Siria. Il 25 maggio scorso, le forze regolari di Damasco, in un fulmineo contrattacco ben appoggiato dall’aviazione russa, riconquistano Kafr Nabudah, cominciando a smangiare l’ultima roccaforte jihadista di Idlib (lo chiameremo Idiblistan). Ed ecco, “la Turchia riprende a rifornirei armamenti i jihadisti per aiutarli a respingere l’operazione militare in corso d parte dell’esercito arabo siriano (SAA) nel Nord di Hama: dozzine di veicoli corazzati, lanciarazzi Grad e missili guidati anticarro (ATGM), tra cui il TOW made in USA (Reuters). Erdogan non solo non ha mantenuta le promesse che aveva fatto a Putin, di agire contro i jihadisti di Idlib, ma li rifornisce di armamenti che possono uccidere i soldati russi presenti sulle linee.
Turkey Resumed Its Weapon Supplies To Syrian Militants To Counter Syrian Army Offensive – Report
Commenti tra il sarcastico e l’irritato, in ambienti di analisi militare russi, su Putin e il suo errore strategico, di aver fornito gli S-400. “Come avere solo per un secondo fiducia in Erdo? Come essere certi che non rifilerà certi segreti alla NATO e non userà gli S-400 contro gli alleati di Mosca? Come s è osato mettere la Turchia di questo piccolo fuhrer sullo stesso livello di alleati strategici come Cina o l’India, i soli paesi (con l’Algeria) ad aver ricevuto i sistemi? O al disopra dell’Iran, che ha ricevuto solo gli S-300?”.
..Vuol piazzare gli S-400 contro Cipro
Il guaio è che (come ha rivelato Bloomberg) “la Turchia sta davvero considerando di schierare il sistema di difesa missilistica russo lungo la costa meridionale del paese, vicino a dove le sue navi da guerra stanno accompagnando navi di prospezione petrolifera”.
Ankara così minaccia con la spada di Brenno la delicata questione delle zone di prospezione e sfruttamento nel mare di Cipro: La Turchia non riconosce il governo (greco-cipriota) di Nicosia né i suoi accordi relativi alla ZEE (zona di sfruttamento assegnati a varie compagnie). Ankara ritiene che il diritto di estrarre gas dovrebbe essere esercitato anche dai turco-ciprioti e anche dalla Turchia nel caso dei blocchi 4, 5, 6 e 7, attraverso il quale – secondo Ankara – passa il confine marittimo turco (la mappa sotto ).
“La Turchia riguarda gli S-400 come deterrente per difendere i propri interessi energetici nel Mediterraneo orientale dove le tensioni della birra possono minacciare di portare le relazioni della Turchia con gli Stati Uniti a un punto di rottura”, ha detto Mehmet Seyfettin Erol, capo dell’istituto di ricerca di Ankara ANKASAM . “Si sente sempre più minacciato nel Mediterraneo dagli Stati Uniti e dal sostegno israeliano a Cipro”.
La UE, per bocca della Mogherini, ha espresso condanna…
La possibilità che gli S-400 siano schierati ad Akkuyu è piuttosto forte”, ha affermato Abdullah Agar, un analista turco della sicurezza . Ad Akkuyu sorge una centrale atomica. “È una soluzione che potrebbe fornire sicurezza alla centrale nucleare in linea con la cooperazione della Turchia con la Russia (sic) e darle un vantaggio nella tesa competizione energetica nel Mediterraneo Orientale”.
(Noi rimandiamo alle profezie del monaco Paisios, ndr.)
…Manda qaedisti in Libia…
Le attività geopolitico-belliciste di Erdogan non si limitano ad Idlib (Siria) nè a Cipro. L’ambasciatore siriano all’ONU Bashar Al-Ja’afari ha dichiarato martedì al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che la Turchia manda contingenti di Jihadisti dell’ISIs e di Tahrir Al-Sham, già operanti in Siria, fino alla Libia, in appoggio al “governo” di Tripoli di Al Sarraj, per sostenerlo nel conflitto conil generale Haftar. Ironia della sorte, centinaia di combattenti che erano stati arruolati in Libia e spediti in Siria via Turchia per abbattere il governo di Damasco, adesso vengono rispediti indietro per farli partecipare alla nuova fase della guerra di Libia. Insieme ad “addestratori turchi e di altri paesi”.
