Europarlamento “Sì ai missili Taurus contro la Russia!”

Ecco la notizia: “Gli eurodeputati chiedono all’Ue di rafforzare il loro sostegno militare all’Ucraina, anche attraverso la fornitura di aerei, missili a lungo raggio, compresi i missili Taurus, moderni sistemi di difesa aerea, fra cui i Patriot e i Samp/T, e sistemi di difesa antiaerea portatile (Manpads). Lo si legge nella risoluzione approvata a Strasburgo che accoglie con entusiasmo  la decisione di Joe Biden di consentire all’Ucraina di utilizzare sistemi missilistici su obiettivi militari all’interno del territorio russo e chiedono ai Paesi Ue di fare altrettanto”.

Tradotto in maniera semplice si proseguirà con la fornitura di armi all’Ucraina, con in aggiunta tutto ciò che è necessario per colpire la Russia in profondità

Davide Zedda, a cui devo la notizia,commenta:

Trovo agghiacciante he la seguente notizia sia passata sostanzialmente inosservata, stavolta non nel mainstream ma nella cosiddetta libera informazione e/o controinformazione. Dopo il sì dí Washington a Kiev per colpire la Russia con missili a lungo raggio sul proprio territorio nazionale, ora arriva il sì anche del Parlamento Europeo. La commissione a guida Von der Leyen comincia il suo secondo mandato con un atto di guerra alla Russia

Riappare l’ex capo NATO che dichiara

Stoltenberg : “Vogliamo un mondo senza armi atomiche, ma per arrivarci dobbiamo usare armi atomiche”

https://x.com/itsmeback_/status/1862450787529498923

I  media MAINSTREAM , come da ordini ricevuti, aprono gigantresche finestre di Overton:

Immagine:

Come sopravvivere alle prime 72 ore. L’Europa si prepara alla guerra

Germania, Svezia, Finlandia e Norvegia insegnano ai cittadini cosa fare in caso di attacco improvviso. Berlino censisce i bunker, Stoccolma distribuisce un manuale. Helsinki: «Accendi la radio e aspetta istruzioni»

 

L’intelligence estero russo ha lanciato l’allarme: possibile un intervento NATO di 100.000 uomini in Ucraina

Scritto da Andrew Korybko tramite substack,

La NATO potrebbe essere disposta a mettere alla prova la pazienza di Putin oltrepassando un’altra delle linee rosse percepite dalla Russia, nonostante la sua dottrina nucleare aggiornata e i nuovi Oreshnik.

La guerra per procura NATO-Russia in Ucraina potrebbe essere sull’orlo di un’escalation senza precedenti che potrebbe facilmente sfuggire al controllo se il  Foreign Intelligence Service (SVR) russo  ha ragione nell’affermare che la NATO sta pianificando un intervento militare di 100.000 uomini in Ucraina sotto le mentite spoglie di peacekeeper. Lo scopo è quello di congelare il conflitto, presumibilmente facendo in modo che queste truppe funzionino come fili di trappola per scoraggiare un attacco russo che potrebbe scatenare la Terza guerra mondiale, e quindi ricostruire il complesso militare-industriale (MIC) dell’Ucraina.

SVR ha rivelato che la Polonia avrà il controllo dell’Ucraina occidentale (come nel periodo tra le due guerre); la Romania sarà responsabile della costa del Mar Nero (che ha conquistato durante la seconda guerra mondiale tramite e governato come ” Governatorato della Transnistria “); il Regno Unito dominerà Kiev e il nord; mentre la Germania schiererà le sue forze al centro e a est del paese. La Rhinemetall di quest’ultima guiderà gli sforzi per ricostruire il MIC dell’Ucraina investendo molto, inviando specialisti e fornendo attrezzature ad alte prestazioni.

Un altro dettaglio importante è che “la NATO sta già dispiegando centri di addestramento in Ucraina, attraverso i quali si prevede di trascinare almeno un milione di ucraini mobilitati”, mentre le funzioni di polizia saranno svolte tramite nazionalisti ucraini che SVR paragona ai Sonderkommando dell’era della seconda guerra mondiale. L’ultima parte è intrigante poiché solleva la questione del perché sarebbero necessari 100.000 soldati/peacekeeper della NATO. Solo una frazione di ciò è necessaria per scopi di trappola e addestramento, quindi forse quei numeri sono imprecisi.

Per riassumere, Biden sta battendo Trump sul tempo “escalation to de-escalate” a condizioni migliori per gli Stati Uniti, che la dottrina nucleare aggiornata della Russia e il primo storico utilizzo in combattimento del missile ipersonico a medio raggio Oreshnik con capacità MIRV sono destinati a scoraggiare. I 10 ostacoli descritti sopra sono ancora presenti, tuttavia, quindi non è chiaro esattamente quanto sia effettivamente fattibile l’intervento convenzionale pianificato dalla NATO in Ucraina (indipendentemente dai numeri coinvolti e dal pretesto su cui si basa per giustificarlo).

Tuttavia, il fatto che SVR abbia avvisato il mondo al riguardo suggerisce che non è più lo scenario inverosimile che si pensava fosse, sebbene il tempo stia ora ticchettando anche per la NATO, poiché la possibile ascesa al potere di un  conservatore-nazionalista populista in Romania  il mese prossimo potrebbe rovinare questi piani. La NATO potrebbe quindi intervenire prima del 21 dicembre, quando quella figura entrerà in carica se vincerà. Se perderà, allora potrebbero aspettare il momento giusto per prepararsi meglio, forse affidando questa responsabilità a Trump.

In ogni caso, l’affermazione di SVR secondo cui la NATO sta istituendo centri di addestramento in Ucraina dimostra che il blocco si sta ancora espandendo lì. Se la Russia non prende di mira queste strutture, il che potrebbe scatenare la Terza guerra mondiale, allora potrebbe dover accettare come un fatto compiuto ciò di cui SVR ha appena messo in guardia. In tal caso, come proposto nell’analisi della “scala di escalation” sopra, la Russia potrebbe quindi raggiungere un accordo che consenta alla NATO di entrare in sicurezza in Ucraina fino al Dnepr se l’Ucraina prima smilitarizza tutto ciò che si trova a est di essa e a nord delle nuove regioni della Russia.

Non che l’intelligence russo si debba  sforzare molto:  un’esercitazione NATO contro la Russia è in corso, e la Finlandia, uscendo dalla storica  neutralità, ha portato in dote alla NATOun centinaio di migliaia di soldati effettivamente addestrati alla guerra,.

 

www.ilmessaggero.it (https://www.ilmessaggero.it/mondo/russia_nato_guerra_simulata_finlandia_gelo_artico_cosa_e_successo-8508843.html)
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