di luciano garofoli.
Tartus è una perla del Mediterraneo orientale.
Quel mare splendido che colpì tanto i Turchi quando vi arrivarono dalle steppe desertiche e desolate dell’Asia; ci arrivarono nel tardo pomeriggio, così raccontano i loro storici, quando il sole radente verso il tramonto rendeva quel mare un barbaglio di luce, davvero una mare di luce bianca.
In coro dissero “akdeniz”; Mare Bianco!
Quando avevano visto il mare di Trebisonda, spaventati e turbati avevano detto: karadenitz, o Mare Nero e quel nome, quel mare plumbeo, ancora se lo porta appiccicato addosso!
I Fenici, che di navigazione se ne intendevano moltissimo la scelsero come porto strategico per le loro navi che veleggiavano silenziose e cariche di mercanzie verso Cipro. La chiamarono con un nome simile a quello di una costellazione: Antaradus. Oggi di vestigia del periodo fenicio resta ben poco, mentre invece la città è ricca di vestigia cristiane: divenne un importante centro di pellegrinaggi; secondo la tradizione san Pietro, durante il suo viaggio da Gerusalemme ad Antiochia vi eresse una cappella votiva dedicata alla Santissima Vergine Maria, la quale conteneva un’immagine miracolosa della madre di Nostro Signore, portata lì da San Luca.
Oggi di sicuro papa Badoglio ci avrebbe fatto su un fervorino dicendo che la Madonna se fa i miracoli attira la gente, aumenta la fede e questo non è una cosa buona e giusta: come si permette di fare del proselitismo? Ed i mussulmani poi? Si potrebbero offendere, non sta bene, no assolutamente!!
Ma c’è di più.
La città è circondata da mura erette dai Crociati, rimaste su nonostante le trasformazioni apportate dal passaggio di tanti popoli. Cambiò anche il suo nome e da Antaradus divenne Tortosa al tempo dei Crociati ed era una postazione fondamentale cristiana contro i mussulmani ed uno dei porti di collegamento tra la Terra santa e l’occidente. Nel 1183 e per un secolo, fu base militare di logistica e rifornimento gestita dai templari. Pensate un po’divenne anche possedimento d’oltremare della Repubblica di Genova!!
In tempi più recenti e più vicino a noi diventò, insieme ad Alessandria d’Egitto, una delle due basi strategiche della marina sovietica: oggi è l’unica base russa nel Mediterraneo orientale.
Più a nord, a soli 85 chilometri da Tartus, Latakia la greca Laodiceia è profumata di tabacco pregiato. Esso, conciato in maniera particolare, assume un aroma assai intenso e viene adoperato in molte misture dei tabacchi da pipa. Sa di pino, cedro e mirto con i cui rami è affumicato: diventa, così, dolciastro e speziato.
Qui i Russi tra lo stupore generale hanno piazzato, senza che nessuno se ne accorgesse nemmeno quegli occhiuti degli amerikani, in pochissimi giorni una base aerea dove i loro bellissimi Sukhoi Su 35 S, da pochissimo entrati in linea di volo nell’aviazione russa. Ad essi si affiancano i MIG 29 K in dotazione all’aviazione di marina ed i MIG 35 entrati in linea nel 2007. Aerei dalle linee incredibili e bellissimi.
Ma a Tartus ci sono altre due novità roba di qualche giorno fa: la prima una nave russa ha sbarcato 200 marines Spetsnaz l’élite delle forze speciali russe, la seconda è che con molta discrezione, piano, piano senza far tanto baccano nel porto siriano ha attraccato la portaerei cinese Liaoning, una barchetta da 59500 tonnellate, 29 nodi di velocità, ha un’autonomia di sole 8000 miglia nautiche, che imbarca 1980 marinai di equipaggio. Trasporta, nella sua stiva 24 aerei d’attacco J15 e J31, 4 elicotteri AEW (KA-31, Z-8), 12 elicotteri ASW/SAR (KA-27, Z-8, Z-9). Chissà mai cosa ci sarà andata a fare a Tartus questa navetta obsoleta (è entrata in linea dopo una ristrutturazione massiccia) nel settembre 2012. Tutta roba vecchissima, un ferro da stiro! La domanda spontanea che sorge è come c’è arrivata in Siria senza che nessuno ne sapesse niente e cosa ci farà nella base militare russa una portaerei cinese? Sta vedere che Pechino non scherzava quando il 2 ottobre ha comunicato al governo russo che la sua portaerei si sarebbe affiancata alle navi russe e che le parole del Ministro degli Esteri cinese Wang Yi pronunciate davanti al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite:
“Il mondo non può stare a sedere e guardare con le braccia incrociate”
Erano davvero il preludio dell’impegno militare cinese accanto ai Russi in Siria. Incredibile: la CIA è stata presa ancora una volta in contropiede da questi avvenimenti.