Dall’altra parte – ha rivelato Al Jazeera in un servizio – ad aprile, quando Haftar ha tentato di conquistare Tripoli, si sono visti atterrare grossi aerei pieni di armamenti nelle basi aeree dello stesso Haftar. “ due apparecchi Ilyushin 76 registrati a una società emiratina-kazaka denominata Reem Travel hanno effettuato diversi viaggi tra Egitto, Israele e Giordania per poi atterrare presso basi militari controllate dall’esercito nazionale libico di Haftar (LNA) all’inizio Aprile”. Quindi col generale sono schierati, oltre che Macron, Al Sissi e Putin, anche gli americani. “Il conflitto in Libia sta crescendo in una guerra per procura, con diversi attori, uno scenario tipo Yemen”, ha detto l’nalista degli affari del Golfo Bill Law intervistato da Al Jazeera.
Ma per la Trenta (e grillini) il nemico è Salvini
Bisognerebbe avvertire il governo, che è ancora grillino, quale posizione sta prendendo sulla Libia. Un ministro deglie sterio di nome Moavero sembra scomparso. Roberto Fico interpreta la crisi del movimento intero con una frase da scolpire: “Non so più chi siamo”. La UE ci attacca, in Libia comincia una vera guerra per procura, Erdogan minacca cogli S-400, e loro hanno abbandonato il timone. Il resto dei grillini al governo in realtà sta pensando come combattere il solo vero nemico che riconosce in questo momento supremo: Matteo Salvini.
Lo ha dichiarato nero su bianco un grillino ancora con la testa sul collo, Angolo Tofalo, sottosegretario alla Difesa, in una bordata alla sua stessa ministra Trenta:
“Ho cercato per un anno di stare accanto al ministro Trenta e di spiegarle che il nemico non è Salvini, ma chi, all’interno dell’apparato, vuole continuare ad agire senza l’indirizzo ed il controllo politico. Purtroppo, consigliata male, ha deciso di fare valutazioni diverse. Ad oggi – prosegue -, dopo un anno da sottosegretario, gran parte delle informazioni che ricevo per svolgere il mio lavoro non vengono dagli uffici preposti a coordinare le figure di vertice ma da tutte le persone, e vi assicuro che sono tante, che mi hanno riconosciuto come una persona seria e appassionata che lavora per il bene del paese. Sono entrato nelle istituzioni per spezzare le catene dei vecchi poteri che ostacolano l’ammodernamento dello Stato e mi sono ritrovato nel mio dicastero ad assistere a incomprensibili scelte, quasi mai coordinate politicamente, che hanno solo rafforzato, a causa di errori grossolani, l’influenza di capi e capetti del passato”
https://formiche.net/2019/05/tofalo-sfiducia-la-trenta/.
Una accusa coraggiosa e circostanziata, che ha fatto prevedere: la Trenta cadrà. Invece l’apparato Grillo-Casaleggio ha fatto dimettere Toffalo. E la Marina militare della Trenta intanto “salva” pseudo-naufraghi portati dalla tedesca Sea Watch , perché la stessa SeaWatch aveva detto che c’era una bambina morta a bordo.
Poi, ecco: “.@giorgialinardi dalla @SeaWatchItaly a #TagadàLa7: Si è dovuta diffondere la notizia di una bambina deceduta affinché la Marina intervenisse.
.@giorgialinardi portavoce della @SeaWatchItaly inoltre specifica: "La nostra missione si limita alla ricognizione aerea. L'informazione sulla bambina deceduta è stata diffusa da @alarm_phone, che era in contatto diretto con le persone a bordo del gommone" https://t.co/5vCEgBgoHX
— Tagada La7 (@tagadala7) May 30, 2019
E’ palesemente il deciso sabotaggio delle poltiiche italiane, e il nuovo metodo con cui sarà demolito Salvini .
Ci vorrebbe un magistrato che contestasse i numerosi reati di cui, con il falso allarme, s’è macchiata la tedesca sabotatrice SeaWatch. Ci vorrebbe una ministra della Difesa che non avesse come nemico l’alleato di governo. Ci vorrebbe Moavero. Ci vorrebbe Conte. “Non so più chi siamo”, come dice Fico. Ma siete al governo, perdio. Irresponsabili. In confronto alla squaglio dei 5Stelle “del cambiamento”, l’8 Settembre sembrerà una commediola.
#Fico: "Non so più chi siamo" https://t.co/u426TEW2O7 pic.twitter.com/bbOZoIhkNM
— Adnkronos (@Adnkronos) May 30, 2019