Putin nazionalizza le filiali dell’italiana Ariston e la tedesca Bosch: “Gestione temporanea”. Tajani convoca l’ambasciatore russo
Chi se lo sarebbe mai aspettato che dopo aver congelato (ovvero rubato, per confiscarli e darli a Kiev) i loro beni all’estero ed imposto sanzioni unilaterali, la Russia poteva rispondere con misure speculari dannose per il nostro paese e le nostre aziende! Ma tranquilli ora ci pensa Tajani.
Tutti i beni occidentali in Russia sono stati messi da tempo in amministrazione controllata dallo Stato russo, pronti alla confisca. Anche la Renault è già stata nazionalizzata. La Russia guadagnerebbe moltissimo, l’occidente oltre a perdere non avrà più la minima credibilità, tutti fuggirebbero. In Russia agli oligarchi gli sta pure bene! Soprattutto loro sono colpiti, s’arrangino, furono avvertiti, lascino i soldi in Patria russa!
Guerra Ucraina, Kiev ritira gli Abrams dal fronte: “Troppo vulnerabili ai droni russi”, spreco da 310 mln$ per gli USA
«Vulnerabili ai droni russi», Kiev ritira gli Abrams dal fronte
Infatti secondo l’articolo, nonostante la loro potenza i carri armati non sono impenetrabili, e sono più vulnerabili dove la loro armatura è più sottile, ovvero nella parte superiore, nel blocco posteriore del motore e nello spazio tra lo scafo e la torretta. (Farodiroma)
Ad annunciare la scelta sono alcuni funzionari statunitensi, i quali hanno spiegato che il massiccio utilizzo di droni da parte della Russia rende troppo difficile l’utilizzo degli Abrams senza che questi vengano scoperti e attaccati: “Non c’è terreno aperto che si possa attraversare senza timore di essere scoperti”, ha riferito alla stampa un alto funzionario della difesa americana parlando prima della riunione del gruppo di contatto per la difesa dell’Ucraina oggi, venerdì 26 aprile. (Today.it)
Denominati MBT (Main battle tank), sono stati prodotti nella prima versione (M1) nel 1978 dalla Chrysler Defense, oggi General Dynamics Land Systems, e prendono il nome dal generale Creighton Abrams che guidò le truppe americane nella guerra del Vietnam dal 1968 al 1972. (Corriere del Ticino)
MB – la cosa impone una domanda sull’immane abissale stupidità dei nostri dirigenti che i media esaltano come “competenti”: ignoravano l’esistenza di tante imprese occidentali in Russia, non si sono informati? O la loro arroganza e la nostra acquescienza al loro dominio li fa vivere in un mondo di fantasia, dove credono che tuttti, anche fuori dall’Occidente, vivono ai piedi della loro onnipotenza, non possano reagire ai loro soprusi, come noi europei loro vittime a cui sono assuefatti a dare ordini e a venir obbediti come schiavi? Questi ci precipitano nella terza guerra mondiale senza alcuna conoscenza reale delle forze del nemico e delle proprie?