Fatti tagliere i capelli come lui, che è più fresco.
Gli chieda il barbiere
Prima fa l’euroscettico, adesso fa l’europeista. Ha cambiato idea: prima stava con Le Pen e Farage, oggi vuole stare con Verhofstadt, che è il Bilderberg, l’europeismo, anzi il mondialismo oligarchico. Perché, non si sa. Con chi si è consultato? Con Cacaleggino? Con il suo povero se stesso? Con l’ambasciata? Va bene. Ma è nord-coreano lo stile: ha fatto approvare, anzi acclamare la sua ultima pensata dalla “democrazia” della Rete, da 44mila suoi adepti gli hanno detto sì. Sì capo! Comanda e noi obbediamo. Naturalmente bisogna credere sulla parola sua che la Rete ha approvato la sua pensata: chi dubita è un nemico del Movimento, va processato in piazza. Il grande stratega s’è fatto persino dire di no dall’Alde, in cui voleva entrare: “Troppe differenze”, ha detto il bilderbergeriano. E’ la voce del buon senso. Oltre la Casaleggio Associati, infatti c’è la realtà.
Che genio.
Per fortuna per ora fa il nord-coreano solo nel suo piccolo impero digitale. Se davvero andasse al governo, sarebbe un Pol Pot. Il guaio è che abbia tanti voti.