La procura di Ivrea, partendo dalla segnalazione dei carabinieri del Nas, ha aperto un fascicolo d’indagine sul medico di base Giuseppe Delicati, 60 anni
BORGARO TORINESE – Indagato per procurato allarme il medico negazionista di Borgaro Torinese.
La procura di Ivrea, partendo dalla segnalazione dei carabinieri del Nas, ha aperto un fascicolo d’indagine sul medico di base Giuseppe Delicati, 60 anni, ex ufficiale medico di complemento, che, via internet, ha diffuso nei giorni scorsi un filmato con teorie che arrivano a negare la pandemia Covid e su un’ipotetica attivazione del coronavirus da parte del vaccino antinfluenzale.
L’ordine dei medici di Torino ha chiesto la rimozione del video pubblicato sui social.
Mia nota:
Il medico coraggioso, ex ufficiale, viene bollato come “negazionista” a scopo diffamatorio. Non ha “negato” nulla, ha invece espresso il parere che il vaccino anti-influenzale possa provocare una attivazione del coronavirus, come risulta da uno studio condotto – dall’ente americano che ha cura degli invalidi militari – fra oltre 2000 reduci militari americani invalidi e anziani, relativi alla stagione influenzale 2017-18, ha mostrato che la vaccinazione anti-influenzale aumenta il rischio di essere infettati dal coronavirus del 36%: ciò, a causa di un fenomeno imprevisto di interferenza virale. “Le persone vaccinate vedono aumentare il rischio di altri virus respiratori perché non hanno acquisito l’immunità genetica, non specifica, verso gli altri virus” ambientali nella stagione influenzale.
(Qui la fonte dello studio USA, se la procura si degna di consultarlo:
https://www.disabledveterans.org/2020/03/11/flu-vaccine-increases-coronavirus-risk/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31607599 )
Che la vaccinazione anti-influenzale “abbassi le difese” è discusso anche da altri medici, come riportato da Il Fatto Quotidiano:
Quello che viene violato è il diritto-dovere del medico di curare “secondo scienza e coscienza”.
Il CDC (Center for Diseases Control, il massimo ente federale per le malattie infettive ) ha studiato quanto le mascherine limitino i contagi. Tutte: stoffa, chirurgiche, riutilizzabili, monouso. Conclusione: NON È STATA RISCONTRATA RIDUZIONE SIGNIFICATIVA NELLA TRASMISSIONE DELL’INFLUENZA CON L’USO DI MASCHERINE
Qui lo studio: