Un rito massonico nella cattedrale anglicana di Canterbury è stato permesso dall’arcivescovo anglicano Justin Welby, nello stesso giorno in cui, nella cattedrale cattolica di Westminster, l’arcivescovo Nichols riconsacrava l’Inghilterra e il Galles al cuore Immacolato di Maria, nel centenario della apparizioni di Fatima (17 febbraio 1917. La liturgia è avvenuta davanti ad una statua della Vergine di Fatima, che è stata incoronata durante la cerimonia, alla presenza di quattromila fedeli commossi.
La coincidenza non è sicuramente casuale. I massoni hanno chiesto ed ottenuto la cattedrale di Canterbury per il trecentesimo anniversario della Gran Loggia di Londra, dietro pagamento di 300 mila sterline, donazione che l’arcivescovo ha accettato, dice, perché la chiesa ha bisogno di riparazioni. Canterbury, oggi chiesa primaziale anglicana, è stata la chiesa madre d’Inghilterra dal tempo della prima evangelizzazione dei sassoni – 597 dopo Cristo, quando vi giunse il missionario monaco Agostino inviato da Gregorio Magno, fino al 1558, data della morte dell’ultimo metropolita cattolico. L’attuale edificio, in grandioso stile gotico-romanico, che risale a poco dopo il 1170 , resta uno dei grandi monumenti del Cristianesimo, anche perché vi è sepolto san Thomas Becket, ucciso all’altare della stessa cattedrale mentre diceva Messa il 29 dicembre 1170, da quattro gentiluomini che si ritenne mandati da re Enrico II.
Il decano della cattedrale, reverendissimo Robert Willis, ha presieduto la “Liturgia massonica” (Masonic Service), ovviamente era presente, con gli altri gradi dell’Arte, Edward duca di Kent, primo cugino della regina, che è Gran Maestro della Gran Loggia. Da sempre sono i duchi di Kent a presiedere la Massoneria britannica, che è monarchica e legittimista, ed è anche la più potente del mondo: è la Gran Loggia di Londra, infatti, a dare (o negare) la “regolarità” iniziatica delle logge sorte nel mondo.
Il consenso dell’arcivescovo alla celebrazione massonica in chiesa è stato criticato anche da ambienti anglicani. Nel settembre scorso infatti una sentenza del cancelliere Tattersalò (del Consiglio della Regina) aveva vietato ad una famiglia che seppelliva un suo parente nella cattedrale, di far scolpire sulla tomba i simboli della squadra e compasso, con la motivazione che gli epitaffi e i simboli sulle tombe “devono essere interamente compatibili con la fede cristiana”. E ha citato il documento finale di un sinodo anglicano del luglio 1987, in cui si riconosceva che “alcuni cristiani trovano l’effetto dei rituali massonici inquietante, e certuni li sentono come positivamente maligni”. Il Sinodo obiettava all’uso, nei rituali, della parola Jahbulon come nome dell’Essere Supremo, “un amalgama di termini semitici, ebraici ed egizi”.
Quanto alla rete cattolica EWTN, ha ricordato che fin dai primi eventi in Portogallo nel 1917, forze massoniche hanno agito contro le apparizioni di Fatima con eccezionale durezza, cercando di spegnere l’interesse della gente, e peggio. Il 13 agosto 1917 la Signora aveva chiesto ai tre piccoli veggenti di tornare alla Cova da Iria, dove sarebbe apparsa loro per la quarta volta: non poterono perché il sindaco di Vilanova de Ourem, Arturo Oliveira Santos, con la scusa di accompagnarli alla Cova, invece li rapì, li gettò in prigione, li terrorizzò e torturò psicologicamente ordinando loro, con le più tremende minacce, di riferirgli “Il segreto” che la Vergine aveva comunicato loro. Ebbene, Santos era un massone, della logga di Leiria, e poi fondò un’altra loggia a Vila Nova De Ourem, la sua cittadina. La loggia di Santarem – vicino a Fatima – divenne il punto di raccolta e organizzazione degli attivisti che inscenarono azioni di ateismo militante contro le apparizioni e i fedeli che accorrevano a migliaia. Energumeni delle due logge furono quelli che, nel settembre 1917, distrussero il tempietto improvvisato che i fedeli avevano costruito sul luogo delle apparizioni. Potenti ed occulti influssi massonici in Vaticano, che possono essere solo indovinati, si opposero alla consacrazione della Russia al Cuore Immacolato, che era stata chiesta dalla Vergine con la promessa che la Russia si sarebbe convertita: Pio XII la fece poi nel 1952, “ai popoli della Russia”, in modo incompleto però, senza chiedere ai vescovi di tutto il mondo di unirsi alla consacrazione e senza l’atto solenne di riparazione (come era stato richiesto).
