Robert Kagan, importantissimo guerrafondaio ebreo e “cofondatore del Progetto per un nuovo secolo americano (Project for the New American Century), esponente del Council on Foreign Relations, ha scritto un lungo articolo sul Washington Post su come, come recita il titolo, “Una dittatura di Trump è sempre più inevitabile. Dovremmo smettere di fingere”.
Espone tutti gli elementi con i quali i suoi pari stanno portando avanti la “reductio ad hitlerum” di Trump. Ne invoca implicitamente l’eliminazione fisica perche’ l’incriminazione o l’arresto non potrebbe comunque fermarne l’avanzata. Sembra suggerire che e’ tanto quanto si sarebbe dovuto fare con Hitler, se solo all’epoca i tedeschi avessero capito con chi avevano a che fare.
E’ interessante anche quanto Kagan dice di Biden: “Potrebbe non essere pienamente all’altezza del compito entro il 2027 o giù di lì, ma ecco alcune cose che non farà: non nominerà lacchè in base alla lealtà. Non bombarderà il Messico. Non arresterà gli oppositori politici. Non invocherà l’Insurrection Act per far arrestare i manifestanti. Non darà a Putin l’Ucraina. E possiamo sapere con certezza che non cercherà di diventare presidente a vita. Donald Trump potrebbe fare tutte queste cose e molto altro ancora”.
Kagan e Nuland sono discendenti di ebrei trozkkisti riparati in USA per sottrarsi alla persecuzione di Stalin: rimangono fedeli alla “rivoluzione permanente” con altri mezzi
Va ricordato ai più giovani che il Project for the New American Century (PNAC) è la centrale neocon che ha scagliato gli USA nel ventennio di guerre “per Israele” con cui ha sconvolto il Medio Oriente, dall’invasione dell’Irak alla Afghanistan alla Siria… . Tra i suoi fondatori spiccano Dick Cheney e Donald Rumsfeld, segnatamente il i Paul Wolfowitz, Jeb Bush, Richard Perle (j), Richard Armitage, Lewis Libby (j), William J. Bennett, Zalmay Khalilzad, Michael Ledeen (j) e Ellen Bork (moglie di Robert Bork).
La moglie, Victoria nuland (Nudelman), sottosegretaro di Stato, ha provocato e finanziato in Ucraina il “cambio di regime” di Piazza Maidan, per la quale – ha rivelato lei stesa al Congresso USA – ha stanziato 5 milioni di dollari di denar pubblico – “ha non solo sponsorizzato il “golpe morbido” (che è culminato in numerosi episodi sanguinosi) ma, superando i suoi poteri, ha partecipato personalmente alle manifestazioni inscenate dall’estrema destra in piazza Maidan a Kiev alla fine di dicembre 2013 (vedi foto).
Insomma, lei e il marito hanno il potere di fare quello che dicono o minacciano. Eliminazione di Trump compresa.
E’ istruttivo e sintomatico come ormai costoro vengano allo scoperto direttamente, tolta ogni maschera.
Vedasi qui:
La rivista Cosmopolitan illustra come organizzare una “cerimonia di aborto satanico”
ha condiviso con i lettori come potrebbero avere un servizio di aborto ritualizzato tramite una struttura per aborti che prende il nome dalla madre del giudice della Corte Suprema Samuel Alito .
Cosmopolitan ha spiegato alle giovai sue lettrici il 16 novembre come dare alla procedura di aborto a tema satanico. Consigliando specificamente un servizio “cerimoniale” fornito presso la “Clinica per aborti satanici della mamma di Samuel Alito”, con riferimento al giudice della Corte Suprema Samuel Alito.
Ecco cosa scrive:
“Com’è avere un aborto satanico ? Per Jessica* [un nome falso per mantenere la donna anonima], una 37enne madre di tre figli che ha ricevuto farmaci per l’aborto tramite la Clinica Satanica della mamma di Samuel Alito, ‘l’esperienza è stata semplicemente molto di supporto,'” ha scritto Cosmopolitan in un post su Instagram. “Anche se non è una satanista, Jessica ha deciso di incorporare alcuni elementi cerimoniali nella sua esperienza di aborto da solista. ‘Perché no?’ pensò. Il messaggio generale l’ha colpita.”
Il post ha condiviso una serie di diapositive che approfondiscono i passaggi su come organizzare una cerimonia di aborto ritualizzato come prescritto dal Tempio Satanico. Ciò includeva passaggi come fissare il proprio riflesso prima di prendere una pillola abortiva e dire: “Il proprio corpo è inviolabile, soggetto solo alla propria volontà”.
Rivelando così il vero radicale scopo a ci servono gli aborti procurati..
