NATO , il che potrebbe escludere candidati come l’Ungheria o la Turchia.
Effetto Trump? Diciamo meglio: forse è venuta la ultrapotente pressione anonima ma irresistibile – la cui identificazione spetterà agli storici – che ha obbligato la Svizzera a schierarsi tradendo la siu storia e la sua etica ionternazionale, come anche la Germania di Scholz e gli stati europei a proprio danno contro il proprio insostituibile fornitore di energia.
Cessata la misteriosa pressione, ora anche Scholz ha telefonato a Putin, anche se per ripetergli la lezioncina di prima.
Scholz aveva esortato il leader russo a “negoziare con l’Ucraina” per giungere a una “pace giusta e duratura”.
Ora apprendiamo che forse anche
LA VOLKSWAGEN TORNA IN RUSSIA “Sul sito web dell’azienda automobilistica sono apparse diverse posizioni del Volkswagen Group Rus. Stanno cercando un responsabile delle pubbliche relazioni e uno specialista in PR. A quanto pare, stanno iniziando a prepararsi per il loro ritorno”.
L’eurocrazia resta per la guerra alla Russia che gli USA non fanno più
Ecco una recente dichiarazione Ursula von der Leyen:
“La gamma di minacce che dobbiamo affrontare è più ampia che mai. Prima di tutto, c’è la minaccia militare che risorge.
La Russia ha riportato la guerra in Europa. E ora sta addirittura portando truppe dalla Corea del Nord. La minaccia armata contro uno Stato membro non è mai stato così alto dalla fine della Guerra Fredda.
Se vogliamo prevenirlo, dobbiamo prepararci, proprio come hanno sempre fatto Finlandia e Svezia. Di fronte al crescente numero di attacchi ibridi, che vanno dalla disinformazione, all’utilizzo dei migranti come arma, dalla tassa informatica, al sabotaggio.
Ma pensiamo anche l’interruzione della catena di fornitura dovute ai conflitti, attacchi alle rotte commerciali globali o restrizioni deliberate alle esportazioni. Ma pensiamo anche all’impatto del cambiamento climatico e al costo crescente degli eventi meteorologici estremi. Tutto ciò richiede un nuovo modo di pensare. Dobbiamo guardare tutte le nostre politiche attraverso una lente di sicurezza e preparazione”.
Evidentemente Ursula mantiene la linea del Il Segretario di Stato di Biden, Blinken (j) che occupa questo mese in carica che gli resta riarmando Kiev e accelerando gli stanziamenti per far continuare la guerra in Europa
“Lo scopo di questa visita è concentrare i nostri sforzi per garantire che l’Ucraina abbia i soldi, le munizioni e le forze mobilitate per combattere efficacemente nel 2025 o per essere in grado di negoziare da una posizione di forza. Ora vediamo l’introduzione delle forze nordcoreane nella lotta e questo è uno sviluppo profondo e pericoloso per due motivi: Prima di tutto, perché sta gettando benzina sul fuoco per l’aggressione russa contro l’Ucraina, e questa è una profonda preoccupazione per tutti coloro che sono seduti intorno al tavolo della NATO. Ma è anche una strada a doppio senso la relazione tra Russia e Corea del Nord, sta funzionando in entrambe le direzioni e c’è una profonda preoccupazione su cosa la Russia sta o potrebbe fare per rafforzare le capacità della Corea del Nord. La sua capacità missilistica, la capacità nucleare, così come l’esperienza che le forze nordcoreane stanno ottenendo nei loro sforzi per supportare la Russia contro l’Ucraina”.
Consolazione, il governo di Ursuòa – la deittatura UE – si sta sfaldando, come Scholz staper essere spazzatovia dal voto …