Da un lettore
….credo sia di primaria rilevanza sia per il presente che per il prossimo futuro del Paese e dei cittadini italiani e possa fornire qualche lume sui motivi dell’impiego di uno come Draghi nella posizione istituzionale in cui si trova attualmente, cioè il metodo con cui vengono erogati i prestiti del PNRR.
Praticamente nelle aree di pertinenza del PNRR è come se fossimo stati commissariati, solo che nessuno la mette in questi termini; eppure sono a dir poco lampanti le analogie col metodo delle famose “riforme strutturali” dei tempi di Monti e della Grecia post memorandum. Articolo di oggi:
“L’erogazione della seconda rata del Pnrr, in scadenza al 30 giugno 2022, «presuppone il conseguimento di 45 traguardi per un contributo finanziario e di prestiti pari a 24,1 miliardi di euro»”
A dir poco lampante il confronto con quanto fece l’FMI in Grecia nel 2015:
“L’assistenza finanziaria agli Stati dell’Eurozona in difficoltà si è ispirata a una rigida condizionalità, propria della politica di intervento del FMI.
Il Fondo, infatti, subordina tradizionalmente i propri programmi di assistenza finanziaria all’attuazione di specifiche riforme da parte del paese interessato, volte a risolvere i problemi strutturali all’origine degli squilibri interni di tale Stato. In quest’ottica, il FMI condiziona l’erogazione dei finanziamenti alla realizzazione di una serie di impegni, che concorda con il paese destinatario, contenuti in una “lettera di intenti”, corredata da un “memorandum di politiche economiche e finanziarie”.
In generale, gli impegni sono espressi in obiettivi (performance criteria), che lo Stato destinatario deve conseguire per potere ottenere i prestiti del Fondo, non erogati in genere in una soluzione unica ma in tranches, di norma trimestrali, subordinate appunto all’attuazione delle riforme.”
La crisi della Grecia e l’assistenza finanziaria internazionale
Personalmente credo sia un tema su cui andrebbero puntati i riflettori..
Un saluto cordiale.