Non so commentare, e non ne ho voglia, “Francesco in Irak”. Su Bergoglio ha scritto tutto ciò che serve Aldo Maria Valli, vir probatus, che, padre di sei figli, ha pagato un prezzo elevato di emarginazione professionale da famoso vaticanista della Rai che era, a giornalista sportivo in attesa di maturare la pensione – per aver affermato, invece che le viscide adulazioni evidentemente richieste per essere “vaticanisti”, la verità: ossia che attraverso il pertugio del Concilio “l’uomo è stato al posto di Dio”, una dalla Verità che “è per sua natura immorale” (cardinal Newman).
Io, quasi ottantenne e sterile, non sono all’altezza di commentare da cristiano un evento che può rovesciarsi anche in bene, per quelle sorprese che ci si attende ormai da Dio (che scrive su righe storte). A questo proposito, mi è stato segnalato un passo della ultima lettera di monsignor Viganò intitolata su Draghi:
Viganò: “chi manovra Bergoglio ha già designato chi prenderà il suo posto”
“… Potremmo vedere un istruttivo parallelo di questa situazione nello speculare ruolo che il gesuita Jorge Mario Bergoglio si è visto assegnare dalla cosiddetta Mafia di San Gallo: anche l’Argentino, fino ad allora quasi sconosciuto, è stato eletto Papa per demolire le ultime vestigia della Chiesa Cattolica; e come Conte, anche Bergoglio crede di essere l’autore di un cambiamento radicale ed irreversibile, pensando di passare alla storia mentre chi lo manovra ha già designato chi prenderà il suo posto. Anche in questo caso la vanità, l’egocentrismo, anzi il delirio di onnipotenza del personaggio gli impediscono di comprendere di essere usato e che l’appoggio di cui oggi beneficia si tramuterà in spietato cinismo non appena i suoi disastri saranno abilmente enfatizzati dai media. L’uno e l’altro hanno un simile destino, né farà eccezione Joe Biden, la cui Vicepresidente Kamala Harris attende con impazienza il momento in cui il copione prevederà l’estromissione del corrotto democratico col pretesto della sua salute mentale e fisica…”
La cosa più buffa è che l’amico che mi segnala il passo, dagli USA, mi chiede: Sai chi sarà il designato? Il che significa che egli crede che l’Onnisciente esista (il che è un bene), ma che abiti a Corsico (ossia lontanissimo dal centro degli eventi), abbia 77 anni e sia alle prese con un disturbo neurologico che gli rende difficile persino scrivere senza refusi, mentre attende l’iniezione letale che sta per essere somministrata porta a porta dall’efficienza lombarda alleata all’esercito di Bara Beccaris.
Il mio amico è incorso palesemente in un errore da cui sento il dovere di correggerlo. Posso solo dire che questi potenti che si credono vincitori sono “pula al vento” come dice un Salmo.
Sui testi di Aldo Maria Valli da rileggere ovviamente c’è
Roma senza Papa
Ma anche l’intervista che gli ha fatto Libero
Pietro ci sei, o non ci sei? Reazioni all’articolo di Aldo Maria Valli “Roma senza papa”
E questa più antica, sul prezzo che ha pagato: