La Serbia aprirà l’ambasciata a Gerusalemme – e altre provocazioni.

Gli antefatti: se la Serbia vuole il sostegno degli Stati Uniti nei suoi sforzi di aderire alla UE (sic) deve prima normalizzare le sue relazioni con il Kossovo: così disse il vicepresidente Mike Pence al capo serbo Aleksandar Vucic nel 2017, e così gli han ripetuto John Bolton e tutti gli altri che si sono occupati di Belgrado alla Casa Bianca.

Finalmente il 5 settembre nello Studio Ovale, sotto l’occhio imperioso di Trump, Vucic ha firmato un accordo con il capo del Kossovo, Avdulla Hoti.

A Vucic è stato spiegato all’ultimo momento che l’accordo con il Kossovo comprendeva anche la sua decisione di spostare l’ambasciata serba in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. Libera decisione ovviamente.

https://twitter.com/carlbildt/status/1302339768538324994

Inoltre nella parte dell’accordo dove si parla delle relazioni economiche tra Serbia e Kosovo, entrambi i paesi si sono impegnati a compiere sforzi per la restituzione delle proprietà ebraiche rimaste senza eredi e non rivendicate a causa dell’Olocausto (Restitution of Holocaust-era heirless and unclaimed Jewish property). Nel documento firmato da Hoti si legge che “Kosovo e Israele si impegnano al reciproco riconoscimento”. Interessante notare questo impegno di uno Stato che non è parte dell’accordo fra i due paesi.

In contemporanea in Polonia, “Il capo della Cancelleria del Primo Ministro, Michał Dworczyk, ha annunciato che il governo sta iniziando a lavorare per facilitare l’insediamento in Polonia di tutti i discendenti degli abitanti della 1° (1579-1795) e 2a Repubblica di Polonia (Pilsudski, 1918-1939), che dichiarano una relazione con la Polonia. Come sappiamo, gli americani fanno pressione brutale sulla Polonia per farle restituire case e immobili per centinaia di milioni a eredi dell’olocausto.

Ma torniamo al serbo Vucic – che ha appreso a quali condizioni il suo paese deve tornare all’onore del mondo e dell’Europa. Che implica anche un distanziamento da Mosca, di cui Belgrado è tradizionalmente amico.

“L’accordo chiede anche alla Serbia di diversificare le sue forniture energetiche, che ora vengono completamente dalla Russia”.

Dev’essere per questo che Maria Zakharova, la portavoce del ministero degli esteri di Mosca, ha postato le due foto. una in cui una dello stesso Vucic(che essendo altissimo stava seduto al tavolino con le gambe buffamente divaricate); l’altra in cui è la Sharon Stone, nella celebre scena di Basic Istinct che interrogata dalla polizia, divarica ­… Accompagnata dalla dicitura: “Se sei convocato alla Casa Bianca, e la sedia è sistemata come nel caso dell’interrogatorio, siediti come nella foto 2. Chiunque tu sia. Credeteci e basta”. – ha scritto una portavoce della diplomazia russa.
L’ambasciatore russo a Belgrado è stato convocato ed ha ricevuto una protesta ufficiale. La Zakharova s’è scusata. Il ministro Lavrov ha telefonato a Vucic. Il quale ha ricordato che “ mentre era a Washington ha difeso gli stretti legami della Serbia con la Russia, incluso l’acquisto di armi, e il suo rifiuto di imporre sanzioni occidentali contro Mosca per le sue politiche in Ucraina”.

Le Nuove Disposizioni sconsigliano i commenti sul felice evento. I lettori avvertiti porteranno alla memoria le frasi del caro veggente bavarese su una crisi futura nei Balcani che porta un incontro al vertice in cui viene ucciso “quello grosso”, e potranno rallegrarsi dell’accelerazione – e sperata abbreviazione – di eventi comunque inevitabili, nello spirito del “Tanto peggio, tanto meglio” e “Li catturi la rete che hanno teso”.

Sono facili da enumerare le numerose provocazioni che Mosca sta subendo in questi pochi giorni, tanto che sonno apparse su media mainstream:

“Venerdì, tre bombardieri americani B-52H Stratofortress, sorvolando il territorio polacco, si sono diretti verso il territorio dell’Ucraina. Gli aerei sono decollati da una base in Gran Bretagna. Dopo aver attraversato il confine aereo ucraino, gli aerei si sono diretti verso il confine della penisola di Crimea. Due dei tre bombardieri avevano un transponder Mode-S attivato, che ha permesso di rintracciarli durante il viaggio verso la regione del Mar Nero”.

Gli aerei sono decollati dalla base RAF di Fairford nel Regno Unito. I bombardieri hanno partecipato ad un addestramento di integrazione con i caccia ucraini. Durante il volo sopra l’Europa, i bombardieri sono stati accompagnati dai caccia della NATO. Dopo aver attraversato il confine aereo ucraino, gli aerei sono stati scortati dai caccia Su-27 e MiG-29 della Brigata Aeronautica Tattica delle Forze Armate Ucraine.
https://twitter.com/Archer83Able/status/1301805938651942914

Un rapporto di Forbes afferma che il Pentagono ha utilizzato tali incidenti ed incontri sull’Europa orientale come una “trappola” al fine di ottenere preziosi dati di volo sui sensori avanzati e le apparecchiature di comunicazione dei caccia russi.

Persino Carl Bildt, che è uno dei caporioni del Council on Foreign Relations Europe (Soros, Bonino…) e soprattutto amministratore della RAND Corporation, il think tank espressione diretta del Sistema Militare-Industriale, parla di “provocazione non necessaria”

Anche se in tweet immediatamente successivo informa che partecipa alla provocazione-Navalny: “A Berlino ho oggi messo in chiaro che non si esclude nemmeno il blocco del controverso gasdotto Nordstream 2 se la Russia continua a rifiutare qualsiasi reale collaborazione nel caso del tentato omicidio di @navalny

Seguono le operazioni per mettere Putin conn le spalle al muro:

“Se la Merkel non ferma il Nord Stream 2, la Germania pagherà un prezzo alto”

…In un’intervista con Deutsche Wirtschaftsnachrichten , il geopolitico “statunitense” George Friedman ha detto in relazione al Nord Stream 2: “La Germania può prevalere se può pagare il prezzo necessario. Questo progetto non è in linea con la missione della NATO e la Germania è un membro della NATO. Tuttavia, il governo federale presume che il prezzo non sarà così alto. Vedremo se il prezzo non sarà “così alto”. ”

https://deutsche-wirtschafts-nachrichten.de/506191/Wenn-Merkel-Nord-Stream-2-nicht-stoppt-wird-Deutschland-einen-hohen-Preis-bezahlen

La Merkel non esclude sanzioni sul gasdotto russo, dice il portavoce

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Il Cremlino afferma che i jet della NATO si sono impegnati in “attacchi missilistici simulati” contro la Russia