La vera fabbrica di fake news è Repubblica, come dovevo sapere. Anzitutto, mi sono lasciato scandalizzare dal prezzo 1,5 miliardi chiesti da Musk per darci Starlink per 5 anni. Non sapevo, e Repubblica non l’ha detto, che l’Italia ha già pagato 500 milioni per una parte dell’inesistente progetto concorrente UE. Da Il Giornale:
Il referente italiano di Musk, Andrea Stroppa, ha ricordato che l’Italia con 500 milioni spesi ha solo il 3,4% nel consorzio europeo Ariane6 nel quale «non c’è nessun italiano che decide» e il cui primo lancio a fine 2024 è avvenuto in ritardi di quattro anno sulla tabella di marcia. Insomma, se il governo italiano dovesse stringere con SpaceX un accordo per le comunicazioni e la cybersecurity di certo non sprecherebbe soldi pubblici né perderebbe tempo né denaro”. Serviranno 5, 10 o addirittura 15 anni» per avere una capacità europea analoga», aveva spiegato il ministro della Difesa Crosetto in un’audizione, evidenziando che «fino ad allora, il potere di Musk in questo settore rimarrà quasi esclusivo, ponendo agli Stati la necessità di collaborare con l’imprenditore per non restare esclusi».
Inoltre Starlink di Musk ha già in orbita 6400 satelliti, mentre il progetto Iris², annunciato tre settimane fa, partirà con notevole ritardo anche se unisce i big del Vecchio Continente (Eutelsat, Ses, Hispasat, Deutsche Telekom, Telespazio e Airbus) e punta a lanciare 290 satelliti entro il 2030”
E il “ritardo” UE è voluto: è parte del programma a cui la UE si attiene operando la pura e semplice distruzione del sistema industriale tedesco, e quindi italiano: la “non possiederai nulla e sarai felice” di Davos , la distruzione dell’economia del benessere con controllo digitale delle iniezioni del mRNA cancerogeno , e affidando il prezzo di petrolio e gas alla speculazione del mercato privato spot basato in Olanda
Privatizzazione del settore energetico, liberalizzazione del mercato dei prezzi, sostituzione dei contratti a lungo termine in favore del mercato spot, transizione energetica, abolizione del mercato tutelato e sanzioni alla Russia. Tutte cose volute dall'Unione Europea ma a cui… pic.twitter.com/qVPjyBIvLm
— Gilberto Trombetta (@Gitro77) January 5, 2025
“Privatizzazione del settore energetico, liberalizzazione del mercato dei prezzi, sostituzione dei contratti a lungo termine in favore del mercato spot, transizione energetica, abolizione del mercato tutelato e sanzioni alla Russia. Tutte cose volute dall’Unione Europea ma a cui la classe politica italiana ha ottemperato più di qualsiasi Paese senza fiatare.
E la UE ci obbliga a vendere gli speculatori anche le idroelettriche fatte dal Duce…
Ricordiamo che uno degli “obiettivi” (riforme obbligatorie) del PNRR è la messa a gara delle concessioni idroelettriche. Un settore strategico che andrebbe nazionalizzato, non regalato a gruppi stranieri. Dalla UE non basta uscire, va distrutta per poi cospargere di sale le sue rovine di modo che non rinasca mai più (Gilberto Trombetta).
Quindi chiedo scusa ai lettori, e mi unisco alla soddisfazione dell’amico Sensini:
TEMPI DURI PER GLI PSICOSBIRRI DI REGIME
⭕️ Per la Fondazione OPEN e tutti gli psicosbirri della rete non sono bei momenti. E infatti i trinariciuti si stanno frettolosamente mobilitando per cercare di arginare questo difficile momento.
Senza la continua censura praticata sui maggiori social come Twitter e ora Facebook s’incrina infatti un certo tipo di narrazione finora predominante. Quella, per capirci, del politicamente corretto ascrivibile alla sinistra-al-caviale che impera ovunque.
Urge dunque trovare al più presto un rimedio a questa grave situazione. Staremo a vedere, ma qualcosa di grosso sembra essersi incrinato…
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