Quindi l’intervento militare diretto russo,ed ora pare anche cinese, sta accelerando: esso sembra andare oltre la Siria e non limitarsi soltanto ad una serie di raid aerei. DEBKA il sito israeliano sempre molto informato, in quanto una delle derivazioni dirette del Mossad, sostiene che presto aerei da combattimento cinesi si uniranno ai russi nelle operazioni contro il Califfato. Gli aerei cinesi decollerebbero dai ponti della portaerei Lioaning che sarebbe la loro base logistica di appoggio e che, come abbiamo visto, è alla fonda nel porto di Tartus. Quindi questa sarebbe la prima volta che vedrebbe i Cinesi partecipare in prima persona in operazioni di guerra in Medio Oriente e sarebbe anche la prima volta che una loro modernissima portaerei fosse impegnata in condizioni reali di combattimento e non più in manovre simulate.
Ma davvero i Russi stanno scatenando un’offensiva di vaste proporzioni nell’area mediorientale: si è appreso, infatti, che Iraq e Russia hanno appena concluso un accordo sull’utilizzo, da parte dell’aviazione russa, della base aerea di Al-Taqaddum, vicino ad Habaniya[1], situata a soli 74 chilometri ad ovest di Bagdad. I Russi utilizzeranno questo aeroporto per attaccare le posizioni dell’ISIS sia nel nord dell’Iraq che in Siria. Evidentemente le autorità irachene, pressate dal pericolo integralista, non si sono accontentate del fumo delle promesse amerikane e delle loro continue chiacchiere ed hanno scelto di fidarsi maggiormente di Putin.
Il primo ministro iracheno Haidar al-Abadi ha esplicitamente dichiarato che il suo paese sarebbe favorevole a che dal suo territorio i Russi potessero condurre attacchi contro la Stato Islamico nel territorio che questo controlla in Iraq. Ha anche sottolineato che ciò darebbe l’opportunità ai Russi, di poter affrontare i circa 2500 ceceni che in Iraq combattono nelle file del Califfato; nonostante tutto nessuna testata occidentale, nessun media ci hanno ma parlato della presenza di un numero così elevato di ceceni tra le fila dell’ISIS. I maligni mettono in evidenza come sia la CIA a dirigere in quella repubblica tutte le manovre indipendentistiche contro la Federazione russa di cui la Cecenia fa parte. Ora, per la proprietà transitiva, se tanti combattenti mussulmani ceceni si stanno battendo a fianco del Califfato, vuol dire che anche questo direttamente o indirettamente, ha l’avallo dei servizi americani.
Semplicistico?
La Nezavisimaya Gazeta, quotidiano russo[2],citando fonti anonime del Pentagono, scrive che:
“L’obiettivo di Washington in Medio Oriente è quello di dividere Siria e Iraq in diversi stati e rafforzare l’influenza statunitense nella regione attraverso il fattore curdo. In questo modo nelle operazioni contro lo stato islamico, la Russia dovrà affrontare altri gravi problemi geopolitici; a questo riguardo, non solo ci si devono aspettare misure puramente militari, ma altri passi e azioni asimmetriche che vengono utilizzati nelle guerre ibride. L’obiettivo primario degli USA in Siria non è la sconfitta dell’ISIS, ma è la caduta del Presidente Assad, ostacolo primario per raggiungere tali obiettivi primari e vitali per la politica statunitense nell’area“,
C’è di più: dopo che Putin è decisamente passato all’offensiva in Siria, iniziando bombardamenti selettivi contro i ribelli anti Assad, gli americani si sono trovati in un situazione di grande imbarazzo. Il senatore statunitense John McCain ha detto che l’aereo russo ha colpito i “ribelli” addestrati dalla CIA in Siria e questo è un segnale allarmante.
L’amministrazione Obama non erano assolutamente preparata ad uno scenario di questo tipo. E’ quindi stata costretta a dover riscrivere integralmente la strategia nello scacchiere Mediorientale.
Quello che più irrita i politici USA più sono i raid aerei russi contro i cosiddetti ribelli moderati anti Assad che Usa e Turchia addestrano ed armano per combattere il legittimo governo siriano, la consistenza di questi gruppi raggiunge, infatti, la cifra ragguardevole di 70000 unità.
Per ora il Segretario di Stato Kerry ha dovuto accettare consultazioni militari congiunte:
“un modo per garantire che gli aerei (americani e russi) non spareranno tra di loro.”
