Danilo Quinto
Mentre il mondo occidentale fa le prove di guerra alla Russia cristiana – con Biden e la sua amministrazione che fomentano i partners europei, in un inquietante vortice di pazzia criminale – e mentre 7,4 milioni di italiani vengono considerati pericolo pubblico da un potere che non sa più quale miglior metodo usare per scorticarli da vivi, da reietti, privandoli di tutti i diritti umani, viene annunciata l’intervista dell’uomo che vive a Santa Marta alla trasmissione Che tempo che fa, di Fabio Fazio, lo spazio catto-comunista e qualunquista che la televisione pubblica riserva ai seguaci del pensiero unico.
Sappiamo già quello che dirà. «Il vaccino è un atto d’amore e la luce della speranza». «La Madonna era silenziosa, ma dentro il suo cuore, quante cose diceva al Signore! “Tu, quel giorno mi hai detto che sarà grande; tu mi hai detto che gli avresti dato il Trono di Davide, Suo Padre, che regnerà per sempre e adesso lo vedo lì!”. La Madonna era umana! E forse aveva la voglia di dire: “Bugie! Sono stata ingannata!”». «La Madonna non è “corredentrice”, non condivide dunque con Gesù la potestà di redimere l’umanità dal peccato, e non serve perdere tempo con nuovi dogmi che stabiliscono nuovi titoli (…) Ha voluto essere meticcia». «Giuda era solo un povero uomo pentito». «Non so perché Gesù si è fatto mettere in Croce». «Ciascuno ha una sua idea del Bene e del Male e deve scegliere di seguire il Bene e combattere il Male come lui li concepisce. Basterebbe questo per migliorare il mondo». «Il proselitismo è una solenne sciocchezza. Non voglio convertire». «Chi sono io per giudicare?». «Il concetto di ‘legge naturale’ risulta essere come tale oggi nei diversi contesti culturali, assai problematico, se non addirittura incomprensibile». «Le conseguenze o gli effetti di una norma non necessariamente devono essere sempre gli stessi, nemmeno per quanto riguarda la disciplina sacramentale». «Dal momento che sono chiamato a vivere quanto chiedo agli altri, devo anche pensare a una conversione del papato». «Io credo che le intenzioni di Martin Lutero non fossero sbagliate: era un riformatore. Profondamente grati per i doni spirituali e teologici ricevuti attraverso la Riforma». «A me non piace parlare di violenza islamica, perché tutti i giorni quando sfoglio i giornali vedo violenze, qui in Italia: quello che uccide la fidanzata, un altro che uccide la suocera… E questi sono violenti cattolici battezzati! Sono violenti cattolici… Se io parlassi di violenza islamica, dovrei parlare anche di violenza cattolica». «Io non dò mai per persa una cosa. Non so se si può dialogare con lo Stato Islamico, ma io non chiudo mai una porta. La mia porta è sempre aperta». «E io credo in Dio. Non in un Dio cattolico, non esiste un Dio cattolico, esiste Dio (…)». «Stiamo pensando di introdurre nel Catechismo della Chiesa cattolica il peccato ecologico, il peccato contro la casa comune». «Non è Dio a indurci in tentazione». «Oggi, la nostra madre Terra geme. Dobbiamo dirigerci verso una nuova economia più solidale, sostenibile ed inclusiva». «Non è il tempo del tuo giudizio, ma del nostro giudizio».
Pietra su pietra, quest’uomo tenta ogni giorno di demolire la Chiesa Cattolica. Noi lo ascoltiamo. Senza fare niente. Inerti. Passivi. Complici. Così come siamo inerti, passivi e complici, rispetto ad un potere civile che rende schiavi i suoi cittadini.
Noi meritiamo ampiamente questi castighi. Abbiamo rifiutato e stracciato il patto con l’Eterno. Abbiamo ripudiato l’Uomo-Dio che ha scelto di immolarsi per noi, per la salvezza dei Suoi figli. Abbiamo pensato che fosse morto di freddo, piuttosto che con il Suo Corpo straziato sulla Croce. L’abbiamo eliminato dal nostro orizzonte umano, privandoci del Suo Amore, l’unico che salva. Siamo divenuti delle bestie, che non meritano nulla, tanto meno la Misericordia di Nostro Signore, che non ci sarà per questa generazione perversa, capace di consentire che persino il Suo Battesimo sia vilipeso sul palcoscenico di quel che fu il Festival di Sanremo.
Ne parlerà Bergoglio di questa blasfemia? Non ne parlerà. Per lui non conta l’unica religione che salva. Contano la Fratellanza e la Religione Universale, che va venerata e idolatrata. Per lui, intronizzare la Pachamama a San Pietro è un atto d’amore, come il vaccino. Così come si uccidono le anime, si uccidono i corpi.
Ci è toccato vivere un tempo nel quale – come ha profetizzato la Madonna a Fatima – l’unica possibilità che abbiamo per salvarci è quella di fare penitenza dei nostri peccati. Solo la penitenza può liberarci dai flagelli umani e materiali che ci affliggono. Ed è già una grande penitenza il solo vedere e ascoltare l’uomo vestito di bianco.
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