L’aggressione è avvenuta mentre si trovava insieme a un altro sacerdote copto, padre Benjamin Moftah. I due religiosi sono scesi dalla loro autovettura e hanno trovato ad aspettarli un uomo che ha estratto un grosso coltello colpendo padre Shehata alla testa e lasciandolo senza vita a terra sulla strada. Anche il secondo prete copto è stato ferito. L’aggressore è poi fuggito ma sarebbe stato fermato dalle forze di sicurezza egiziane.
Con questa morte i copti tornano a piangere una propria vittima al Cairo a dieci mesi dall’attentato alla chiesa dei Santi Pietro e Paolo nel quartiere di Abbassiya, che l’11 dicembre 2016 lasciò dietro di sé 25 morti tra i fedeli che affollavano la celebrazione domenicale. Nei mesi successivi erano poi arrivate le stragi della domenica delle Palme a Tanta ed Alessandria e quella di maggio contro un convoglio di pellegrini che si stavano recando a un monastero, nella regione desertica di Minya.