Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz chiede alla Commissione europea di rendere noti i contratti sui vaccini conclusi con le aziende farmaceutiche. Bisogna scoprire chi ha firmato questi contratti e perché è stato deviato l’obiettivo della parità di distribuzione.
Poiché ci sono differenze evidenti nei progressi della vaccinazione tra gli Stati membri, lui e altri capi di governo hanno confrontato i dati sulle consegne nazionali, ha detto Kurz. Il risultato: “Le consegne non vengono effettuate in base alla popolazione chiave”.
“Quando ieri ho condiviso queste informazioni con alcuni capi di stato e di governo, molti non potevano credere ai loro occhi e alle loro orecchie”, ha detto Kurz. “Questi piani di consegna sono chiaramente in contraddizione con l’obiettivo politico dell’Unione europea, vale a dire che tutti gli Stati membri dovrebbero ricevere la loro quota di dosi di vaccinazione pro capite”. Lo ha deciso al vertice UE di gennaio.
Tuttavia, apparentemente contemporaneamente e in chiara contraddizione con questo, sono stati stipulati altri accordi con aziende farmaceutiche in un comitato direttivo di funzionari sanitari. “I contratti di questo ente sono segreti e quindi io stesso non li conosco”, ha detto Kurz. “Ma ci sono indicazioni che avrebbe dovuto esserci un cosiddetto bazar in cui sono stati stipulati accordi aggiuntivi tra gli Stati membri e le aziende farmaceutiche”.
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