In questa linea, il portavoce del Pentagono, Peter Cook, ha annunciato che, durante tale riunione, le parti hanno discusso “proposte per evitare un possibile conflitto tra Stati Uniti d’America e Russia nel cielo della Siria”.
La diplomazia russa si sta muovendo in grande stile: essa ritiene sempre più probabile anche un attacco terrestre contro l’ISIS, ma anche contro i ribelli “moderati” anti Assad di Daesh ed Jabhat al-Nusra. Quindi è necessario creare una coalizione “diversa” da quella messa su in fretta e furia dagli amerikani con i soliti sudditi. Quella antiterrorismo russa coinvolge il Libano, l’Egitto, la Cina, l’Iran e l’Iraq paesi tutti estremamente interessati a risolvere definitivamente questa situazione di forte caos creata ad arte per il raggiungimento dei fini amerikani.
Il silenzio da parte degli USA è molto preoccupante: il Pentagono sta pensando, infatti, ad una eventuale risposta militare a quanto la Russia sta facendo in Siria. I falchi dell’apparato militare industriale è da parecchio che hanno voglia di passare a d azioni di guerra contro la Russia: in Ucraina l’opzione militare stava rischiando di far perdere la faccia davanti all’opinione pubblica mondiale, adesso ritentano la sorte in Medio Oriente.
Varie fonti d’informazione d’oltre atlantico riportano quanto dichiarato da una fonte anonima del Pentagono all’agenzia Associated Press:
“I funzionari ed i capi del Pentagono stanno seriamente soppesando di usare la forza in risposta ai bombardamenti russi in Siria.”
Si stanno soppesando i rischi che comporta l’uso della forza: ma essa sarebbe in linea coerente con la politica di Washington di proteggere a tutti i costi i ribelli “moderati” addestrati dalla CIA. Quindi l’opzione di un confronto armato diretto con i Russi è ritenuta molto probabile: il responsabile che ha voluto mantenere l’anonimato lo ha fatto in quanto il grado di segretezza dei quello che si sta studiando non permette la divulgazione di dettagli sui colloqui in corso.
Ci troviamo di fronte ad un modus agendi dei servizi segreti che lanciano dei ballon d’essai per misurare la reazione della parte avversaria di fronte a certe notizie: in base ai risultati di ritorno si aggiusta il tiro o si alza ancora la posta: ovviamente i sensori che hanno a disposizione sono molteplici e spesso per lo più sotto traccia cioè assolutamente non espressi in maniera palese dall’avversario.
La Nezavisimaya Gazeta, citando fonti russe, afferma che agli agenti dell’intelligence degli USA in missione in Siria è stato ordinato di sospendere le attività di appoggio e coordinamento tra le forze di opposizione ad Assad e di lasciare il territorio siriano. L’ordine è stato impartito appena si è concretizzata l’ipotesi della partecipazione dei Russi ad azioni militari contro i gruppi jihadisti.
Sempre le stesse fonti ritengono che siano circa 300 gli istruttori militari americani ed inglesi di stanza in due centri di formazione in Turchia e Giordania.
Davanti alla bombardante retorica propagandista messa in campo dai media occidentali contro Assad ed il suo folle attaccamento al potere in maniera del tutto illegittima, nessuno si domanda chi abbia dato l’autorizzazione agli amerikani di armare ed addestrare miglia glia di combattenti, coinvolgendo anche altre nazioni tipo la Turchia, la Giordania e l’Iraq. Su quale tipo di fondamento giuridico basa questo genere di azione di sovversione nei confronti di un governo legittimo che regge le sorti di un paese in base ad un mandato ricevuto attraverso regolari elezioni? Nessuno è la risposta: le azioni intraprese sono del tutto illegittime e basate soltanto sul presupposto che Washington decide chi buono o cattivo ed assegna dei rating di democrazia in base a parametri del tutto discutibili ed arbitrari. Conviene ricordare come le parti si siano invertite rispetto a quando c’era ancora la vecchia URSS, la quale veniva accusata dagli occidentali di essere l’impero del male e dell’arbitrio. La stampa comunista svolgeva un ruolo di megafono del regime: ora questo tipo di atteggiamento è quello che tutti accettano se posto in essere dagli Stati Uniti.
Il bene diventa male ed il male bene!
Al contrario l’intervento russo è stato almeno richiesto dal governo siriano con delle precise modalità lo si voglia o no.