Da allora non è più il caso di parlarne, nella gerarchia. Nel 1962, quando Giovanni XII aprì il Concilio, volle dire il suo “assoluto” dissenso da certi “profeti di sventura, che annunziano sempre il peggio, quasi incombesse la fine del mondo”: secondo molti alludeva al Terzo Segreto di Fatima, e alle sciagure che minacciava. …
Già nel 1931 suor Lucia, la sola veggente sopravvissuta, comunicò al suo vescovo di aver ricevuto da Cristo il seguente messaggio: “Fai sapere ai miei ministri, dato che seguono l’esempio del Re di Francia nel ritardare l’esecuzione della mia domanda, che lo seguiranno nella disgrazia. Non sarà mai troppo tardi per ricorrere a Gesù e Maria”.
L’allusione era al Re Sole, a cui nel 1668 la veggente Marie Marguerite Alacoque, che aveva avuto la visione del Sacro Cuore di Gesù, aveva chiesto di porre quel simbolo – il Sacro Cuore appunto – sugli stendardi regali. Luigi XIV non se ne diede per inteso; come predetto, la sua dinastia finì con Luigi XVI sotto la lama della ghigliottina. Le sciagure francesi non terminarono allora, come sappiamo. Solo nel 1871, un anno dopo la disfatta nella guerra franco-prussiana e dopo che Parigi era stata occupata dai soldati con l’elmo chiodato, l’Assemblea nazionale, repubblicana e (in gran parte) massonica, pensò che dopotutto non ci si perdeva niente a costruire sopra Parigi una chiesa consacrata al Sacro Cuore. I fondi per “le Sacré Coeur” sulla collina di Montmartre vennero da una spontanea sottoscrizione nazionale.
Oggi che Inghilterra e Galles sono stati riconsacrati al Cuore Immacolato di Maria, la Vergine di Fatima, la cerimonia massonica a Canterbury vuole sicuramente essere un “magico” inceppo opposto alla benedizione.
Ma migliaia di cattolici inglesi si sono messi sotto la sua protezione recitando:
“Santissima Vergine Maria, tenera Madre degli uomini, per adempiere ai desideri del Sacro Cuore di Gesù e alla richiesta del Vicario di tuo Figlio sulla terra, noi consacriamo e le nostre famiglie al vostro doloroso e Immacolato Cuore, o Regina dell’Altissimo Santo Rosario, e ci raccomandiamo a voi, noi, il popolo tutto del nostro paese, e del mondo.
“Accetta la nostra consacrazione, carissima Madre, e disponi di noi come Tu vuoi per compiere i tuoi disegni nel mondo. O cuore addolorato e immacolato di Maria, Regina del Sacro Rosario, regina del mondo, regna su di noi insieme col Sacro Cuore di Gesù Cristo nostro Re. Salvaci dal diluvio del moderno paganesimo; accendi nei nostri cuori e nelle nostre case l’amore per la purezza, la pratica della vita virtuosa, uno zelo ardente per la salvezza delle anime, e il desiderio di pregare il Rosario con più fede”.
E’ interessante vedere come un piccolo resto abbia sentito il bisogno di porsi sotto questo riparo in vista dei tempi che stanno per venire; e come dall’altra parte si agisca dietro una non meno inspiegabile ispirazione.