Una bandiera, la bandiera tedesca in uso in varie varianti dal 1867 dell’impero del Kaiser fino al 1918 con i colori della Prussia e della Lega Anseatica, l’aquila imperiale e la croce dei cavalieri teutonici, è visibile in una stanza della caserma Baldissera – sede tra l’altro del VI Battaglione Mobile Carabinieri- a Firenze. Sembra si tratti di un alloggio di servizio.
Un delatore ignorante come una scarpa la intravede da una finestra e la filma, e la commenta facendo riferimento al nazismo, ai naziskin, e via dicendo, cogliendo appieno l’onda mediatica del momento.
Un ministro di questo governo, prima di qualunque istruttoria, ha già deciso che: 1) quella bandiera, dismessa dal II Reich germanico nel 1918 è un simbolo del nazifascismo e con tale presupposto ed elemento soggettivo di dolo è stata intesa ed esposta da ignoti in un alloggio di servizio; 2) che l’autore del gesto è indegno di far parte delle Forze Armate, e quindi meritorio di destituzione; 3) che il Comandante Generale dell’Arma debba prendere provvedimenti rigorosi contro il colpevole. Immaginiamo l’esito del provvedimento disciplinare.
Noi crediamo che non si debba e non si possa spiare alle finestre altrui, dove alloggio e dimora le persone e che non si possa riprendere e divulgare quanto si veda spiando anche dalla pubblica via e che questa condotta sia illecita.
Noi crediamo che non si debba e non si possa far riprese di caserme e strutture militari e che divulgare queste riprese sia un altro illecito.
Noi crediamo che fino a prova contraria chiunque sia colpevole e debba essere punito al termine di una istruttoria il cui procedimento deve essere predisposto nelle forme e nei modi previsti dalla legge in vigore prima del fatto reato e che tale procedimento non debba e non possa essere influenzato da organi di governo che non sono organi della magistratura competente.
Noi crediamo che i simboli dell’aquila imperiale e la croce di ferro dei cavalieri teutonici sono i simboli attuali delle forze armate tedesche e l’aquila compare su edifici pubblici e bandiere in tutta la Germania.
Noi crediamo che si stia esagerando.
“Un corso di storia per gli intellettuali di sinistra”
BANDIERA CASERMA, CIRIELLI (FDI): SOLIDARIETÀ A CARABINIERI (9Colonne) Roma, 4 dic – “Nel maldestro tentativo di screditare le forze dell’ordine, che ogni giorno garantiscono la sicurezza degli italiani, gli intellettuali di sinistra hanno non solo confermato un’intollerabile ossessione verso il mondo della destra ma rivelato un’ignoranza senza precedenti”: è quanto afferma Edmondo CIRIELLI, deputato di Fratelli di Italia, esprimendo solidarietà ai carabinieri della caserma Baldissera, dove ha sede il sesto Battaglione dei carabinieri, finiti al centro delle polemiche per l’esposizione di una bandiera della marina imperiale tedesca scambiata per una bandiera del Terzo Reich. E aggiunge: “Era del tutto evidente che non si trattava di una bandiera del Terzo Reich visto che non c’era la svastica ma il simbolo della marina imperiale tedesca risalente alla prima guerra mondiale quando il nazismo non esisteva – conclude CIRIELLI – annunciando l’intenzione di promuovere una colletta per finanziare un corso di storia agli intellettuali di sinistra”. (red) 041049 DIC 17
Pinotti, figura escrementizia
Attenzione, in Italia c’è un serio pericolo di ritorno al fascismo, per cui è quanto mai necessario fermare immediatamente i responsabili di tale immane degrado culturale e cioè… i rappresentanti politici dell’attuale sinistra!
Non è bastato quel burlone di Fiano e la sua ridicola messa al bando delle bottiglie di Sangiovese con il faccione del duce sull’etichetta, non è stata neanche sufficiente l’ipocrita alzata di scudi contro le elucubrazioni di 4 naziskin fatta da chi ha intitolato un’aula del parlamento ad un violento teppista, a completare l’opera buffa ci mancava solo la Pinotti.