E le ingerenze in Cecenia, le manipolazioni sull’oro al tungsteno, le pressioni per abbassare il prezzo del petrolio per affamare la Russia e tanti altri medi produttori, la forzata imposizione di un unico mercato mondiale dominato dagli interessi USA? Queste cose sono se non violenza e dittatura sadica che coinvolge milioni di esseri umani li affama,li priva della dignità, li umilia, li riduce ad uno stato bestiale e, da ultimo, gli toglie anche il diritto alla propria essenza di diversità ed identità sessuale con la teoria gender?
Nei piani criminali di questa élite di Illuminati da satana, il Nuovo Mondo di Huxelyana memoria, avrà finalmente sesso senza procreazione e procreazione senza sesso: ma scusate a suo tempo i criminali nazisti non perseguivano il sogno di una razza di persone alte, bionde, atletiche fatte tutte con lo stampino, in provetta? Ma allora certe scoperte della genetica non c’erano state ancora ed allora si cercava una eugenetica attraverso i normali canali di riproduzione umana: ma la sostanza non era identica?
Ora si è andati oltre e la scienza prepara scempi molto maggiori: cloni, decerebrati con facoltà soltanto di compiere lavori pesanti, umanoidi robotizzati, tutto per servire questa élite di folli satanisti.
Ma per nascondere tutto ciò si guarda alla pagliuzza nell’occhio di Putin e si grida allo scandalo e ci si strappa le vesti dicendo che è lui il tiranno il male assoluto: poi quando si bombardano ospedali pieni di malati, beh quelli sono effetti secondari di trascurabile entità!
Alexei Pushkov, presidente della commissione per gli affari internazionali della Duma russa parla di un intervento di durata limitata in Siria:
“Tre o quattro mesi al massimo: altrimenti c’è il rischio di impantanarsi e questo Mosca non lo vuole”
Ha anche aggiunto che la cosiddetta coalizione guidata dagli Usa contro l’ISIS non ha funzionato ed ha giustificato l’intervento russo considerando che si deve passare ad un’altra tappa nella lotta in Siria contro questo mostro terrorista.
Secondo Pushkov: “Solo il 20% delle operazioni della coalizione internazionale ha avuto qualche risultato. Nel restante 80% nemmeno ci sono stati dei bombardamenti ma solo raid dimostrativi“.
Due ultime osservazioni: guarda caso 80/20 non è la famosa legge di Pareto? 80% del risultato si ottiene con il 20 % delle risorse quindi niente di nuovo nemmeno qui!
Seconda osservazione: ma la Federazione russa non è uno stato tiranno? Che è dominato dalla mente criminale di Putin che elimina spietatamente i suoi avversari politici, poverini tutti esuli con i conti correnti grondanti dollari a Londra o in Israele?
Ed allora come mai questa Federazione criminale ha un parlamento: la Duma, appunto, delle commissioni parlamentari, dei voti che autorizzano gli interventi militari all’estero e che votano leggi?
Ma scusate, questo non è quello che avviene in USA, in Europa dove vige un sistema democratico?
Comincio ad avere le idee confuse io o qualcuno intorbida l’acqua per nascondere la sua tirannide, la sua ferocia, la sua politica di soprusi e di violenza cieca ed assurda?
Putin eliminerebbe gli avversari politici e come mai allora alla Duma ci sono dei partiti di opposizione al governo?
Sono i Russi, o gli amerikani che mandano droni in giro per il mondo a tirare missili a dritta e a manca per cacciare terroristi, che congelano fondi di stati esteri per impedire loro di onorare i loro debiti e far crollare le loro economie?
Tutto questo per asfissiare, con spire mortali di un debito reso eterno, le economie in modo da schiavizzare attraverso il medesimo le loro generazioni future fino all’infinito?
Ma già, dimenticavo: gli Stati Uniti sono la più grande e libera democrazia del mondo e tutti gli altri devono amarla servirla e seguirla senza mai dissentire da essa, se no sono tutti esseri non degni di vita!!
luciano garofoli
Wang Yi
Portaerei Liaoning (CV-16)
Shenyang J-15 caccia-bombardiere a bordo della portaerei Liaoning
Su-35S
Alexei Pushkov
[1] Una vecchia una base usata dalla RAF durante la seconda guerra mondiale, per cercare di interdire l’uso di quella di Mossul concessa dagli iracheni alla Luftwaffe.
[2] Nezavisimaya Gazeta è un quotidiano russo, pubblicato per la prima volta il 21 dicembre 1990. Nel 1999, questo giornale faceva parte dell’impero mediatico di Boris Abramovič Berezovskij l’oligarca che si è rifugiato a Londra per sottrarsi a pesanti accuse di reati finanziari commessi quando era al fianco di Ieltsin, oltre che all’accusa di cospirazione contro lo stato. Sembra che prima di morire avesse chiesto scusa del suo comportamento a Putin riconoscendo i suoi errori.