Se per chi è stato eletto nel conclave del 2013, grazie alle dimissioni di Benedetto XVI, la “luce della speranza” è il vaccino, che cosa si deve dire di più? Quale altra “provocazione” deve fare costui, che per una sciatalgia non celebra il Te Deum di fine anno e la solennità del giorno dedicato alla Madre di Dio, per provare quello che è?
D’altra parte, chi presenzia, all’interno della Basilica dedicata al Capo degli Apostoli e primo Vicario di Cristo sulla Terra, all’adorazione della dea pachamama – fatto che dovrebbe comportare, se ci fossero Vescovi degni di tal nome, una nuova consacrazione della Basilica – o chi acconsente che si installi per celebrare il Santo Natale un obbrobrio di presepe, alieno ed esoterico o chi introduce nel Messale della Santa Messa di Paolo VI del 1969, che abolì il Rito Apostolico (diventando, poi, santo, non si per quali meriti terreni), modifiche che rendono invalido il rito (qualsiasi cosa ne pensino molti esponenti del mondo cosiddetto tradizionalista, che non si sa per quale ragione non si sentono “disturbati” affatto e invitano a partecipare senza problemi al sacrilegio del cambiamento delle parole del Padre Nostro, del Gloria, all’introduzione della “rugiada” o a quella “massonica” di “fratelli e sorelle”), chi accetta di fare la propaganda di decisioni abominevoli di un potere civile dispotico e violento, che con il pretesto di un virus che ha incidenza di mortalità inferiore a quella di un’influenza (decretando per atti amministrativi reiterati, nell’ambito di un’emergenza che dura da quasi un anno che sarà prorogata per almeno un altro anno, la morte economica di un Paese, per assecondare le decisioni di una “cupola mondialista di origine massonica e diabolica”, che ha ideato questo complotto per eliminare Dio dall’orizzonte umano, avendo di mira solo lo “sterco del diavolo” e per rendere l’uomo schiavo dei divieti, della tecnologia, della comunicazione e della scienza, asservite al potere) – può mai credere e far credere (come dovrebbe essere suo compito principale, in quanto i papi questo compito hanno: confermare i fratelli nella fede) che l’unica “luce del mondo”, l’unica “luce della speranza” del mondo è Cristo, quel Bambino, nato da Madre Vergine, Santa e Immacolata in una capanna non per “omaggiare” i poveri, così cari alla Teologia della Liberazione, all’ideologia comunista e alla melassa bergogliana, ma perchè il mondo, che è nelle mani di Satana, Gli era nemico fin dalla Sua nascita e l’avrebbe percosso, seviziato, umiliato e messo in Croce?
L’uomo venuto dall’Argentina non è né il falso profesta, né l’Anticristo, di cui parlano l’Apocalisse. Egli è traditore della fede. E’ il nuovo Giuda e, come Giuda – traditore fin dalla nascita e non “povero uomo pentito”, come Bergoglio fa credere – farà la fine che deve fare. Potrà anche dimettersi – come ha annunciato più volte – non per ragioni di età o di salute, ma con il preciso intento, studiato a tavolino da quella “Mafia di San Gallo” che ha deciso la sua elezione (com’è provato), di dare un colpo mortale al papato: costituendo una “triade” di due uomini vestiti di bianco (papi emeriti) e di un papa eletto da un conclave che ora è totalmente nelle sue mani.
Prima che questo accada, preghiamo perchè si realizzi quello che ha affermato lo scorso primo gennaio mons. Carlo Maria Viganò: «Sarebbe quindi auspicabile» – ha detto – «se eventuali prove in possesso dei servizi segreti venissero alla luce, specialmente in relazione ai veri motivi che hanno portato alle dimissioni di Papa Benedetto XVI e alle cospirazioni soggiacenti all’elezione di Bergoglio, permettendo così di cacciare i mercenari che hanno occupato la Chiesa». C’è un Vescovo che lo dice e al coraggio di questo Vescovo,
c’inchiniamo. Gli altri Vescovi continueranno a non dire una parola nei confronti di chi celebra la Pasqua a porte chiuse, non celebra il Te Deum, la Santa Messa dedicata alla Madre di Dio, i battesimi alla Cappella Sistina, ma riceve – nonostante il Covid – i 27 membri dei “Guardiani del capitalismo inclusivo”, che rappresentano banche, multinazionali, lobbies del Clima, media, finanza islamica e addirittura Stati, che vantano oltre 2,1 trilioni di dollari di capitalizzazione e 200 milioni di lavoratori e a loro dice: «È urgente e necessario un sistema economico che sia giusto, affidabile e in grado di affrontare le sfide più profonde che l’umanità e il nostro pianeta devono affrontare. Voi avete raccolto la sfida cercando modi per far diventare il capitalismo uno strumento più inclusivo per il benessere umano integrale». Quest’uomo, che cosa deve fare o dire di più, perchè Voi – cari Vescovi – la smettiate di tacere, per cominciare a servire la Verità?
