Andrea Cecchi
A ottobre sono tornato in Italia per pochi giorni. Quello che ho notato è stato l’automatismo del comportamento delle persone tornate a fare gli stessi identici gesti automatici di prima come se non fosse accaduto niente. Il percorso quotidiano di un tracciato stampato sul quale l’individuo può essere bloccato, torturato e poi rilasciato senza che ciò possa cambiare niente né interrompere le abitudini istintive. Una sensazione irreale. OBLIO. Così finisce qualsiasi atrocità.
LA FEDE OBBLIGATORIA la si è ottienuta con inganno armi e tortura. Credere in un vįrüs mai isolato, diagnosticato da bastoncini di carta vetrata nasale, inutile per stessa ammissione dell’inventore del test, e trattato medicamente con un siero mai testato e protetto da segreto militare. Per ottenere la fede, ad alcuni è basato dirlo. Ad altri è stato necessario alzare la voce. Poi, idranti, manganellate, licenziamenti. Pochissimi hanno resistito. Tipo martirio. Segue il LOCKDOWN GENITALE dover generare vita umana equivale al peggiore dei crimini. L’unico motivo per cui non si cerca MAI di dare serenità economica è per evitare che la gente faccia bambini e per uccidere nel grembo quelli concepiti.
Studiando la storia, è quello che tipicamente avviene nei periodi di INTERREGNUM, quando finisce un’era e ne inizia un’altra. Il termine si riferisce propriamente a quel periodo in cui decaduto un sovrano, se ne attende un altro. Si tratta quindi di un periodo di apparente calma autogestita in cui non si può facilmente prevedere cosa potrebbe accadere a breve, ma prevale una sensazione irreale, nel vero senso della parola: senza re o realtà. Il mondo intero è stato privato di quella leadership predominante, ovvero la figura del presidente degli Stati Uniti d’America; carica adesso ricoperta da un presidente con evidenti problemi cognitivi. Il coacervo di mostruosità che caratterizza l’Europa, toglie ogni sorta di affidabilità in un qualsiasi tipo di guida sensata. Un interregnum di guitti che si alternano e fanno a gara a chi è più corrotto, ridicolo, bugiardo e incapace di niente.
Una guida, una leadership adeguata, è ciò di cui la gente ha maggiormente bisogno in questo momento in cui si comporta con gli automatismi di chi sta cercando di riprendersi da uno shock.
Ma mentre cerca di superare le paure precedenti, di farsi forza, e andare avanti, nuove paure vengono create ed introdotte “a macchinetta” e il terreno sgretolato sotto i piedi, per mantenere il livello di paura (FEAR) sempre elevato.
È indispensabile ricordare che il mondo economico e degli investimenti si basa su queste due sensazioni: FEAR and GREED; Paura e Avidità!
Adesso siamo in un periodo volutamente mantenuto con la lancetta costantemente schiacciata sul lato di EXTREME FEAR, quindi il contrario di quello che era il periodo avido come ad esempio quello descritto da Oliver Stone nel film Wall Street del 1987con la celebre frase del protagonista Gordon Gekko (Michael Duglas): GREED IS GOOD:
Per mantenere il livello di paura, di FEAR costantemente elevato in questo periodo di INTERREGNUM le emergenze devono essere create di continuo e le certezze smontate una dopo l’altra spesso anche raccontando storie finalizzate al far credere in qualche possibile soluzione, per poi affondare il colpo successivo che potrà quindi entrare più a fondo nella carne e fare più male.
Il compito comunicativo viene come sempre affidato ai media, che sono ormai strumenti perfetti in questo subdolo piano di controllo.
