E’ accaduto davvero oppure è Hollywood nel pieno del suo splendore? O una ennesima illusione creata per i “digital warriors” che credono a QAnon? Insomma è Matrix col testosterone? In ogni caso, è troppo bella, forte come un film, per non raccontarla come la racconta il sito (su cui non giuriamo) Creative DEstruction.
In breve: l’irruzione dei militari USA ai server di Francoforte (della CIA) dove ci sono le prove delle frodi elettorali dem, è veramente avvenuta. Anche se smentita.
Ciò sarebbe confermato dal generale Michael Flynn nella sua prima intervista dopo che Trump gli ha dato il “pardon”, al cui fianco era il tenente generale Thomas McInerney.
Michael Flynn ha detto che c’è ” un colpo di stato in corso” contro il presidente Donald Trump nel suo primo discorso pubblico. “Poiché il Partito Democratico non ha ottenuto il risultato nel voto di cui aveva bisogno per assicurarsi il suo candidato, l’ex vicepresidente Joe Biden, alla Casa Bianca, l’America sta assistendo a “furti con schede per posta” e “furti con questo software Smartmatic e i sistemi Dominion. ” Con l’aiuto del regime cinese (un tipo di accusa che è utile per attivare l’imputazione di alto tradimento, facendo scattare il decreto presidenziale (executive order 13848) con cui Trump, molto molto preveggente, nel settembre 2018 impose speciali sanzioni per interferenze estere nelle elezioni americane:
Executive Order on Imposing Certain Sanctions in the Event of Foreign Interference in a United States Election
“In una testimonianza sbalorditiva, McInerney ha affermato che le sue fonti gli hanno detto che le forze speciali dell’esercito americano, forse la famosa Delta Force, hanno fatto irruzione nella server farm gestita dalla CIA a Francoforte, in Germania.
“5 soldati sono stati uccisi nello scontro a fuoco che ne è seguito, così come un paramilitare della CIA; personale aggiuntivo della CIA sarebbe stato trasportato in aereo dall’Afghanistan per [rafforzare la] sicurezza [del server], secondo le notizie relative.
“La successiva revisione dei server protetti ha fornito la prova che Cina, Iran e Russia sono stati coinvolti nel tentativo di colpo di stato contro il presidente Donald Trump, che dimostrerà di aver ottenuto una schiacciante vittoria per il popolo americano, ha rivelato McInerney.
“Queste persone hanno tradito”, ha dichiarato McInerney. Ha pregato il presidente Trump di non lasciare l’incarico fino a quando il tradimento non sarà completamente scoperto, altrimenti l’America sarà ferita a morte e pronta per essere conquistata dai nostri nemici”.
WOW.
Listen to General McInerney describe the Kraken and the raid of the CIA facility in Frankfurt, Germany.
1/2 pic.twitter.com/WzmIuw4Ge3
— TheSharpEdge (@TheSharpEdge1) November 29, 2020
Si può ascoltare il generale McInerney e il raid della struttura della CIA a Francoforte, in Germania, e spiegare che il Kraken di cui si favoleggia sui social “Scatenate il Kraken” come una piovra gigante, è in realtà il nome in codice del battaglione 305 dell’intelligence militare. A Biden conviene concedere la vittoria ora, perché gli pende addosso l’accusa di alto tradimento, e con lui anche ai suoi complici del Russiagate, Cina e Iran.
E’ una storia così romanzesca che – ebbene sì – potrebbe essere persino vera.
Ammetto di essere stato entusiasmato dalla foto che è stato apposta al pezzo: una foto tratta da chissà quale film, ma seducente.
McInerney è nato nel 1937 (sic!) ed è un veterano della guerra del Vietnam, dove da pilota di caccia ha compiuto 407 missioni di combattimento durante i suoi quattro turni di servizio.
Naturalmente sono leciti i massimi dubbi. A cominciare dal fatto che il 20 novembre scorso, nella conferenza-stampa a fianco di Rudolf Giuliani, la splendida attorney Sidney Powell ha afferma che le affermazioni su un server sequestrato in Germania sono vere, e che il server era correlato alle accuse di sistematica frode elettorale sistematica, lei aveva risposto “è in qualche modo correlato a questo. Ma non so se l’hanno preso i buoni o i cattivi”. E’ ben possibile che la storia romanzesca serva in realtà a coprirne un’altra.E’ un fatto che Trump ha rimosso dal Defense Policy Board Madeleine Albright, Henry Kissinger, Jane Hartman e Eric Cantor, i super-globalisti sionisti, che per coincidenza sono tutti e quattro ebrei. Come se, a pochi giorni dalla sua presunta uscita, fosse invece nella pienezza delle sue prerogative presidenziali, e come se nei quattro anni precedenti non avesse il potere di sbatterli fuori..
Lo sapremo solo quando Donald sarà dichiarato presidente dalla Corte Suprema, come penso che avverrà. Quel giorno non voglio perdermi le facce di Myrta Merlino e di Mentana. E di Gentiloni, di Renzi…