MILANO 17 FEBBRAIO

Abbiamo da poco assistito al processo farsa a Marco Cappato, tesoriere dell’associazione Luca Coscioni, che il 27 febbraio dello scorso anno ha accompagnato Fabiano Antonioni alla clinica svizzera Dignitas dandogli modo di uccidersi premendo un pulsante con i denti. Dopo essersi autodenunciato alla procura di Milano ( !nessuno infatti si era disturbato ad aprire un’indagine sul caso, che pure aveva trovato ampissima eco mediatica) per il reato di aiuto al suicidio ex art 580 cp, Cappato potrebbe  essere assolto poiché i Pm Tiziana Siciliano e Sara Arduini chiedono l’assoluzione dell’imputato poiché Cappato avrebbe – hanno sostenuto in aula “Aiutato Antonioni ad esercitare il suo diritto alla dignità”. Queste due donne, chiamate a rappresentare lo Stato e quindi noi tutti, hanno così stabilito che la vita di Fabiano Antonioni, per il solo fatto di veder compromesse alcune funzioni come camminare o vedere, non era  degna di essere vissuta. Noi sappiamo che non è così, che anche la vita più sofferente, più fragile e più martoriata ha una dignità immensa e come tale va salvaguardata e aggiungiamo onorata. Il Tribunale di Milano si pronuncerà il prossimo 14 febbraio, ecco perché dobbiamo tenere alta l’attenzione, anche perché tutto va in direzione dell’istituzione di cosiddetti nuovi diritti (Diritto alla dignità? Diritto di morire?) e questo non deve accadere nel silenzio complice della società intera, per questo dobbiamo essere pronti ad alzarci in piedi, ancora una volta. 
 
Per questo torneremo in piazza il prossimo 17 febbraio.
in Piazza San Carlo alle ore 17.00.