El Papa ha condannato la “barbare recrudescenze dell’antisemitismo” alle quali dice di “aver assistito anche recentemente” – ancorché senza specificare in quali paesi e circostanze. Lo ha detto “ricevendo in udienza una delegazione del Centro Simon Wiesenthal lo scorso 20 gennaio”.
D’accordo, uno vorrebbe occuparsi di cose più serie, tipo le dimissioni di Di Maio (“Le cose in Italia vanno selvaggiamente“), Greta ascoltata dai miliardari, il terrorismo da Coronavirus che vi farà accettare l’ennesima vaccinazione.
Ma l’occasione è troppo tentatrice di far notare – ancora una volta – la sincronicità e l’automatismo con cui Bergoglio adotta le direttive della propaganda corrente d’attualità, da diligentissimo kalergiano. Ha ricalcato parola per parola David Sassoli, Presidente del Parlamento europeo, che giorni fa ha sostenuto che “il demone dell’antisemitismo è tornato ad affacciarsi in Europa”, invitando gli stati appartenenti all’Unione europea a prevenire gli atteggiamenti discriminatori contro le minoranze”.
Penso che a nessuno sfugga il quadro complessivo: dopo le inesistenti “200 minacce antisemite ricevute al giorno” dalla senatrice a vita, il governo ci ha fornito di una commissaria contro l’antisemitismo – che sta approntando i metodi di repressione – facilitata dalla “decisione del governo italiano di adottare la definizione di antisemitismo dell’Alleanza Internazionale per la memoria dell’Olocausto (IHRA), che sostanzialmente identifica le critiche ad Israele come negazionismo dell’Olokausto … ne ho dato notizia nell’articolo “Le Nuove Disposizioni” che consiglio di rileggere, sono le direttive della ”fase nuova” del regime globale.
Ora, che l’antisemitismo sia in barbara crescita, in Italia, è difficile dirlo: persino al sito ufficiale dell’ebraismo Moked, che ha titolato che “l’1,3 per cento degli italiani non crede alla Shoah”, da un sondaggio dell’Osservatorio Solomon: il che andrebbe letto come un plebiscito. Nella misura in cui il negazionismo dell’olokausto riveli sentimenti antisemiti, perché non essere contenti del fatto che il 98,7% ci credano? Abbiamo qui un popolo di fedeli nella vera fede .
Sondaggio sull’antisemitismo in Italia. L’1,3% degli intervistati non crede alla Shoah
Il motivo per questa campagna mira ad un altro bersaglio. E proprio El Papa, nella sua robotica ed automatica denuncia, senza intelligenza né sottigliezza, delle ”barbare recrudescenze” – ha impapocchiato in modo pasticciato, mostrando e rivelatore il vero avversario.
Ecco cosa ha detto ai “cacciatori di nazisti” del Wiesenthal, ormai con molto tempo libero:
“Preoccupa l’aumento, in tante parti del mondo, di un’indifferenza egoista, per cui interessa solo quello che fa comodo a se stessi : la vita va bene se va bene a me e quando qualcosa non va, si scatenano rabbia e cattiveria. Così si preparano terreni fertili ai particolarismi e ai populismi, che vediamo attorno a noi. Su questi terreni cresce rapido l’odio. L’odio. Seminare odio. Ancora recentemente abbiamo assistito a barbare recrudescenze dell’antisemitismo. Non mi stanco di condannare fermamente ogni forma di antisemitismo. Per affrontare il problema alla radice, dobbiamo però impegnarci anche a dissodare il terreno su cui cresce l’odio, seminandovi pace. È infatti attraverso l’integrazione, la ricerca e la comprensione dell’altro che tuteliamo maggiormente noi stessi. Perciò è urgente reintegrare chi è emarginato…”.
Dunque il vero bersaglio è “il populismo”. Dovuto ovviamente a “rabbia e cattiveria”, a motivi abietti, esso va stroncato con la massima severità, affidandone la repressione al Commissario contro l’Antisemitismo. E’ fin troppo evidente il processo semantico di tentar di spingere il “Populismo” nel recinto nero e infernale in cui legittimamente è confinato l’Antisemitismo, essendo il Male Assoluto. Alla fine dell’identificazione, il populismo o sovranismo sarà ridotto all’orribile crimine di applaudire all’Olocausto, o magari di volerlo fare.
