La “Motor Sich” è una impresa ucraina che fabbrica motori per aerei ed elicotteri, oltre che installazioni per turbine a gas. Residuato sovietico di quando aveva come cliente Mosca, la Motor Sich è definita “strategica” dal neo-presidente ucraino Zelensky. Ovviamente l’importante azienda è finanziariamente al collasso.
Adesso si è fatto avanti un compratore importante: l’americano Eric Prince. Il nome dovrebbe dirci qualcosa: Prince è il padrone della più grande e famigerata ditta di mercenari al mondo, un tempo nota come Blackwater (oggi “Academi”) , i cui dipendenti – usati al tempo come scorte per i funzionari del Dipartimento di Stato nell’Irak occupato – si macchiarono di delitti contro l’umanità, massacrando civili per divertimento, il 16 settembre 2007..
https://www.brookings.edu/articles/the-dark-truth-about-blackwater/
Più recentemente, aprile 2019, Eric Prince ha proposto a finanziatori e politici, fra cui ricchi venezuelano esiliati, un piano per uccidere il dittatore del Venezuela Maduro, mettendo insieme un corpo di 5 mila mercenari.
Ora Prince vuol comprare la Motor Sich ucraina, ufficialmente per sottrarla alla Cina, interessata all’acquisto. Si è fatto avanti quasi ufficialmente su mandato di Trump, di cui – apprendiamo – è ascoltatissimo consigliere-ombra. Del resto sua sorella, Betsy DeVos, è l’attuale ministra della Pubblica Istruzione che Trump s’è scelta.
La quale Betsy è moglie di Dick DeVos, erede delle fortune di Amway, una mega-ditta di vendite dirette (prodotti Avon, Herbalife eccetera) che ha profitti sui 9 miliardi di dollari. Con questo matrimonio, si sono unite “le potenze finanziarie della destra religiosa americana radicale” (Jeremy Scahill) , da cui viene anche Erik Prince, di una “famiglia molto potente”. Anche lui è un miliardario. Oltre all’agenzia di mercenari (quasi un hobby) possiede “Frontier Resource Group”, una società di private equity (acquisto di imprese) guidata da Lital Leshem, una graziosa israeliana formata nei servizi di spionaggio militare israeliano, la quale a sua volta aveva interessanti relazioni con il sessuomane Epstein attraverso una ditta-chiave, la Carbyne, facciata internazionale di tali servizi.
Prince: consigliere-ombra di Trump, dei sauditi e di Pechino
Del resto, la Blackwater è piena di veterani specialisti di Tsahal, come si può immaginare: la destra religiosa radicale americana come si sa vede in Israele lo stato che affretterà il ritorno del Messia, quindi da favorire con ogni mezzo.
In attesa dell’Evento (o Rapture: quando gli Eric Prince saranno rapiti in cielo per il bene che hanno fatto) non mancano i lucrosi affari per il vero credente. Eric Prince è colui che ha messo insieme l’esercito mercenario – di sudamericani – per gli Emirati e i Sauditi mandato a combattere in Yemen. Con poca fortuna dei sudamericani, ma non per Prince. Che ha intascato dal contratto 529 milioni di dollari.
Non solo: Prince ha assistito il governo di Pechino nella repressione delle comunità musulmane uighure, fornendo l’impareggiabile competenza acquisita in Irak e Yemen sia per l’allestimento dei “campi di riqualificazione” in cui Pechino insegna ai musulmani turcofoni a diventare cinesi-modello, sia la app che consente al governo cinese di tenere sotto sorveglianza via smartphone 13 milioni di uiguri.
Quell’app meravigliosa che monitora ogni aspetto della vita di colui nel cui telefonino è inserita: conversazioni – appena qualcuno “dice qualcosa di religioso” si attivano tv camera e registratore – e persino se l’utente è uscito per la porta posteriore, cosa ovviamente sospetta.
Una app eccezionalmente simile – quasi identica – alla app chiamata “911” prodotta e venduta ai governi – mica solo della Cina – dalla Carbyne, l’azienda chiave dei servizi israeliani di cui s è parlato. In cui c’entrava il defunto Epstein insieme all’ex primo ministro Ehud Barak, alla Lital Leshem, ed Eric Prince. Nel direttivo della ditte siede anche Michael Chertoff, l’ebreo che l’11 settembre 2001 era attorney a New York ed espulse gli “israeliani danzanti” arrestati dall’FBI – salvandoli dall’indagine – e subito dopo fu nominato da Bush jr. capo di un nuovo ministero, la Homeland Security (Sicurezza Interna: nome sovietico) grazie al quale Chertoff avviò i metodi legali per la sorveglianza di massa dei dissidenti in Usa, attraverso le tracce digitali, Come per caso, ciò che sa fare tanto bene l’app di Carbyne.
Vedete che ramificazioni – c’è quasi da smarrirsi nel labirinto di complicità e businss creato dall’11 Settembre. Torniamo a Prince e ai suoi affari in Cina.
Nel 2013, Prince ha venduto una quota di maggioranza di FSG ai cinesi. Precisamente a un miliardario di nome Chang Xhenming, che è particolarmente vicino al presidente cinese Xi Jinping.
Adesso, ufficiosamente, Prince appare in Ucraina – lo scendiletto degli affari americani più lucrosi (ricordate Joe Biden e figlio) per sottrarre ai cinesi la ditta di motori per aerei ed elicotteri.
Coi soldi suoi e di “investitori” che non mancheranno, fra Wall Street e Tel Aviv. E l’interesse di Trump. Perché si dice che è stato (anche) lui a mettere insieme la “forza di intelligence privatizzata che avrebbe permesso a Donald Trump di eludere la campagna di “stato profondo” contro di lui”, ed attraverso l’amico Bannon ha fatto arrivare a Trump un memorandum in cui gli propone la privatizzazione del Dipartimento dei Veterans Affairs, l’ente di Stato che provvede ai reduci di guerra, ai feriti, mutilati e traumatizzati, con lo speciale sistema sanitario dedicato agli ex combattenti. Un ente con quasi 300 mila dipendenti, e “costo” per lo Stato di una novantina di miliardi di dollari – “costo” che invece diventerà un buon affare e fonte di profitto per gli investitori privati cui Prince proporrà le azioni della nuova ditta.
I reduci mutilati, feriti traumatizzati abbandonati dallo Stato ai privati? Niente di più coerente: la Blackwater è l’esempio di successo della privatizzazione americana della guerra (con relativi crimini impunibili) e la privatizzazione dei servizi ai reduci, sarebbe il trionfo supremo del Mercato. A spese, ovviamente, dei veterani ormai superflui, un costo….