https://www.politicanews.it/quotidiani/la-stampa-armi-all-ucraina-il-pd-si-divide-124719
Incredibilmente, la dà la Stampa in prima pagina. In apertura: Continuare a dare armi all’Ucraina per tutto il ’23? Il governo Meloni ovviamente vota sì. Il 5 Stelle vota no… Il PD invece si divide e vota in ordine sparso: il grosso si astiene. Una squadretta di fanatici guerrafondai guidati da Lia Quartapelle (che è “israeliana” di nascita ) vota a favore: armi, armi a Zelenski!
Nulli Schlein non ha una linea atlantica , “non ci mette il cuore”. Non si è dimostrata atlantica pura e dura, totale e assoluta come la Meloni, – come richiesto dal Potere . Il PD entra in una grave crisi….
Il riformista:
“Il PD segue i grillini contro l’invio delle armi a Kiev” – Schlein è “la sesta stella”
Huff Post:
I democratici sbandano sull’indirizzo politico sulla guerra in Ucraina. C’è chi vota anche con la maggioranza, chi non vota neanche la propria mozione e chi, il grosso dei parlamentari, si astiene su tutto tranne che sulla propria risoluzione. E la segretaria non dice una parola
StartMagazine:
Il fronte delle opposizioni, si spacca ed è lite interna. Ognuno presenta una risoluzione. Risultato: Iv, (Renzi) Azione (Calenda) e +Europa (Soros) votano a favore con la maggioranza. Il Pd, invece, accusato dai renziani di Iv e dai calendiani di Azione di inseguire i Cinque Stelle contrari, si astiene. Ma il Pd si spacca anche al suo interno: tre deputati, tra cui il riformista ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini , non ci stanno e votano sì. Stessa scena al Senato dove votano sì con la maggioranza 6 senatori del Pd, tra cui Pier Ferdinando Casini eletto come indipendente nelle file dem.
Ulteriore, clamorosa conferma di quelle divisioni su una questione dirimente come la politica estera che impediscono alle opposizioni di essere un vero fronte alternativo. E questo proprio sul sostegno armato all’Ucraina dove la maggioranza di centrodestra o destracentro, nonostante le accuse, conferma in pieno la sua scelta euro-atlantica contro l’aggressione della Russia. Mentre la minoranza di sinistra dimostra ancora la sua fragilità su questa scelta dirimente.