Il cattolico Paolo Gulisano contro la Lega: donne musulmane attaccate perché conservano il pudore

Redazione  

La riflessione proposta dallo scrittore e pensatore cattolico Paolo Gulisano, sulle pagine di Informazione Cattolica, mette in luce le contraddizioni di coloro che si definiscono difensori della tradizione e delle radici cristiane, evidenziando come l’episodio della festa in piscina per sole donne abbia creato un cortocircuito nel pensiero di destra.

Questo strepitio ha avuto successo, e i gestori dell’Acquapark lo hanno fatto dichiarandosi “a favore dell’emancipazione della donna”. E per questo motivo hanno impedito a signore, ragazze e bambine di passare (pagando) una bella giornata di festa. Dovranno “assimilarsi”: dovranno mischiarsi in piscine pubbliche, o in spiagge pubbliche, o magari partecipare a qualche Gay Pride, per vedere di emanciparsi e comprendere meglio i “valori” dell’Occidente. O stare chiuse in casa.

L’annullamento di un evento in piscina dedicato alle donne musulmane a Limbiate, in provincia di Monza e Brianza, ha suscitato un dibattito sul tema dell’integrazione e della libertà religiosa. L’episodio ha sollevato polemiche e ha visto il coinvolgimento del segretario della Lega, Matteo Salvini, il quale ha accusato gli organizzatori di promuovere la segregazione e di non rispettare i valori occidentali.

L’evento, originariamente programmato come una festa in acquapark per donne musulmane e non,  di tutte le età, è stato annullato a causa dell’intervento dei politici locali che hanno esercitato pressioni sui proprietari della struttura affinché revocassero l’autorizzazione all’ultimo momento.

Gulisano sottolinea che, se in passato associazioni femminili avessero organizzato eventi riservati alle donne, non ci sarebbe stata alcuna reazione negativa. Allo stesso modo, gli incontri esclusivamente maschili, come quelli tra ex commilitoni, avvengono ancora oggi senza suscitare particolari polemiche. Pertanto, l’idea di organizzare una giornata di divertimento in un ambiente rispettoso del senso del pudore delle donne musulmane dovrebbe essere considerata nella stessa luce.

Le donne di fede musulmana possono sentirsi a disagio nelle spiagge e nelle piscine occidentali, in cui il corpo viene spesso esibito in modo disinibito. Pertanto, l’idea di trascorrere una giornata in un contesto che rispetti i loro valori e la loro religione potrebbe essere un’occasione per vivere momenti di svago senza sentirsi a disagio.

Tuttavia, l’intervento politico, guidato dalla Lega di Matteo Salvini, ha portato all’annullamento dell’evento, affermando che si trattava di una forma di segregazione e sottomissione delle donne. Questa visione è stata contestata da Gulisano, il quale sottolinea che l’evento avrebbe potuto educare le partecipanti al rispetto delle diverse religioni e avrebbe offerto loro un’opportunità di svago in un ambiente rilassato e privo di sguardi indiscreti.

L’autore critica anche la posizione assunta dalla politica Isabella Tovaglieri, esponente del Carroccio, che ha sottolineato la preoccupazione per l’indottrinamento delle bambine attraverso l’partecipazione a un evento del genere. Gulisano sottolinea che educare le bambine al rispetto della religione non significa sottometterle, ma piuttosto insegnare loro a comprendere e apprezzare le diverse culture e fedi presenti nella società.

Gulisano incalza la Tovaglieri affermando: “La compagna di partito di Zaia ha affermato che non possiamo più accettare che “gli immigrati musulmani si vogliano isolare dalla società in cui hanno scelto di vivere, perpetuando usi e costumi incompatibili con i nostri, che stridono con le conquiste e con i diritti faticosamente raggiunti dalle donne in Occidente”.

I diritti delle donne in Occidente sarebbero quello di abortire, o di drogarsi, o di stare in spiaggia a seno nudo, e così via? Che le donne mussulmane imparino bene la lezione dell’Occidente, e si convertano al Gender fluid!”

La riflessione di Gulisano evidenzia anche la contraddizione dei politici che si battono per preservare l’identità religiosa e culturale occidentale, ma allo stesso tempo respingono l’idea di un evento che rispetti l’identità religiosa delle donne musulmane. Il pensatore cattolico sottolinea che l’integrazione non può avvenire annullando l’identità religiosa delle persone, ma piuttosto promuovendo il rispetto reciproco e la comprensione delle diversità.

L’annullamento dell’evento a Limbiate avviene in un momento in cui si discute ampiamente sull’efficacia delle politiche di assimilazione condotte in alcuni paesi europei, come la Francia, che hanno mostrato limiti e risultati contrastanti. La Brianza, un luogo tradizionalmente cattolico, viene citata come esempio di una società in cui un tempo le donne partecipavano alla messa separate dagli uomini.