https://www.liberoquotidiano.it/…/fatima-antonio-socci…
Nel link, qui sopra, un articolo storico-religioso di Antonio Socci nella sua solita versione catto-americana. Nel modo in cui Socci, che è sempre stato ambiguo nei suoi intrecci tra Fede e politica, espone gli avvenimenti legati alle ripetute consacrazioni alla Madre di Dio della Russia, sembra che la Madonna sia una suppoter degli Stati Uniti e del materialismo e nichilismo occidentale. Una lettura da anticomunismo anni cinquanta. Una lettura che se poteva avere un senso prima del 1989 oggi non lo ha più. Vorremmo conoscere i motivi per i quali questo “campione” dell’occidentalismo, in chiave religiosa, nulla dice, invece, dell’apparizione, nel 1941, della Madonna a padre Elia, venerato ed ascetico metropolita della comunità ortodossa del Libano, durante l’invasione tedesca della Russia sovietica di Stalin, promettendo che la Russia si sarebbe salvata se la Sua immagine di Kazan, una delle più antiche e venerate in terra russa e finita negli scantinati dopo la rivoluzione (la stessa, insieme all’icona detta di Vladimir, di cui Putin donò a Papa Bergoglio una copia quando visitò Roma), fosse stata portata in processione a Mosca e a Leningrado (la ex Pietroburgo). Cosa che Stalin, che aveva studiato in seminario e forse gli era rimasto qualcosa, ordinò subito di fare non appena gli giunse dal Libano, tramite un canale diplomatico, questo messaggio mariano. Immediatamente dopo le processioni, organizzate nelle principali città russe, con l’icona di Kazan, una copia superstite dai furti e dalle distruzioni rivoluzionarie, ci fu la svolta della battaglia di Stalingrado (nel frattempo la venerata Icona era arrivata nella città assediata) e il rovesciamento delle sorti della guerra a favore dei sovietici. A quanto pare in questo caso la Madonna appoggiò il comunismo staliniano. Dunque, come la mettiamo con la narrazione filoccidentale di Socci? La Madonna avrebbe favorito la vittoria di Stalin pur sapendo che egli perseguitava la Chiesa (ma, dopo questo fatto, il dittatore georgiano moderò un poco la repressione antireligiosa)? In realtà le vie del Cielo sono insondabili e dipingere Fatima come una profezia antirussa è fuorviante, anche in considerazione del fatto che se c’è una nazione mariana quella è proprio la Russia. Quindi la consacrazione della Russia richiesta dalla Madonna non può essere letta al modo di Socci e di tanti catto-occidentalisti.
In merito alla vicenda dell’apparizione mariana del 1941 si veda il capitolo LV (“Quando Stalin obbedì alla Vergine”) dell’ottimo libro di Vittorio Messori “Ipotesi su Maria” Ares, Milano, 2015, pp. 565-573. Molto bello anche il successivo capitolo LVI “Lei e i russi” sulla storia della profonda venerazione mariana nella vicenda del popolo russo.
L’amico Gianluca Marletta in un suo articolo sul sito di Maurizio Blondet spiega, a ragione, che la questione degli “errori della Russia” va contestualizzata al 1917 ed al secolo scorso. Giustamente egli annota anche che, e concordo con lui, la Russia potrebbe rivestire un ruolo importante nella storia spirituale futura dell’umanità. La profezia di Fatima è in qualche modo ancora aperta ma nessuno può pretendere di averne le autentiche chiavi di lettura. Tuttavia il riferimento di Maria alla “conversione della Russia”, che è comunque in atto (chi come lo scrivente ha visitato Mosca ha potuto constare il radicamento della fede nelle folle che si accalcavano nella ricostruita Cattedrale del Salvatore), può lasciar intendere che sarà da quella terra che il risveglio della fede investirà anche l’Europa.
Qui il link dell’articolo di Marletta (il quale rimanda ad un altro link di un giornalista serbo che, tuttavia, mi sembra un Socci ortodosso perché usa lo stesso criterio di quest’ultimo ma all’incontrario e per questo lo lascerei perdere)
https://www.maurizioblondet.it/consacrazione-russia…/
Rimandiamo chi voglia qualche altra notizia sulla Madonna di Kazan e la sua importanza nella storia russa al seguente link della pagina di wikipedia
https://it.wikipedia.org/wiki/Madonna_di_Kazan%27
Pagina nella quale è riportata anche l’omelia di Giovanni Paolo II nel corso dell’Udienza Generale del 25 agosto 2004, in occasione del ritorno dell’icona in Russia:
«(…) Quante volte, da quel giorno [che l’ho avuta], ho invocato la Madre di Dio di Kazan’, chiedendole di proteggere e guidare il popolo russo che le è devoto, e di affrettare il momento in cui tutti i discepoli del suo Figlio, riconoscendosi fratelli, sapranno ricomporre in pienezza l’unità compromessa. Fin dall’inizio, ho desiderato che questa santa Icona facesse ritorno sul suolo della Russia, dove – secondo attendibili testimonianze storiche – è stata per lunghissimi anni oggetto di profonda venerazione da parte di intere generazioni di fedeli. Intorno all’Icona della Madre di Dio di Kazan’ si è sviluppata la storia di quel grande popolo. La Russia è una nazione da tanti secoli cristiana, è la Santa Rus. Anche quando forze avverse si accanirono contro la Chiesa e tentarono di cancellare dalla vita degli uomini il nome santo di Dio, quel popolo rimase profondamente cristiano, testimoniando in tanti casi con il sangue la propria fedeltà al Vangelo e ai valori che esso ispira. È perciò con particolare emozione che rendo grazie con voi alla Divina Provvidenza, che mi concede oggi di inviare al venerato Patriarca di Mosca e di tutte le Russie il dono di questa santa Icona. Dica, questa antica immagine della Madre del Signore, a Sua Santità Alessio II e al venerando Sinodo della Chiesa Ortodossa russa l’affetto del Successore di Pietro per loro e per tutti i fedeli loro affidati. Dica la sua stima per la grande tradizione spirituale di cui la Santa Chiesa russa è custode. Dica il desiderio e il fermo proposito del Papa di Roma di progredire insieme con loro nel cammino di reciproca conoscenza e riconciliazione, per affrettare il giorno di quella unità piena dei credenti per la quale il Signore Gesù ha ardentemente pregato (cfr Gv 17, 20-22). Carissimi Fratelli e Sorelle, unitevi a me nell’invocare l’intercessione della Beata Vergine Maria, mentre consegno la sua Icona alla Delegazione che, a nome mio, la recherà a Mosca.».
Speriamo che Antonio Socci la rilegga e ci mediti un po’ sopra per rettificare certi suoi strabismi e certe sue vedute unilaterali. La Madonna è madre di tutti i popoli, non certo una “paladina” dell’Occidente attuale a trazione americana.
Luigi Copertino
dalla pagina FB dell’autore