La strada che Bergoglio ha tracciato in questi anni è stata sapientemente distruttiva e seducente per quella parte di umanità che non vedeva l’ora di sbarazzarsi definitivamente di qualsiasi ancoraggio al sacro, al divino e di servire consapevolmente il Re degli Inferi su questa Terra, di rendere questa stessa Terra un’anticipazione dell’Inferno. Emblematica, da questo punto di vista, è proprio la questione dei vaccini. Vantarsi del fatto che tutti i dipendenti del Vaticano, nel corso di questa settimana, saranno vaccinati e non dire una sola parola – se non parole ambigue, introdotte in documenti che giustificano la scelta fatta – che quei vaccini, oltre a presentare problematiche serie riguardo alla salute, in base alle stesse indicazioni scritte delle case produttrici, sono prodotti da cellule di aborti, equivale ad accettare l’aborto come pratica omicidiaria, che ha provocato l’eliminazione di miliardi di esseri umani dalla faccia della Terra e a disconoscere l’asserzione che non conosce appello di sorta, contenuta nel n. 62 dell'”Evangelium Vitae”: «Con l’autorità che Cristo ha conferito a Pietro e ai suoi Successori, in comunione con i Vescovi – che a varie riprese hanno condannato l’aborto e che nella consultazione precedentemente citata, pur dispersi per il mondo, hanno unanimemente consentito circa questa dottrina – dichiaro che l’aborto diretto, cioè voluto come fine o come mezzo, costituisce sempre un disordine morale grave, in quanto uccisione deliberata di un essere umano innocente. Tale dottrina è fondata sulla legge naturale e sulla Parola di Dio scritta, è trasmessa dalla Tradizione della Chiesa ed insegnata dal Magistero ordinario e universale». La prova di questo “sentire”, che è opposto al dovere primario della gerarchia ecclesiastica di affermare il primato della legge di Dio sulle leggi degli uomini e, di conseguenza, di disobbedire, se queste leggi sono ingiuste, si è avuta in questi giorni con il silenzio sulla legge pro-aborto approvata in Argentina.
Si inneggia a vaccini miracolosi e si chiede di rispettare la natura, senza considerare (o, meglio, omettendo volutamente di considerare), che la natura si rivolta contro l’uomo quando l’uomo si rivolta contro Dio. Sappiamo già cosa sarà il 2021 per Bergoglio: l’anno del vaccino – la più micidiale orchestrazione diabolica planetaria ordita contro l’umanità – e l’anno dedicato alla “Famiglia Amoris Laetitia”, descritta da quel documento eretico diffuso nel 2016, rispetto al quale quattro cardinali hanno chiesto chiarimenti senza ricevere mai alcuna risposta (e due di loro sono morti nell’attesa di questa risposta).
I burattinai raffinatissimi, costruttori – parola che va di moda dopo il discorso del Presidente della Repubblica di fine d’anno – del Male, a livello civile ed ecclesiastico, non sanno cosa sta per arrivare sul mondo, immerso nei suoi peccati. Per secoli e secoli hanno tramato nell’ombra. Ora, sono usciti allo scoperto, senza più alcun pudore. Non si nascondono più. Non hanno più bisogno delle loro riunioni segrete e occulte. Fanno tutto alla luce del sole. Vogliono sostituirsi a Dio. Vogliono eliminarlo e, poiché non possono colpire Dio, per farlo, colpiscono l’uomo – la creatura più preziosa agli occhi di Dio – nella sua intimità più profonda. Nei suoi rapporti familiari, nel suo lavoro, in tutte le sue libertà. Vogliono far diventare l’uomo cibo per i vermi quando ancora è in vita.
Il “sereno Natale” dell’avvocato Conte serviva solo per preparare la mattanza dei lockdown che dureranno ancora per mesi e mesi e per annientare il sistema economico. I beni, privati e pubblici, che resteranno saranno oggetto di spoliazione. Continueranno a non dare la clorochina e a farla sparire dagli scaffali delle farmacie; a non organizzare la medicina territoriale; a non fornire un protocollo per le terapie domiciliari ai primi sintomi e a prescrivere la tachipirina; a non utilizzare il plasma iperimmune e a non concentrare la ricerca sugli anticorpi; a promuovere in maniera ossessiva un vaccino contro un virus che non è mai stato isolato in nessuna parte del mondo e che subisce centinaia di mutazioni; ad imporre quante persone si possono invitare nelle proprie abitazioni; ad aggiungere terrore a terrore e a generare un clima che ricorda la Stasi e la Gestapo, mentre aumenteranno ancor di più i suicidi, il consumo di droga e alcool, i casi di depressione e le malattie psichiatriche.