Le sue urla scandalizzate dinanzi ad una bandiera della Marina Prussiana vista appesa in un alloggio privato di un carabiniere, da lei erroneamente scambiata per un simbolo nazista, hanno messo in moto giornalisti prezzolati, generali azzerbinati e solerti procuratori militari. E durante tutto sto casino, non c’è stata nessuna anima pia che la tirasse per la giacchetta e le impedisse di fare una figura escrementina di proporzioni immani. Quando poi gli odiati social network hanno evidenziato la “bufala”, questa benedetta donna invece di ritirarsi con la coda tra le gambe che fa? Zitta, zitta va sul suo profilo fb e modifica la parola “nazifascista” con “neofascista”.
Con un’arrampicata sugli specchi degna di Spiderman si va ora a sostenere che, se è pur vero che non è un’effige del Reich Hitleriano, quella bandiera però è diventata un simbolo usato dai neonazisti di tutta Europa. Ah, però! A questo punto dato che i brigasti rossi usavano la stella a 5 punte collocata in un cerchio, dovremmo considerare anche lo stemma della nostra repubblica simbolo di terrore?
Dai, è troppo assurdo per essere vero. Fidatevi, dietro c’è sicuramente un complotto che vuole costringerci a tutti i costi a calcare il fez, munirci di manganello e olio di ricino e marciare su Roma. Ma noi, come moderni partigiani, dobbiamo resistere, resistere, resistere di fronte a tale offensiva culturale condotta strenuamente da questi politici sinistroidi e sinistrati, una terribile manovra portata avanti con sprezzo del pericolo – e soprattutto del ridicolo!
Col.Salvino Paternò
(Gli immancabili utili idioti danno sfogo al loro istinto forcaiolo e repressorio):
L’appello di 5 Stelle con sinistra e Anpi: “Sciogliere i gruppi nazisti”
Sinistra e Movimento 5 stelle contro i gruppi neofascisti e neonazisti dopo il raid degli skinhead a Como
. Ci sono partiti, associazioni, rappresentanti delle istituzioni, comunità ebraiche a convergere nella richiesta al Viminale e alla magistraura – dopo l’irruzione a Como del Veneto Fronte Skinhead – di applicare la legge Mancino e sciogliere quei movimenti che si rifanno a Hitler e Mussolini. Mentre si prepara la manifestazione del 9 dicembre a Como, per protestare contro il raid degli skinhead nella sede di ” Rete Como Senza Frontiere” (associazione che si occupa di migranti )dal coro della sinistra si alzano le voci più autorevoli.
La sinistra unita
Carla Nespolo, presidente dell’ Anpi dichiara: “Occorre mettere fuori legge queste formazioni. Lo Stato democratico ha tutti gli strumenti legislativi e giudiziari per farlo. Nell’ immediato, bisogna impedire loro di presentarsi alle elezioni”. “Non possiamo più considerare innocue le azioni dei gruppi estremisti” tuona Laura Boldrini che chiede inoltre una “applicazione delle leggi e delle norme cosituzionali”. E ancora: “Si può e si deve sperare ora che le sempre più ricorrenti manifestazioni neofasciste e neonaziste smettano di essere liquidate come innocui episodi di folclore nostalgico”.
Per l’Unione delle comunità ebraiche italiane, parla la presidente Noemi Di Segni: “Basta indugi. Rinnovo il mio appello al Viminale e alla magistratura affinchè agiscano rapidamente e sciolgano questi movimenti che ripropongono i contenuti e le modalità tipiche del fascismo”, come riportato su La Repubblica. Leonardo Gilardi dell’Aned (Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti) chiede “la messa al bando dei gruppi nazifascisti è prima di tutto un’ affermazione di civiltà”.
L’intervento dei pentastellati
Il M5S fa sentire per la prima volta sul tema con la voce Dario Violi, candidato pentastellato alla presidenza della Regione Lombardia: “Magistratura e Viminale devono applicare le leggi, penso soprattutto alla Mancino, e mettere fuori gioco le formazioni skinhead e tutti gli altri movimenti antidemocratici ragiona”. E poi: “Al contempo va sottolineato che gli estremismi sono il risultato dello scollamento tra istituzioni e territori: serve prevenirli attraverso la presenza di uno Stato capace di dare risposte ai bisogni dei cittadini”.
(I “PENTASTELLATI” INVECE NON HANNO NULLA DA ECCEPIRE SU QUESTO)