Negli ultimi mesi sono stati compiuti sulla rete diversi gravi atti censori da parte di facebook, Google e YouTube. Vittime non solo centinaia di cittadini a cui sono state chiuse le pagine o rimossi svariati post. Vittime alcuni blogger e autori indipendenti, nonché giornali on line,radio e web Tv (quali ByoBlu o RadioRadio) “colpevoli” di dare voce a chi contesta il “pensiero unico” sulle più disparate vicende.
Per contrastare la censura da parte dei giganti americani del Web (censura che come vediamo è avallata dalle autorità dell’Unione europea) si è appena costituito il PATTO JULIAN ASSANGE .
Comunicato Stampa
– Qualche giorno fa si sono conclusi i lavori dell’Assemblea Costituente che ha dato vita, dopo 7 settimane di incontri, al “Patto Julian Assange”
– L’Assemblea e’ costituita da una trentina di Soggetti, noti per il loro impegno nella Libera Informazione, che producono e diffondono da anni contenuti ispirati alla Libertà di Opinione, alla Attuazione della Costituzione Italiana e al contrasto alla Censura e al Controllo di Massa realizzate dalle élite.
– Lo Scopo del Patto è difendere i membri, e le loro attività grazie alla cooperazione, alla sorveglianza e alla condivisione delle RICHIESTE DI DIFESA COMUNE. Nel caso in cui uno o più membri aderenti al Patto dovessero subire (da parte di Istituzioni, Providers, Social Network, Gruppi Censorii o Individui) diffamazioni, accuse infondate o minacce, che conducano a limitazioni della propria attività, quali (indicativamente) : chiusura dell’account o delle pubblicazioni, cancellazione e censura di post e videoclips, shadow banning , demonetizzazione, sanzioni, danni d’immagine, etc…
– Laddove le Pubblicazioni e/o le Opere siano conformi ai principi ispiratori e le Fonti dei Contenuti siano rinvenibili, autentiche e trasparenti … Ogni Membro si impegna a valutare con la massima attenzione la Richiesta di Difesa Comune e a condividerla prontamente e integralmente sui propri mezzi di diffusione con facoltà di esprimere ulteriore solidarietà nei confronti del membro “attaccato” e il dissenso nei confronti delle azioni censorie e sanzionatorie e dei loro effetti.
In ogni caso i Membri si riservano la facoltà di valutare se la Richiesta di Difesa Comune è sostenibile o meno e a comportarsi di conseguenza.
– I membri del Patto hanno già effettuato diverse azioni di Difesa Comune in Rete denunciando contemporaneamente sui loro giornali on line, web tv, pagine Facebook , canali Youtube, etc… alcuni recenti gravi abusi e censure immotivate. La loro azione comune ha raggiunto un grande consenso con picchi di audience cumulata pari a 1,5 milioni di spettatori/lettori, decine di migliaia di condivisioni e commenti a favore.
– Il Patto, al quale aderiscono attualmente sia membri attivi che osservatori partecipanti, sta destando un enorme intreresse nel mondo dei Creatori di Contenuti e stanno arrivando moltissime richieste di adesione che sono al vaglio secondo criteri di professionalità piuttosto rigidi.
- La scelta della denominazione “Julian Assange” e del Logo (disegnato da Davide Dormino) non è solo un ulteriore sostegno alla causa della sua liberazione ma soprattutto rappresenta la volontà di mantenere una continuità con la tradizione di un Editore Indipendente che negli ultimi anni ha divulgato informazioni altamente strategiche per l’intera popolazione mondiale.
Patto Julian Assange
Roma, 7 luglio 2020