In Usa non so che network sta diffondendo ora The Young Pope. L’amico americano ha notato “con orrore” che nella seconda puntata del serial di Sorrentino, viene citata Marina Abramovic come la più importante artista contemporanea. “E’ la firma di John Podesta! E’ il segno che Papa Francesco è la pedina della “primavera cattolica” progettata da Podesta!”.
L’eccitazione dell’amico può indurre il lettore a non capire. Marina Abramovic è la strega che, come risulta dalle mail intercettate e diffuse la Wikileaks, aveva invitato i due fratelli Podesta a un rituale da lei chiamato “Spirit Cooking” (cottura degli spiriti) .
In un’altra mail del febbraio 2012 – attenti alla data! – John Podesta e una sua interlocutrice criticano i vescovi Usa, perché contrari alle leggi sulla contraccezione e il gender – e quindi contro la Clinton nella campagna elettorale presidenziale prossima ventura. “C’è bisogno di una Primavera Cattolica in cui siano i cattolici stessi a chiedere la fine di una dittatura medievale e l’inizio di un po’ di democrazia e rispetto per l’eguaglianza dei generi nella Chiesa”. E’ chiaro che sanno che le “primavere arabe” sono state fabbricate dall’Amministrazione Obama, e quindi progettano di fabbricarne una nel Cattolicesimo: una rivolta “dal basso” controllata dal Dipartimento di Stato per seminare nella Chiesa la nuova morale “aperta” e permissiva.
(Potete trovare la mail qui: Re: opening for a Catholic Spring? just musing . . .From:john.podesta@gmail.com To: sandynewman@gmail.com CC: tara.mcguinness@gmail.com Date: 2012-02-11 11:45 Subject: Re: opening for a Catholic Spring? just musing . . .
https://wikileaks.org/podesta-emails/emailid/6293).
Secondo l’amico americano, il filmone tv di Sorrentino è stato concepito come ausilio della “primavera cattolica” progettata dai Podesta, per creare lo stato psichico collettivo favorevole al cambiamento. Lo scopo è apertamente dichiarato nella recensione che Wired (il blog dei tecnologi della “Gnosi di Silycon Valley”) ha dedicato a Young Pope: “… con lo scorrere degli episodi, ci si accorge che The Young Pope sarà anche una serie canonica nella forma ma il suo obiettivo… è sovvertire dal di dentro l’architettura profonda di un’istituzione consolidata… Per scoprire dove arriverà nella sua lenta decostruzione di un ordine superato impegnato nell’eterno rinnovamento, dovremo restare a guardare”.
https://www.wired.it/play/televisione/2016/10/21/young-pope-serie-tv-sorrentino-recensione/
L’amico americano appunta i sospetti sul regista Sorrentino, già noto per film “suggestivi” sul piano politico (si ricordi Il Divo, pietra tombale su Andreotti):
“Le riprese del film cominciarono nell’estate del 2015 (e il copione era quindi già’ scritto da un pezzo). A quel tempo gli autori non potevano immaginare 1) che Hillary sarebbe stata trombata da Trump e 2) che Wikileaks ( Russian US intelligence uniti)) avrebbe fatto uscire la storia di Podesta e Hillary Clinton che promuovono da tempo il Vatican Spring e la connessione tra Podesta-Clinton e Abramovic.
“The Young Pope doveva essere una pietra tombale sull’idea di chiesa cattolica e di Papato come autorità morale suprema che ancora persiste, nonostante tutto, tra la gente in Italia e nel mondo. Questa immagine “tradizionale” esiste sia tra i credenti ufficiali, sia tra quelli in liberta’… Il “pericolo” per questi burattinai e’ che la Chiesa possa ridiventare (specie in condizioni di crisi mondiale seria) un punto di ri-adunata. Quindi sale sulla cartagine conquistata e distrutta”.
Quindi, gli dico, sei convinto – anche tu come un noto complottista – che Bergoglio è stato messo sul soglio dagli “americani” per fondere la Chiesa con il protestantesimo. Ma the young Pope non somiglia mica a Bergoglio.
“Il Pio XIII di Sorrentino non e’ letteralmente Francesco, ma e’ simile nella sua apparente incontrollabilita’, nella furia distruttrice dei sui nemici, nella incoerenza che spaventa e il tutto da considerare come manifestazione divina: ma di un dio pagano e irrefrenabile. Un dittatore egomaniaco, incomprensibile ma insfidabile che deve spezzare l’ordine precedente e far trionfare l’anarchia col sostegno del “popolo”.
