Il figlio di Bin Laden ha trovato lavoro dalla Katz!

Veramente l’ANSA ha diffuso questa foto con un titolo più tonitruante:

Il figlio di Bin Laden: scatenare la guerra in Occidente

Testo:

“Trasferite la guerra da Kabul, Gaza e Baghdad a Washington, Londra, Parigi e Tel Aviv”: è l’appello-minaccia in un audio di uno dei figli di Osama bin Laden, Hamza, introdotto dal leader di al Qaida, Ayman al Zawahri. Lo riferisce il Site, secondo il quale Hamza potrebbe divenire presto il nuovo capo del network del terrore”.

Ecco appunto. La vera notizia, la nostra valorosa agenzia di stampa l’ha bucata. Ed è questa: uno dei figli di Bin Laden ha finalmente trovato lavoro in America. E’ alle dipendenze di Rita Katz, la fondatrice ebraica del ben noto SITE, che ha diffuso tutti i più clamorosi video di Osama ed ha messo gli occhi su questa nuova promessa del terrorismo islamico -a dire la verità non da ora.

 

Uno dei figli di Osama bin Laden, Hamza, con il padre in una foto senza data. PROFILO TWITTER RITA KATZ +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO? ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L?AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++
Uno dei figli di Osama bin Laden, Hamza, con il padre in una foto senza data. PROFILO TWITTER RITA KATZ
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E’ il pulcino promettente per la nuova squadra che verrà presto allestita per  rinverdire le glorie dell’indimenticato Sceicco del Terrore.

Come si deduce dal comunicato ANSA (una filiale del SITE?):

“Hamza, nato nel 1991, appare in numerose foto con un ak47 accanto al padre Osama. Alcune lettere trovate nel compound di Abbottabad in Pakistan, dove il fondatore di al Qaida è stato ucciso da un blitz dei Navy Seal Usa nel 2011, sembrano indicare che Osama considerasse Hamza il suo erede naturale e ‘delfino’ per guidare al Qaida. Il ‘principe del terrore’, come è stato soprannominato il figlio di bin Laden, appare per la prima volta in un video all’età di 16 anni: “Accelerate la distruzione dell’America, della Gran Bretagna, Francia e Danimarca”, affermava minaccioso. Nell’audio pubblicato oggi da al Qaida, Hamza cita diversi leader e formazioni della galassia jihadista, tranne l’Isis e Baghdadi. Secondo il Site, è stato registrato circa un mese fa, perché il figlio di bin Laden cita il mullah Omar, la cui morte è stata resa nota dai talebani a fine luglio”.

Tutto vero. A parte minimi particolari: ad Abbottabad hanno ammazzato chissàchi, il cadavere del presunto Osama è stato sottratto ad ogni esame, fra le “carte” c’era non sappiamo cosa. Fino ad oggi, perché ce lo dice la Katz. E il mullah Omar si sta godendo la pensione come degno funzionario dello Stato Americano in qualche località degli Stati Uniti, pensione meritata in tanti decenni di onorato servizio mediatico come “Numero due di Al Qaeda”.

Sarà Hamza che ravviverà il marchio un po’stanco e il logo appannato di AL Qaeda, il “Brand name” insidiato ormai da concorrenti più agguerriti. Per esempio il Califfo che violentaa mericane e le uccide, e che adesso in Irak getta gas mostarda

Tutte cose vere. Come i soldati iracheni ddi Saddam che tiravano fuori i poveri neonati kuwaitiani dalle incubatrici. Come l’antrace di Saddam che Colin Powell sventolò nella bottighliettaa ll’Onu. Prove schiaccianti a cui l’Irak deve la sua liberazione, e all’incirca 2 milioni di morti in guerra.

E’ deciso. AL Qaeda torna, la Katz ha trovato l’erede. Fotogenico pure.

Buon lavoro ragazzo!

La domanda che può sorgere legittimamente è: ma aveva proprio bisogno, il ragazzino, di lavorare, ricco com’è di famiglia? Cari, voi non capite: cosa non si farebbe per guadagnarsi la Carta Verde, ossia il permesso permanente di residenza USA.

Perché, sapete, corrono notizie terribili. Il Califfo s’è preso come schiava sessuale una gioavne volontaria aericana, l’ha stuprata e poi uccisa. Lo FBI conferma la notizia. L’altra è che gl’ISIS, in Irak, ha “Usato gas mostarda” contro i kurdi peshmerga. Chissà chi glielo ha dato, il gas mostarda. Magari il presidente Erdogan? Nell’attesa di ulteriori scoperte da parte dell’ANSA & Katz, siamo in grado di fornire un’immagine del contenitore. Ciò permetterà, spero, di risalire al colpevole.

 

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(Una lettrice ha disturbato il sito dell’ANSA & SITE con queste domande:

Barbara D’alessandro

ma è il figlio di quale dei 18 osama bin laden che ci hanno fatto vedere in Tv in questi anni? Quello che lavorava per la Cia e che insieme agli altri fondamentalisti armati dal governo americano andò a combattere nel ’79 in Afghanistan contro i sovietici o quello che nel 2001 era in fin di vita all’ospedale di Dubai e che ricevette la visita dei servizi segreti americani? Quello con la barba bianca del 2004 o quello con la barba nera del 2011? Quello assassinato dall’agente del MI6 britannico Omar Sheikh – come affermò in diretta televisiva il premier pakistano Benazir Bhutto poco prima di essere assassinata – oppure quello seppellito in mare dagli USA con rito ‘islamico’? ).

Evidentemente la verità non si è ancora affermata come si vorrebbe.  Sono rimasti solo i giornalisti a crederci. Fermi nella fede.