Vogliono soprattutto distruggere la dimensione spirituale e l’anima dell’uomo. Stanno preparando – i burattinai e i loro servi – il terreno alla venuta del Falso Profeta e dell’Anticristo, che non è lontana, come si potrebbe credere. Appariranno insieme. Il primo incarnerà le false spiritualità (il pentecostalismo e tutti quei movimenti carismatici che vanno tanto di moda), l’occultismo, l’esoterismo, le arti magiche. Il secondo sarà un laico, un leader politico, che si svelerà quando sarà sicuro che nessuno potrà contrastarlo. La grande profezia contenuta ne “Il padrone del mondo”, di Robert Hugh Benson, pubblicato nel 1907, descrive in maniera perfetta quello che sta per accadere e la figura di Julian Felsemburgh corrisponde sin nei dettagli a quel che si possa immaginare essere l’Anticristo.
Nella Seconda Lettera ai Tessalonicesi, San Paolo scrive: «Riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e al nostro radunarci con lui, vi preghiamo, fratelli, di non lasciarvi troppo presto confondere la mente e allarmare né da ispirazioni né da discorsi, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia già presente. Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti verrà l’apostasia e si rivelerà l’uomo dell’iniquità, il figlio della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra ogni essere chiamato e adorato come Dio, fino a insediarsi nel tempio di Dio, pretendendo di essere Dio. Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, io vi dicevo queste cose? E ora voi sapete che cosa lo trattiene perché non si manifesti se non nel suo tempo. Il mistero dell’iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo colui che finora lo trattiene. Allora l’empio sarà rivelato e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà con lo splendore della sua venuta. La venuta dell’empio avverrà nella potenza di Satana, con ogni specie di miracoli e segni e prodigi menzogneri e con tutte le seduzioni dell’iniquità, a danno di quelli che vanno in rovina perché non accolsero l’amore della verità per essere salvati. Dio perciò manda loro una forza di seduzione, perché essi credano alla menzogna e siano condannati tutti quelli che, invece di credere alla verità, si sono compiaciuti nell’iniquità.
Noi però dobbiamo sempre rendere grazie a Dio per voi, fratelli amati dal Signore, perché Dio vi ha scelti come primizia per la salvezza, per mezzo dello Spirito santificatore e della fede nella verità. A questo egli vi ha chiamati mediante il nostro Vangelo, per entrare in possesso della gloria del Signore nostro Gesù Cristo. Perciò, fratelli, state saldi e mantenete le tradizioni che avete appreso sia dalla nostra parola sia dalla nostra lettera. E lo stesso Signore nostro Gesù Cristo e Dio, Padre nostro, che ci ha amati e ci ha dato, per sua grazia, una consolazione eterna e una buona speranza, conforti i vostri cuori e li confermi in ogni opera e parola di bene»”.
La richiesta che la Santa Vergine Maria fa a Fatima e in tutte le altre Sue apparizioni, in previsione del mistero dell’iniquità, è una sola: p e n i t e n z a,
p e n i t e n z a, p e n i t e n z a! Così si combattono le prove che Dio manda agli uomini per scuoterli, per misurare la loro fedeltà e per rafforzarli nel combattimento contro il Maligno.
Se abbiamo a cuore la vita eterna, dobbiamo avere cura dell’implorazione della Madre di Dio. Facciamo p e n i t e n z a. Se nessuno ci parla della p e n i t e n z a, viviamola, allora, nella nostra vita. Partecipiamo, così, almeno per un po’, alle sofferenze di Cristo.
Nello spazio di un mattino, Nostro Signore metterà fine al mistero dell’iniquità che viviamo – e il Suo Giudizio partirà dalla situazione interna della Chiesa, questo lo sanno anche coloro che oggi la tradiscono – ma dobbiamo farci trovare pronti, fiduciosi che il Suo intervento non travolga anche noi, Suoi servi inutili. Egli userà misericordia nei nostri confronti solo se Gli saremo amici, senza tentennamenti, saldi nella fede e perseveranti, uniti nella preghiera, amandoci gli uni con gli altri, come ha chiesto di fare e combattendo, con le armi che ci ha donato, la Libertà e la Verità, il disegno diabolico in cui siamo immersi nel tempo storico che ora viviamo.
Nel giorno dell’Epifania, preghiamo incessantemente perchè Nostro Signore torni a manifestarsi presto al mondo e a sconfiggere definitivamente i Suoi nemici.
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