“Secondo me, quelli che hanno attuato il golpe Bergoglio si rendono conto che la conquista della Sedia papale non basta; non significa che la chiesa è distrutta. Percio’ l’azione di distruzione dall’interno deve essere coadiuvata da un azione di oscuramento delle menti.”
E conclude rincarando: “Guarda come Canal+ del tuo amico Bollore pompa questo film satanico. http://www.programme-tv.net/programme/series-tv/r381949-the-young-pope/8381207-the-young-pope/
Cattolici Usa: chi ha messo lì Bergoglio?
Se il mio amico vi sembra eccedere in cospirazionismo, è perché conosce molto bene di cosa son capaci i servizi dello Stato Profondo. Anche influire su un conclave per mettera sulla cattedra il loro candidato? Anche.
Lo hanno scritto a tutte lettere su The Remnant (periodico cattolico Usa) esponenti del cattolicesimo in una lettera clamorosa: dove invitano il neo-presidente Trump ordinare alle sue polizie una inchiesta che risponda “alle seguenti domande:
- A che scopo la National Security Agency ha monitorato il conclave che ha eletto Papa Francesco? [6]
- Quali altre operazioni segrete sono state attuate da agenti del governo USA sulle dimissioni di Papa Benedetto e sul conclave che ha eletto Papa Francesco?
- Agenti governativi hanno avuto contatti con la “Mafia del cardinale Danneels”? [7]
- Le transazioni monetarie internazionali con il Vaticano sono state sospese durante gli ultimi giorni prima delle dimissioni di Papa Benedetto. Le agenzie di governo degli Stati Uniti sono state coinvolti in questo? [8]
- Perché le transazioni monetarie internazionali sono riprese il 12 febbraio 2013, il giorno dopo che Benedetto XVI ha annunciato le sue dimissioni? E’ pura coincidenza? [9]
- Quali iniziative, se del caso, sono stati effettivamente prese da John Podesta, Hillary Clinton, e altri legati alla gestione Obama coinvolti nel dibattito che intendeva fomentare una “Primavera cattolica”?
- Qual era lo scopo e la natura della riunione segreta tra il vice presidente Joseph Biden e Papa Benedetto XVI in Vaticano il o intorno al 3 giugno 2011?
- Quali ruoli sono interpretati da George Soros e altri finanziatori internazionali attualmente residenti nel territorio degli Stati Uniti? [10]
Potete leggere l’integrale su Radio Spada, da cui ho stralciato l’essenziale, ringraziando:
Ho messo in neretto la quarta domanda perché è importantissima: può spiegare che le dimissioni di Benedetto XVI non furono spontanee, bensì forzate – e dunque illecite.
Infatti “Quando, nel febbraio 2013, Papa Benedetto XVI si è dimesso improvvisamente e inspiegabilmente, lo IOR era stato escluso da SWIFT; con ciò, tutti i pagamenti del Vaticano erano resi impossibili, e la Chiesa era trattata alla stregua di uno stato-terrorista (secondum America), come l’Iran. Era la rovina economica, ben preparata da una violenta campagna contro lo IOR, confermata dall’apertura di inchieste penali della magistratura italiana (che non manca mai di obbedire a certi ordini internazionali).
Pochi sanno che cosa è lo SWIFT (la sigla sta per Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication – Società per le telecomunicazioni finanziarie interbancarie): in teoria, è una “camere di compensazione” (clearing, in gergo) mondiale, che unisce 10500 banche in 215 paesi. Di fatto, è il più occulto e insindacabile centro del potere finanziario americano-globalista, il bastone di ricatto su cui si basa l’egemonia del dollaro-. […] Il sito belga Media-Presse (lo SWIFT è basato in Belgio) ha spiegato :
Quando una banca o un territorio è escluso dal Sistema, come lo fu nel caso del Vaticano nei giorni che precedettero le dimissioni di Benedetto XVI nel febbraio 2013, tutte le transazioni sono bloccate. Senza aspettare l’elezione di papa Bergoglio, il sistema Swift è stato sbloccato all’annuncio delle dimissioni di Benedetto XVI.
“ C’è stato un ricatto venuto da non si sa dove, per il tramite di Swift, esercitato su Benedetto XVI. Le ragioni profonde di questa storia non sono state chiarite, ma è chiaro che SWIFT è intervenuto direttamente nella direzione degli affari della Chiesa.
Le citazioni di cui sopra sono tratte dal mio sito, precisamente dal mio articolo “Ratzinger non poté né vendere né comprare”, al quale gli autori del Remnant hanno avuto la bontà di rimandare in nota come conferma alle loro tesi.
