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La Germania deve iniziare a preoccuparsi seriamente della vasta rete di criminalità organizzata straniera che si è diramata negli anni sul territorio e che rivela la presenza, per la prima volta, della temibile mafia nigeriana. Gli 007 tedeschi hanno segnalato la presenza di reti criminali appartenenti a Cosa Nostra e alle mafie balcaniche, che gestiscono il racket della droga e della prostituzione, ma anche nel traffico di armi e di esseri umani.
L’ultimo rapporto dell’agenzia di intelligence “esterna” della Repubblica Federale Tedesca, la Bundesnachrichtendienst, rivela che anche la mafia nigeriana – controllata dall’Fbi americana anche nel nostro paese – sarebbe riuscita a penetrare in Germania, dove starebbero agendo anche la mafia nigeriana.
Il rapporto dell’intelligence – secretato in alcune parti – allerta le autorità preposte alla gestione dei flussi migratori riguardo l’aumento del 30% di migranti provenienti dallo Stato africano della Nigeria, oltre 10mila solo nell’ultimo anno, e segnala che molti di esse non sono altro che le future schiave del sesso cadute in mano ai trafficanti nigeriani, che in transito dall’Italia finiscono a riempire le fila delle prostitute. Molti invece sono elementi legati alle confraternite nigeriane come le Pyrates Confraternity, Black Axe e Supreme Eiye, tutte organizzazioni attive nel traffico di droghe pesanti.
Oltre alla presenza di questa nuova e temibile mafia di origine africana, il rapporto del Bnd sottolinea la presenza delle altre organizzazioni criminali ormai ben radicate nel tessuto tedesco, come la Mafia siciliana, la ‘Ndrangheta calabrese , la Camorra napoletana, la Sacra corona unita pugliese. Tutte organizzazioni di stampo mafioso italiane che si sono stabilite attraverso piccoli “clan” già dagli anni ’70 per investire e riciclare denaro oltre confine.
Sarebbero migliaia infatti i cosiddetti “colletti bianchi”, ma non solo, ad irrogare nell’economia tedesca denaro sporco proveniente dalle estorsioni e dal racket; denaro che finisce a controllare interi settori del commercio nei Länder, ad acquisire attività e immobili ovunque.
Secondo il report la mancanza di una vera consapevolezza da parte della società tedesca, che fatica ancora oggi ad ammettere la vastità del fenomeno, e i gap nelle legislazioni avrebbero portato allo stabilirsi di vasti imperi mafiosi sotto forma di pizzerie, ristoranti e gelaterie che basano i loro introiti sul denaro riciclato e sono apparse in massa nei centri di Stoccarda, Duisburg, Dortmund, Düsseldorf, Monaco di Baviera e Francoforte.
Gli 007 tedeschi del Bnd, che sono compongono il “sistema di allarme” per gli interessi tedeschi all’estero o dall’estero, e operano principalmente nel contro-terrorismo, nel traffico di droga e armi, e nel riciclaggio di valuta, hanno inoltre affermato che sono molto attive mafie albanesi e serbe, e altre organizzazioni criminali provenienti da altri paesi dei Balcani come ad esempio Montenegro e Macedonia.
Tutte queste organizzazioni dell’Est operano nel traffico di stupefacenti, specialmente cocaina, ma anche nel racket della prostituzione, del traffico di armi e di esseri umani. Altre organizzazioni, come quelle turche, libanesi, e la mafia russa, si concentrano invece nella gestione di altri racket paralleli o minori, ma sempre nel traffico di armi, nella prostituzione e nel controllo del gioco d’azzardo.
A questo allarme si somma quello delle enclave arabe e dei loro clan criminali, già al centro di uno scandalo mosso dalla Polizia tedesca che oltre a segnalare un’aumento della criminalità legata ad elementi di etnia araba nelle grandi città come Berlino, denuncia una collusione sempre più frequente tra agenti della polizia che potrebbero essersi infiltrati nella “Polizei”e membri dei clan di etnia araba.