In Italia, anche le logge escono dal segreto e lo annunciano su La Stampa
Venerabili, la loggia astigiana del Grande Oriente esce allo scoperto
Concorso letterario sui principi che ispirano la Massoneria, premiati sei studenti e aiuti alle scuole
L’occasione è stato il 300° anniversario di una delle tante date che tracciano la storia della Massoneria.
Nel 1723 vennero pubblicate le Costituzioni di Anderson (della Gran Loggia Londinese), e anche i ragazzi del liceo Scientifico «Vercelli» e del Monti hanno partecipato al concorso letterario sull’attualità e l’utilità dei principi che sostengono l’operato delle logge massoniche di tutto il mondo.
Il Grande Oriente d’Italia con il Collegio circoscrizionale del Piemonte e della Valle d’Aosta ha premiato i vincitori nella riunione delle logge a Stupinigi.
Premiati sei studenti astigiani con circa 2 mila euro complessivamente, mentre un migliaio di euro sono andati alle scuole per vari progetti.
Perché questa uscita allo scoperto? «La massoneria non è mai stata segreta – afferma Stefano Bisi, Gran maestro del Grande Oriente d’Italia dal 2014 – direi riservata».
E cita alcuni esempi: lo scorso anno, non era stato dato risalto alla donazione di un ecografo per la sala operatoria al Massaia per un valore di 7 mila euro.
I soldi vengono raccolti tra i componenti delle due logge che fanno parte dell’obbedienza al Grande Oriente.
In Italia le «Obbedienze», logge che osservano uno stesso rito e un unico gran maestro sono due: il Grande Oriente appunto e la Gran Loggia d’Italia.
«Ad Asti ci sono due logge autorizzate: la Monviso e la Acacia» indicano i massoni astigiani. Una sessantina di componenti in tutto: 35 per la Monviso e 25 per la Acacia.
«Le altre sono le cosiddette logge “spurie” – spiegano i responsabili delle logge astigiane – cioè non autorizzate dal nostro rito e fanno parte di qualcos’altro». Almeno altre due, nessuna fuorilegge, perché la legge varata nel 1982 dopo lo scandalo della P2 vieta l’esistenza di associazioni segrete che abbiano obiettivi di condizionamento di organi costituzionali.
Di due si conoscono anche i nomi: si chiamano Concordia e Platone, ma sembra ne possano esistere anche a Nizza Monferrato, San Damiano e Costigliole. Senza contare gli astigiani iscritti alle logge torinesi o di qualche altra parte d’Italia.
Asti terra di massoni? «Non ci sarebbe male alcuno – dice Stefano Bisi – anche se le zone, per così dire più vocate, sono ancora Toscana e Umbria». Già, Licio Gelli, gran maestro della famigerata P2, era di Arezzo. Alla battuta Bisi non si ritrae ma contrattacca: «La P2 è stata una pagina nera della Massoneria – commenta – i Gran Maestri dell’epoca si accorsero troppo tardi dell’esistenza di questa loggia irregolare e non conforme ai principi della Massoneria».
Si entra nell’ordine per un desiderio di crescita personale e non per sete di potere: «Le logge astigiane ad esempio – dice Bisi – sono molto variegate e composte da professionisti, operai, medici o insegnanti: non è importante la professione ma la volontà». Con la voglia, non di emergere, ma di crescere spiritualmente e individualmente.
«La Massoneria è esoterica nel senso stretto del termine: cioè nascosta – dicono i gran maestri astigiani – ma chiunque può avere i mezzi per conoscerla nel dettaglio, basta andare su internet. Ma solo chi lo vuole veramente è in grado di capirla».
Il processo di affiliazione è lungo. Il nuovo «fratello» deve essere proposto e vagliato e, infine, dopo una valutazione della loggia, inserito nel «processo di crescita».
Sono tre i primi gradi: apprendista, compagno e maestro. Da qui partono altri gradi che vanno dal 4° al 33°.
La loggia è gestita, con una struttura piramidale da tre persone: oratore, sorvegliante e maestro venerabile.
Base di tutto non è l’obbedienza ma la fratellanza e la libertà. «Siamo fratelli – dice Bisi – e nel rispetto del lecito e delle leggi, ci aiutiamo anche».
Nessuna forma di spiacevole nepotismo ma una mano tesa a chi ha più bisogno. Del resto dalla Massoneria sono partite tutte le grandi rivoluzioni: da quella americana al nostro Risorgimento. Il fatto che tra loro i massoni si chiamino anche «compagni» non può che far nascere qualche similitudine. «Tutti i presidenti degli Stati Uniti erano e sono massoni» ricordano gli astigiani mentre qualche brivido scorre lungo la schiena. Subito fugato: «Questo non perché la Massoneria sia potente ma perché è importante».