Le altre note del Remnant (le riprendo qui sotto) non sono meno importanti. La nota 6 ad esempio rimanda a un articolo dove si afferma che la National Security Agency di Obama e della Clinton spiò il Conclave – e probabilmente lo influenzò.
- http: //theeye-witness.blogspot.com/2013/10/a-compromised-conclave.html
7. http://www.ncregister.com/blog/edward-pentin/cardinal-danneels-part-of-mafia-club -opposed-to-benedetto-xvi
8. https://www.maurizioblondet.it/ratzinger-non-pote-ne-vendere-ne-comprare/
9. https://akacatholic.com/money-sex-and- modernismo /
10. http://sorosfiles.com/soros/2013/03/soros-funded-catholic-groups-behind-african-socialist-as-next-pope.html
Dunque “Francesco” sarebbe la creazione della Primavera Cattolica progettata da Podesta, l’amico della Abramovic. Se avesse vinto Hillary, come loro prevedevano, il programma globalizzatore di dissoluzione della fede cattolica sacramentale sarebbe stato potenziato dal coordinamento tra Casa Bianca e Santa Sede. Invece oggi, il progetto è ostacolato dalla mera presenza di Trump. Francesco sta emergendo come l’avversario politico internazionale di più alto grado, per così dire, del neo-presidente
I media hanno promosso la Abramovic. Tutti insieme.
Adesso vediamo chiaro che Sorrentino, su commissione, ha realizzato una intelligente preparazione psichica per le masse televisivizzate a questo progetto. La citazione di Marina Abramovic non è solo una firma dei Podesta. Nei mesi scorsi, tutti i giornali italiani si sono riempiti di lusinghiere, adulatorie articolesse sulla strega, tutte a giurare come sia una grande e importante artista, e tutte a dire che la sua biografia, appena uscita in Italia, è tutta da leggere perché è bellissima.
Non solo su Repubblica e il Fatto Quotidiano,
ma anche, insospettabile, sul Giornale di Berlusconi:
http://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/marina-abramovic-baciata-dallarte-ferita-vita-1340517.html
Per la cronaca, nella bellissima autobiografia la Abramovic dichiara: “Ho avuto tre aborti. Un figlio sarebbe stato un disastro per la mia carriera”. Se avesse vinto Hillary, l’avrebbero venduta alle masse conformiste come il modello di nuova arte adatta ai tempi nuovi globali. Come le belve e le scimmie che Francesco ha fatto proiettare sulla chiesa madre per profanarla.
http://https://youtu.be/ZMPPI4dnil4
E’ andata male. Ma solo per ora: la canea di “spontanee manifestazioni” (pagate da Soros) che infuria in Usa contro l’incauto decreto di Donald sull’immigrazione, dice che la guerra è solo agli inizi, e può finire con un impeachment, o l’assassinio del colpevole.
O anche con la secessione della California e una nuova guerra civile americana. Che, per chi scrive, rispetto alla vittoria di Trump nel suo avvicinamento a Putin, sarbbe il “second best”, la migliore soluzione dopo quella. Una rivoluzione americana distrarrebbe gli Usa dalle sue imprese sataniche mondiali.
Post Scriptum:
Sul contesto in cui The Young Pope nomina la Abramovic, si può leggere qui:
http://www.quotidiano.net/magazine/foto/young-pope-sorrentino-sky-1.2641560
Pio XIII: «Chi è lo scrittore più importante degli ultimi 20 anni?… attenta però, non il più bravo. La bravura è degli arroganti… L’autore che ha destato una curiosità così morbosa da diventare il più importante…?»
Sofia Dubois: «Non saprei. Philip Roth?» Pio XIII: «No. Salinger. Il più importante regista cinematografico?» Sofia Dubois: «Spielberg?» Pio XIII: «No. Kubrick. L’artista contemporaneo?» Sofia Dubois: «Jeff Koons?… Marina Abramovich?» Pio XIII: «Bansky. Il gruppo di musica elettronica?» Sofia Dubois: «Ohh, non so assolutamente niente di musica elettronica» Pio XIII: «E poi c’è chi dice che Harvard è una buona università… comunque, i Daft Punk. E invece la più grande cantante italiana?» Sofia Dubois: «Mina» Pio XIII: «Brava. Adesso lei sa quale è l’invisibile filo rosso che unisce tutte queste figure che sono le più importanti nei loro rispettivi campi? Nessuno di loro si fa vedere. Nessuno di loro si lascia fotografare».