In conclusione provvisoria: papà Salis ha chiesto al presidente della Repubblica italiana, Mattarella, di ingerirsi nel governo e nel sistema giudiziario di uno stato estero, come il presidente si arroga il potere di fare un giorno sì e un giorno no,impunemente, contro il governicchio italiano della Melon, con calcetti negli stinchi ad ogni occasione e pretesto. .
Il che apre una luce infinita sulla concezione e conoscenza del diritto e della divisione dei poteri del papà e di quanti hanno condiviso la sua azione, nei media e nei dem che sono andati in Ungheria a manifestare per la picchiatrice rossa e ingeririsi della giustizia magiara: essi concepiscono Mattarella non come un presidente di una repubblica definita, con limiti di poteri definiti dalla Costituzione , che regna ma non governa, e comunque limitato nelle sue azioni anche arbitrarie dai confini nazionali; lo concepiscono invece come un despota onnipotente, che se vuole può dare ordini e censurare qualunque altro paese estero, o almeno paese membro della UE; perché non risulta che auspichino l’estensione del dispotismo anche agli Stati Uniti che Mattarella non sempre disposto a contestare….
È un grande rogresso e passo avanti della civiltà, riconosciamolo, questo ardente desiderio di passare dalla repubblica con separazione dei poteri all’instaurazione del dispotismo orientale. Tuttavia vogliamo avvertire che tale despotismo non potrà essere esercitato da Mattarella, perché il Despota già esiste nella UE, e già esercita l’arbitrio senza limiti morali o legali sui popoli sudditi.
Ecco qui sotto un atto di tale potere passato inosservato dai media:
Papà Salis si rivolga a quello con le dovute suppliche.