Carlo De Benedetti: “l’Europa ha un interesse comune: fermare la guerra, anziché alimentarla”. Allora si può dire.

Grande intervista sul Corriere: un Padrone del Discorso libera il discorso.

Carlo De Benedetti: «L’Europa non ha interesse a fare la guerra a Putin. Non deve seguire Biden»

di Aldo Cazzullo

L’imprenditore: «Questo conflitto si sovrappone a una recessione molto severa con effetti catastrofici. No all’invio di armi, serve una soluzione negoziale»

è stato Putin a cominciare la guerra.
«Certo, la colpa è sua. Ma gli interessi degli Stati Uniti d’America e del Regno Unito da una parte, e dell’Europa e in particolare dell’Italia dall’altra, divergono assolutamente. Se Biden vuol fare la guerra alla Russia tramite l’Ucraina, è affar suo. Noi non possiamo e non dobbiamo seguirlo».

È contrario all’invio delle armi agli ucraini?
«Sì. Biden ha fatto approvare al Congresso un pacchetto di aiuti da 33 miliardi di dollari, di cui 20 in armi: una cifra enorme, per un Paese come l’Ucraina. Questo significa che gli Stati Uniti si preparano a una guerra lunga, anche di un anno. Per noi sarebbe un disastro».

Carlo De Benedetti: “l’Europa ha un interesse comune: fermare la guerra, anziché alimentarla. Se gli Usa vogliono usare l’Ucraina per far cadere Putin, che lo facciano. Se i russi vogliono Putin, che se lo tengano. Cosa c’entriamo noi? Noi non abbiamo gli stessi interessi dei Paesi baltici: loro temono i russi; noi la fame e l’immigrazione”

Carlo De Benedetti: “Se l’America vuol fare la guerra a Putin, la faccia; ma non è l’interesse dell’Europa. Non è una mia opinione personale; è quello che pensano in Germania”

Carlo De Benedetti: “L’unica soluzione è un compromesso». Cazzullo: Quale? Carlo De Benedetti : «L’Ucraina perderebbe i territori russofoni e russofili, e avrebbe in cambio la garanzia americana e britannica di pace e prosperità».

Un piddino si fa coraggio, ora si può dire:

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Vorrei condividere l’ottimismo di Cesare Sacchetti:

Stamane De Benedetti, uno degli uomini più influenti delle élite liberali “italiane” e già partecipe della dismissione del patrimonio pubblico industriale dell’IRI assieme a Romano Prodi, commenta la crisi in Ucraina. De Benedetti sostiene che l’UE non ha alcun interesse a seguire Biden nella “guerra a Putin”. In realtà l’ordine dei fattori va capovolto perché la guerra a Putin in realtà la sta facendo proprio l’UE stessa mentre Biden al di là di annunci a favore del regime di Zelensky non ha ancora fatto avere alcun sostegno concreto ai nazisti di Kiev.

Lo stesso Zelensky si è lamentato dello scarso supporto di Biden. Ciò che più rileva è la posizione di De Benedetti che si dichiara contrario ad una escalation antirussa fino ad arrivare a dire, correttamente, che la NATO è superata. Ciò non vuol dire che Carlo De Benedetti, legato ad ambienti sorosiani e rothschildiani, si sia improvvisamente “redento”. Vuol semplicemente dire che ha compreso che l’atlantismo ha perduto la partita e si sta chiudendo un’epoca. Due anni fa, i signori della finanza anglosionista erano fermamente convinti che il mondo avrebbe avuto un governo globale centralizzato. Due anni dopo, si sono risvegliati e hanno scoperto che è iniziata l’epoca della de-globalizzazione e del ritorno degli Stati nazionali. Quello che stiamo vedendo è soltanto il principio della grande fuga che vedremo nei prossimi mesi. I poteri politici ed economici “italiani” si accalcheranno per lasciare la nave che affonda. I poteri che hanno governato questo Paese per decenni coltivano l’illusione di scampare alla resa dei conti con il disastro socio-economico e sanitario che hanno inflitto all’Italia. Avranno presto un’altra amara delusione.

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