Mi hanno girato un breve video di valore storico
Ci aggiungo una rievocazione di Luigi Copertino, storico dell’economia fascista:
‘Iri nasce negli anni ’30 per salvare l’economia italiana dalle ripercussioni della crisi del 1929 esplosa in America. Fu una idea del socialista Alberto Beneduce che si avvalse della collaborazione di Donato Menichella l’eleboratore della Legge Bancaria del 1936 che nazionalizzo’ l’Istituto di emissione ossia la Banca d’Italia.
L’Iri era proprietario del 44% del patrimonio industriale nazionale. Dopo l’Urss, l’Italia era il secondo Stato con una presenza pubblica nell’economia determinante.
Nel dopoguerra l’Iri, cui si affiancò l’Eni di Enrico Mattei estensione dell’Agip prebellica, fu lo strumento del decollo italiano, il cosiddetto “miracolo economico”. Basta fare un esempio: l’autostrada del sole fu costruita dall’Iri e fu finita con tre mesi di anticipo rispetto al cronoprogramma del capitolato.
Un orgoglio italiano del sistema nazionale misto a partecipazione statale, che costituiva una originale terza via ben presto imitataci da altri paesi occidentali.
Poi a partire dagli anni ’80 le forze del capitalismo transnazionale, alle quali faceva gola quel patrimonio industriale pubblico, iniziarono a premere perché si privatizzasse le imprese Iri e si smantelasse la sua struttura. Complice la globalizzazione nonché ben orchestrati attacchi speculativi alla lira, come quello del 1992 che diede la copertura al governo Amato ed a Draghi, in quel momento direttore generale del Tesoro, per concordare la svendita delle imprese Iri con le banche d’affari angloamericane (Goldman Sach, Merryl Linch, Leeman Brothers etc), l’Iri fu smantellato e le sue imprese svendute.
Indovinate chi era presidente dell’Iri in quegli anni? Ebbene sì! Lui, l’emblema del centrosinistra della seconda repubblica. La quale ha offerto agli italiani la scelta tra il centrodestra aziendale di Berlusconi ed il centrosinistra dell’apertura ai mercati internazionali di Prodi. Una scelta tra liberismo di destra e liberismo di sinistra. Ovvero una non scelta perché ormai il popolo non conta più un c…o di fronte al potere unico del denaro.
Tra i libri di Copertino sul tema: