Scusate se insisto sul vergognoso e perdurante silenzio di Sergio Mattarella, comandante delle forze armate di questa repubblica, rispetto all’aggressione e agli ultimatum israeliani ai soldati Onu in Libano (fra i quali molti connazionali).
Appena a maggio scorso il Capo dello Stato parlò proprio all’Assemblea generale dell’Onu, affermando quanto segue: “Sono qui per testimoniare quanto l’Italia ha fiducia nelle Nazioni unite. Tanto più nel mondo crescono crisi, difficoltà e contrapposizioni tanto più si afferma quanto sia indispensabile l’azione delle Nazioni unite”.
Ora, si dà il caso che i governanti israeliani parlano all’Onu solo per umiliarla e le sparano pure addosso.
Cosa valgono le sue parole, se non le usa quando si deve? Che ce ne facciamo della sua retorica se non riesce a toglierci il dubbio che al Colle se la fanno addosso non appena il genocida guerrafondaio abbaia?
Cosa sta aspettando Sergio Mattarella per aprire bocca su una questione politica seria che lo riguarda e ci riguarda?
Pino Cabras
Aspetta e spera.