Ogni mattina circa 8 miliardi di persone si svegliano ed hanno bisogno di tutto. Particolarmente di cibo. Allungano la mano quanto basta ad arrivare alla ciotola per portare il cibo alla bocca. Termina qui la funzione vitale. Questa e tutte le altre circostanze dell’esistenza sono somministrate da multinazionali in condizione di oligopolio. La quantità e la qualità di ciò che è disponibile è determinata dalla disponibilità di credito spendibile secondo parametri di selezione rigorosamente stabiliti dall’oligopolio stesso, tramite la concessione di credito (debito) non dissimile dalla paletta di mangime erogata al bestiame allevato.
Fare del male ai cittadini è necessario per saldare il sodalizio oligarchico del potere degli inetti.
Il periodo dell’INTERREGNUM è praticamente quello che ci accompagnerà dalla fine del mondo basato sull’egemonia del DOLLARO AMERICANO, al nuovo mondo che arriverà dopo di esso. La nuova valuta sovrana che dovrà sovraimporsi al sistema economico globale e diventare la nuova guida del mondo.
Sono infatti i soldi a guidare tutto semplicemente perché è il sistema più pratico per gestire miliari di “capi bestiame” umani.
L’attuale sistema economico è impostato su una pressoché totale interconnessione tra i soggetti partecipanti il cui ruolo è quello di servirsi reciprocamente. Un rapporto totalmente simbiotico che funziona grazie alla linfa capillare chiamata denaro che deve scorrere continuamente, toccando ogni componente del sistema. Viviamo in pratica in un mondo dove ciascuno fa un servizio ad un altro; e il sistema è reso fluido dalla valuta delle banche. Tutto potrebbe funzionare bene, ma la valuta è uno strumento imperfetto perché debitorio e ciò causa degli squilibri ciclici che, proprio ciclicamente, devono essere gestiti. Questo complesso ganglio di interconnessione tra umani costituisce la base su cui si struttura la piramide di controllo, dove blocchi di umani si alternano tra di loro, in una continua e penosa disputa in cui viene conteso il denaro, la cui disponibilità è mantenuta artificialmente scarsa per motivi funzionali all’imposizione del dominio. La scarsità di denaro attiva il meccanismo della competizione che a sua volta, innesca la dinamo del movimento della base della piramide. Lottando nel gioco di reciproca soppressione, questa dinamo umana, alimenta il vertice di costante e vitale energia. Si tratta di uno schema economico analogo a quello delle aziende multilevel dove la base compete e il vertice si remunera e beneficia totalmente. Il denaro di riferimento di questo sistema è il dollaro.
Il dollaro è come la sabbia che è entrata in un motore e lo ha grippato causandone l’avaria. Il mondo economico deve ripulirsi di questa sabbia asfissiante che si è insinuata, con i suoi granelli, anche nei condotti più profondi e nascosti degli ingranaggi della macchina mondo. Occorre una pulizia profonda e ci vorranno tempo e bravi meccanici.
In realtà la soluzione ai problemi economici è già pronta per essere servita. Si chiama CBDC; e non è una soluzione. Ma deve essere la gente a volerla. Ancora non è il momento. Non c’è sufficiente dolore. La tortura serve lo scopo di distruggere l’anima della vittima finché il condannato si inginocchia e chiede misericordia. Sarà la gente a chiedere le CBDC, quando il dolore sarà incalcolabile. Serve il consenso. Il male si impone così. I vari step per arrivare al nuovo sistema li ho già descritti con grande approfondimento nelle precedenti newsletter DOLLARI DIGITALI e OPERAZIONE GREEN che consiglio di leggere. rileggere e condividere.
Ho scritto questi pezzi quando ancora quasi nessuno parlava di queste cose. Adesso arrivano segnali di conferma della correttezza di queste previsioni da molti altri commentatori.
In previsione della catastrofe monetaria che stiamo attraversando, ovvero un INTERREGNUM in cui la valuta che stiamo utilizzando (Euro Dollaro Sterline Franchi eccetera) sarà azzerata per essere sostituita con qualcosa di nuovo e digitale. Non è una cosa immaginaria. Hanno detto apertamente che ci sarà questo RESET.
