MBNews – Monza Brianza:
Un reclamo al Garante della Privacy è stato depositato dal “Comitato Cittadini Liberi Monza e Brianza” in relazione alle sanzioni disposte dal Governo per gli over 50 che non rispetteranno l’obbligo di vaccinazione.
di AGNESE ZAPPALÀ
Dopo la presa di posizione di un gruppo di uomini e donne di legge che hanno denunciato il rischio di perdere il diritto di difesa, e dopo diverse perplessità emerse da alcuni giuristi in tutta Italia sul tema dell’incostituzionalità del DL 1/22, l’ultimo decreto legge che impone nuovi obblighi in materia di Covid – nella giornata di mercoledì 12 gennaio, è stato deposito un reclamo al Garante della Privacy dai brianzoli del “Comitato Cittadini Liberi Monza e Brianza”.
“Senza il consenso dell’interessato non è consentito utilizzare dati sensibili sanitari per la mera riscossione di sanzioni“, spiega l’Avvocato Agostino D’Antuoni, che ha redatto il reclamo. Nel mirino dell’uomo di legge e del Comitato (che è costituito da circa 150 persone), le “violazioni presenti del decreto legge relative alla comunicazione dei dati sanitari sensibili all’agenzia delle Entrate da parte del Ministero della Salute”.
Facciamo riferimento principalmente all’obbligo vaccinale per gli over 50, ma le scelleratezze che questi Governi stanno facendo vanno avanti da mesi – racconta l’Avv. D’Antuoni a MBNews. – Mai nella storia della Repubblica abbiamo assistito a cose del genere. Il decreto non va semplicemente recepito, a nostro parere: va studiato, va capito, e vanno corrette le cose che non vanno bene. Questo prima del 1° febbraio, data in cui i controlli e quindi le sanzioni previste entreranno in vigore”.
“Nel Governo non ho particolare fiducia, non so se il reclamo verrà ascoltato o preso in discussione dalla nostra classe dirigente – prosegue. – Posso dire che questo non è il primo tentativo che facciamo per aprire un dialogo. Sono però fiducioso in noi e nelle persone che hanno ancora delle idee. Il Comitato Cittadini Liberi MB nasce da persone che avevano bisogno di un confronto. In questi mesi ci siamo uniti per non sentirci soli, e siamo pronti a difendere le nostre idee”.
“Adesso – conclude l’Avvocato – attendiamo una risposta urgente del Garante considerata l’imminente scadenza dei termini nel decreto”.