Cari lettori, queste sono gravissime violazioni della libertà di opinione e di critica. Una organizzazione chiamata NewsGuard esprime la sola Verità Ammessa, ed ha il potere unico di definire che quelle che non le piacciono sono la Falsità Perseguibile – da segnalare ai servizi segreti. Che censurino? Arrestino? Facciano chiudere i siti?
NewsGuard è composto non da divinità onniscienti nell’Olimpo dell’Oro Colato, ma da giornalisti qualunque, come noi; giornalisti di parte e di fazione, molto più di noi; contrariamente a noi che cerchiamo di dare informazioni nostro rischio (anche di sbagliare), loro sono stipendiati per “giudicare” gli altri giornalisti che loro ritengono faziosi, sorvolando su le bufale faziose degli amici loro.
E peggio, ci controllano ogni pezzo per “segnalarci ai servizi”. Ora vorremmo anche noi poter adire ai non meglio identificati “servizi”, per chiedere loro come mai il giudizio dei redattori di NewsGuard su di noi debba essere più valido del nostro su di loro (che non è altissimo, ma mica li denunciamo per questo…]. Se è un mistero, è facilmente spiegabile: loro giocano in casa, noi fuori casa.
Però qui “segnalano” (per una censura?!) una parlamentare per una opinione che ha espresso: stanno commettendo un reato. I “servizi” lo vedono? Per giunta, giudicano illecita una opinione che la parlamentare condivide largamente: Bill Gates è un criminale. NewsGuard giudica questa opinione enorme, madornale; soffoca d’indignazione? Ciò dipende dalla esiguità delle loro idee sugli eventi e della loro informazioni su Bill Gates e su quasi tutte le questioni importanti. Per esempio mi segnalano come “antisemita” perché non hanno studiato la mia posizione sul tema, che è complessa e frutto di conoscenze, e ripetono una calunnia sentita dire; si sbalordiscono per sangue sperma e mestruo, perché ignorano che sono gli ingredienti che la stessa Marina Abramovic prometteva nei suoi “spirit cooking”.
Niente di male. Alle opinioni che non accettano rispondano alla pari, spiegando – se ne sono in grado – perche non sono d’accordo. Col dibattito apriranno le loro menti ed anche le nostre. Invece no, loro chiamano la psico-polizia. Perché ci dia la caccia. E lo fanno adesso ché non hanno più paura di Donald.