I migration loan
Attraverso la Brac Bank, l’organizzazione bengalese concede micro crediti, i cosiddetti migration loan “per facilitare l’emigrazione all’estero dei lavoratori del Bangladesh”. I beneficiari del micro credito accedono a programmi di orientamento prima della partenza e a programmi di integrazione dopo essere arrivati nel Paese prescelto. Dal 2006, quasi un milione di “potenziali migranti” hanno avuto accesso a questi programmi. Quasi 360 milioni di dollari sono stati erogati dalla Brac in micro crediti, una parte di questi sono finiti nelle tasche dei bengalesi che si preparavano a emigrare all’estero.
I migration loan non sono prestiti a fondo perduto, ma un vero sistema di finanziamento che concerne anche la restituzione di quanto ricevuto per emigrare. Quindi i bengalesi dovranno restituire i soldi ricevuti alla Brac. I proventi derivanti dai micro crediti rappresentano la prima voce presente nelle entrate dell’organizzazione (59 per cento), ben 555 milioni di dollari nel 2018.
I remittance loan
Non solo migration loan. La Brac fornisce micro credito anche alle famiglie degli immigrati rimaste in Bangladesh, attraverso i remittance loan (prestiti sulle rimesse che l’immigrato spedirà ai familiari in Bangladesh dal Paese straniero) allo scopo di “garantire l’insediamento di un lavoratore emigrato all’estero, salvaguardando la famiglia a casa”, consentendo “alle famiglie di beneficiare più rapidamente del potenziale aumento del reddito”.
I micro crediti usati per l’immigrazione clandestina
Nessun controllo e salvaguardia però sono forniti dalla Brac ai beneficiari dei prestiti che si avventurano nel viaggio verso l’Europa e l’Italia. Infatti, è noto che i bengalesi sbarchino in Italia clandestinamente dopo essersi imbarcati sui barconi della morte dei trafficanti in Libia. Nel Paese nordafricano i cittadini del Bangladesh arrivano illegalmente attraversando il confine orientale, successivamente all’atterraggio in un aeroporto dell’Egitto. Una parte dei migration loan presumibilmente finiscono nelle tasche dell’organizzazione criminale della tratta di esseri umani. Una ulteriore conseguenza della concessione di questi micro crediti è l’indebitamento a cui si assoggettano i bengalesi e le loro famiglie. Se il progetto di un facile guadagno all’estero dovesse fallire, gli immigrati tornati in Bangladesh dovrebbero comunque restituire l’ammontare del debito contratto. Da quanto emerso, sembrerebbe quindi che i veri beneficiari siano i bilanci della Brac, i fatturati delle società che si occupano di rimesse dall’estero (ogni rimessa prevede una percentuale dovuta alla società per il servizio), e pure i guadagni criminali dei trafficanti di esseri umani.
Francesca Totolo
(Una inchiesta magistrale)