Reset è una parola tipica del linguaggio dei computer con cui attraverso la pressione di un pulsante si ottiene la cancellazione dell’operatività in corso e un “restart” da capo. Si tratta di un’operazione che anche tutti noi abbiamo fatto e facciamo con i nostri computer quando si piantano e smettono di funzionare per bene. Essendo i problemi economici ormai insormontabili le banche saranno veramente costrette a fare un GRANDE RESET. Questo potrebbe essere il motivo per cui stanno aumentando la possibilità di usare contante: nel caso di una “Bank Holiday” ovvero della necessaria chiusura di tutte le banche per compensare le partite reciproche e tirare una linea dalla quale ripartire. Se dovessoro chiudere tutte le banche per alcunui giorni, ci sarebbe il blocco totale di tutte le transazioni tipo:
- impossibilità di prelevare dai bancomat!
- blocco dell’internet banking
- blocco dei pagamenti elettronici
- blocco delle carte di credito
- niente bonifici
- niente trading on line
Per evitare disordini pubblici, le persone potranno quindi utilizzare i contanti per comprare il necessario durante quei periodi in cui le banche bloccheranno l’operatività al pubblico per rimediare ai propri disastri. Questa previsione è avallata anche da Deutsche Bank nel report Konzept da me tradotto, dove si prevede appunto un ritorno all’utilizzo massiccio dei contanti, a mio avviso necessario per tamponare i desservizio legati alle fasi intermittenti del Grande Reset.
Il periodo di INTERREGNUM sarà quindi caratterizzato da incertezza, paura, emergenze e costante intermittenza. Ogni click corrisponde ad un pezzo di vecchio mondo che se ne va per non tornare mai più.
Per dare al mondo quella guida credibile che metta tutti d’accordo, dopo un periodo di così protratta incertezza e paura dovrà inevitabilmente essere creato qualcosa di assolutamente credibile e solido su cui ancorare la nuova valuta che sostituirà quelle dell’attuale sistema economico che non funziona più. Nel libro THE MAGIC OF MONEY, Hjalmar Schacht (1877–1970) ci spiega come fu facile uscire dal disastro del Marco Tedesco con una nuova valuta credibile.
In questo momento, la valuta credibile sarà come nel caso di Schacht, uno strumento monetario ancorato a qualcosa di INDISPENSABILE e di VALORE.
Questi beni sono l’energia e l’ORO. Zoltan Poszar lo ha detto inequivocabilmente.
Il petrolio sarà prezzato non più in dollari, ma in oro.
Il petrolio è INDISPENSABILE, e fino ad ora lo si poteva ottenere solo pagando in dollari Americani. Questa cosa sta finendo e la fine di questo modello sarà il fatto più epico e monumentale della storia dell’umanità.
I paesi esportatori di greggio, vedono che la domanda di combustibili non solo non si ferma, ma cresce verticalmente insieme alla necessità che gli stati hanno di aumentare il proprio prodotto interno lordo e rimanere a galla nell’oceano di debito in cui galleggiano. Il costo per rimpiazzare le riserve cresce ovunque. I proventi delle esportazioni di petrolio, i surplus commerciali, sono da sempre parcheggiati dagli Stati Sovrani in fondi monetari basati sui titoli di stato americani detti Treasury. L’attuale livello dei tassi d’interesse non è sufficientemente alto a garantire il livello di remunerazione adeguato per gestire la regolare produttività estrattiva. A ciò si aggiunge l’ormai sicura scelta del FED PIVOT, ovvero un ritorno ad una politica di tassi d’interesse che invece di salire, tornano a scendere.
