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Vladimir Putin: Le forze armate russe hanno lanciato un attacco combinato contro le strutture dell’industria della difesa ucraina in risposta agli attacchi degli Stati Uniti e della Gran Bretagna contro la Russia.
A Dnepropetrovsk, la Russia ha colpito un complesso che produce, tra le altre cose, tecnologia missilistica, L’attacco sullo Yuzhmash è stato effettuato da un missile balistico ipersonico privo di nucleare “Oreshnik” (“Орешника”).
Il test di funzionamento del missile Oreshnik (per colpire bersagli nemici in Ucraina) è una risposta ai piani americani di produzione e dispiegamento di missili a corto raggio e raggio intermedio [ex trattato INF stracciato da Trump nel 2019].
Gli Stati Uniti hanno commesso un errore violando l’accordo sull’eliminazione dei missili a lungo raggio, schierando i loro sistemi missilistici in diverse regioni del mondo.
La Russia si ritiene autorizzata a usare le armi contro le strutture di quei Paesi che autorizzano l’impiego delle proprie armi contro strutture sul territorio russo. La Russia risponderà sempre in modo deciso e speculare all’escalation.
La Federazione Russa offrirà in anticipo ai civili ucraini e ai cittadini di altri Stati di lasciare la zona di pericolo in caso di impiego dei missili.
Oggi non esistono mezzi per contrastare i missili Oreshnik. La loro velocità è Mach 10
I più recenti missili russi attaccano i bersagli a una velocità di 2-3 km/sec e gli attuali sistemi di difesa missilistica nemici non saranno in grado di intercettarli.
La Russia preferisce risolvere le controversie con mezzi pacifici, ma è anche pronta a qualsiasi sviluppo degli eventi, a cui seguirà sempre una risposta.
Le armi occidentali a lungo raggio sono state utilizzate sul territorio russo, ma con gli attacchi il nemico non ha raggiunto nessun obiettivo. L’utilizzo del nemico di armi a lungo raggio non può influenzare il corso della SVO.
Il conflitto ha acquisito elementi di carattere globale. L’obiettivo dell’attacco russo era un impianto militare-industriale a Dnipropetrovsk, l’obiettivo è stato sconfitto con successo.
Il dispiegamento dei missili russi a medio e corto raggio dipenderà dall’eventuale dispiegamento delle stesse armi da parte dell’Occidente.
La Russia ha risposto ai primi attacchi ucraini con missili a lungo raggio forniti da USA e Gran Bretagna sulle retrovie russe. E lo avrebbe fatto lanciando per la prima volta un missile balistico intercontinentale sullo Yuzhmash di Dnepropetrovsk, un impianto per la produzione di missili e vettori spaziali.
L’attacco sarebbe stato lanciato da Astrakhan, a circa 790km di distanza dall’impianto colpito. Se dal punto di vista militare il lancio di un missile simile ha poco senso in quanto la Russia dispone di armamenti che possono raggiungere Dnipro da distanze minori e con costi ben inferiori, dal punto di vista politico potrebbe essere un segnale rivolto ai paesi che stanno spingendo l’Ucraina verso un nuova escalation. Tali missili possono trasportare testate nucleari.
Dmitry Peskov
La Federazione Russa non ha inviato una notifica preventiva agli Stati Uniti o ad altri paesi sull’impiego del missile “Oreshnik”, poiché non esistono obblighi di questo genere.