In questo processo di demonizzazione, in fondo l’antisemitismo e la sua supposta “recrudescenza” c’entra poco. E’ per questo che Salvini, che ha tentato di salire sul vagone organizzando in fretta un convegno “contro l’antisemitismo”, è stato immediatamente buttato giù dal treno, dalla senatrice Segre che – ingenuo – aveva invitato. La Vittima non solo gli ha negato la sua Presenza – legittimante e santificante – ma gli ha pure spiegato il perché: “Organizzando una riflessione su un tema così importante, è bene tenere presente che «la lotta all’antisemitismo» non deve e non può essere «disgiunta dalla ripulsa del razzismo e del pregiudizio».
Il vero ostacolo, è che puoi essere filo-israeliano quando vuoi, proclamare che vuoi riconoscere Gerusalemme come capitale di Sion, produrti nelle più esagerate espressione d’amore verso le Vittime e Bibi, ma sei “un populista” : ciò che è lo stesso che “razzismo e pregiudizio”, quindi Male Assoluto.
Scusate, ma quale “razzismo”? La lega ha candidato al senato Toni Iwobi, di origine nigeriana, e per di più gli elettori leghisti lo hanno votato. Se le parole hanno un senso, “Razzismo”, sta per un altro termine: populismo, appunto.
Quello che combattono le sardine: la loro battaglia è proclamata contro “l’Odio”. E vediamo che El Papa, roboticamente, ripete lo stesso termine: “L’Odio” , il “seminare Odio” ; ed anche le sardine scendono in piazza contro “l’Odio e il populismo”. Questa è, nella Nuova Fase, la parola ideologica tipica, perché può essere riempita di significati variabili,a piacere,per bollare tutto quello che la “Europa” sente come un pericolo per il suo potere: l’Europa della patrie invece che della gabbia di ferro. Specie adesso che la Gran Bretagna, appena uscita dalla gabbia, avrà una ripresa economica, e che “centinaia di ditte finanziarie europee stanno aprendo uffici a Londra”, da cui secondo i media sarebbero scappate a gambe levate.
Vedi qui:
Mille società finanziarie dell’UE prevedono di aprire uffici nel Regno Unito dopo Brexit
A thousand EU financial firms plan to open UK offices after Brexit https://t.co/890kHFX9AY pic.twitter.com/MZfc2pT0HA
— Reuters UK (@ReutersUK) January 20, 2020
“Regno Unito cresce più degli altri Paesi dell’eurozona – Regno Unito mercato chiave per la crescita e gli investimenti, dice il CEO di
Proprio perché si sente vicino alla disgregazione,il Sistema “deve” stringere le viti della repressione e dell’obbedienza;
El Papa contribuisce? Molto, molto di più: apprendiamo in questo momento che “anche il Chelsea adotta la definizione IHRA dell’antisemitismo”. Sì, proprio la squadra di calcio, è contro L’odio anche lei. E’ la Nuova Fase.
E’ appena il caso di constatare che mentre Bergoglio “ ha visto “l’antisemitismo”, non sta vedendo la disoccupazione giovanile strutturale al 30 per cento nei Paesi del Sud Europa; non vede la povertà dei vecchi che cresce persino in Germania a causa del sistema europeo. Non “vede” la barbarie di Stato che porta via i bambini a padri e madri per affidarli a lesbiche che danno scandalo agli innocenti. (Qui a fianco, un articolo sull’orrore) Qualunque Papa prima di lui si sarebbe allarmato e e sconvolto dalla scoperta del “Sistema Bibbiano”, e l’avrebbe bollato spiritualmente nel modo più severo, con la scomunica ai perpetratori. Non lui, da cui possiamo valutare lo spessore del callo morale che ha sull’anima.
Per lui, la protesta “populista” non è dovuta alla rivolta contro le aberrazioni morali, la corruzione intima e la povertà strutturale che produce il sistema dei “nostri valori” europeisti; l’attribuisce a “indifferenza egoista” – mentre è il contrario – a “rabbia e cattiveria” deteriori, in conclusione a “Lodio” – mai abbiamo assistito a una simile indifferenza di un Pontefice dai veri problemi sociali, dalla dottrina sociale, dalla pura e semplice carità cristiana.
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Del resto, scriviamo qui non per dare a una dozzina di lettori il piacere di dire la loro con qualche considerazione oziosa. Lo facciamo per informare e far prendere coscienza della Nuova Fase e i suoi caratteri, finché ci sarà consentito (non credo per molto).
I lettori possono occupare il tempo che risparmiano nei commenti, pregando: per implorare che la Nuova Fase sia breve, e si acceleri la promessa che immancabilmente si realizzerà:
“Infine, il mio Cuore Immacolato trionferà”.
A noi l’incessante invocazione: “A peste, fame et bello libera nos Domine”, e l’atto di abbandono di Don Dolindo: “Pensaci Tu”.