In previsione di questo, e in un’ottica basata sulla lettura storica dei dati, i Fondi Sovrani sanno benissimo cosa sta accadendo. Dal 2014 le banche centrali hanno venduto 370 miliardi di dollari di Treasury e comprato 300 miliardi di controvalore in oro, tutto questo silenziosamente. Dal 1970, un’oncia d’oro consentiva di comprare 24 barili di petrolio. Adesso il rapporto è di 22 barili/oz. Quindi, l’oro mantiene costante il suo potere d’acquisto nei confronti del petrolio mentre il debito sovrano è collassato in termini di potere d’acquisto. Per questo motivo, gli stati esportatori di greggio desiderano investire i propri surplus commerciali in qualcosa di valido. Dall’altra parte, gli stati che invece importano petrolio si sono accorti di cosa accade alle loro valute: Yen. Euro, Sterline e le valute di altri stati emergenti sono state stritolate dal rialzo del prezzo del greggio espresso in dollari americani. La soluzione più semplice è quella di comprare il petrolio, non in dollari, ma direttamente con la propria valuta. Ma non come fanno gli USA, ovvero stampando titoli di debito statali ed aumentando il deficit. In un mondo come quello attuale in cui nessuno si fida più di nessuno, l’unica forma di moneta credibile rimasta è l’oro.
La mente brillante di Zoltan Poszar ha visto benissimo quello che sta accadendo: GOLD FOR OIL! Il Ghana è un esempio pratico e il suo annuncio di voler comprare petrolio usando l’oro ci mette di fronte ad un sistema molto valido che gli consentirà di continuare a consumare energia senza sprofondare nel baratro mortale del debito irredimibile.
Con questo sistema, il Ghana (grande produttore di oro) e la Russia si possono accordare di scambiare oro e petrolio ad un valore superiore a quello del rapporto ufficiale ovvero 22 barili per oncia. Il plusvsalore dell’oro potrà quindi essere utilizzato dal Ghana per shortare il petrolio sul Nymex per comprare oro e pagare altro petrolio alla Russia, utilizzando la plusvalenza per ricoprire lo short e porre rimedio al devastante impatto dell’aumento del dollaro americano rispetto alla valuta locale. E più che il dollaro sale nei confronti delle altre valute, più che tutti gli stati importatori di greggio si troveranno nella stessa situazione del Ghana ed approfitteranno dell’offerta della Russia di accettare oro invece di dollari come pagamento del petrolio, con bonus barili. È inevitabile. È una ragione vitale di sicurezza nazionale. Nessun paese può più permettersi di collassare per fare un favore agli USA e al dollaro americano. Questo è anche il motivo che ha spinto Saxo Bank a prevedere il prezzo dell’0ro a 3000 $/oz nel 2023.
Questo è il segnale della fine. Questo è il motivo scatenante della fine del regno del dollaro e dell’inizio di un nuovo equilibrio monetario globale.
Zoltan Poszar è stato un direttore della Federal Reserve.
Lo sa dall’interno quello che sta accadendo. Le sue dichiarazioni sono state recepite da tutto il mondo economico che segue queste materie. Ovviamente, il pubblico non sa niente. Il dibattito in Italia è sempre indirizzato su temi ridicoli ed insignificanti: prima erano i sacchetti a 1 centesimo, adesso il caffè col p.o.s….intanto i trilioni spariscono con i derivati otc e nessuno dice nulla.
Nei periodi di INTERREGNUM, mentre si decidono le nuove sorti del mondo, c’è sempre chi si salva e addirittura riesce a prosperare e chi invece, per colpa della propria inerzia, finisce col perdere tutto. Quando eventi improvvisi danno inizio alla reazione a catena dei fallimenti nel settore finanziario, non è prudente tenere tutto il gruzzolo dentro il sistema, perché la crisi che si innesca è appunto “sistemica”.
Abbiamo conferme continue che il prossimo equilibrio economico sarà basato sull’oro. Chi riesce a convertire per tempo in ORO i propri risparmi virtuali tenuti in un sistema in fase di RESET si salverà e prospererà. Gli altri perderanno tutto in un attimo. E sarà molto dura sopravvivere nel mondo del falso buonismo totalitario senza uno spicciolo per campare.