Da Times of Israel
“Gli Stati Uniti hanno minacciato di dare l’OK all’annessione, se i palestinesi non riprendono i negoziati
Fonti senior della Casa Bianca citate dalla televisione israeliana affermano che Washington potrebbe approvare il trasferimento entro pochi mesi, anche se si chiamano le quarte elezioni israeliane”
Il titolo sarebbe stato più perspicuo così:
Jared vuol vendicarsi per il rifiuto palestinese del piano per Israele da lui concepito, e passa alle minacce: “Guardate che dico a mio suocero di dare l’OK alle annessioni di quel ridicolo resto che Sion vi ha lasciato”. Perché io – come il mio grande amico Bin Salman, quello che ha ordinato l’assassinio del giornalista irritante – sono ricco e viziato e nessuno mi ha mai detto di no impunemente”.
Perché “la fonte senior della Casa Bianca” è Jared, e il giornale israeliano, nel corso dell’articolo, nemmeno lo nasconde
“Le fonti [cioè lui] hanno dichiarato che intendono proseguire con l’attuazione del piano di pace presentato all’inizio dell’anno dall’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump”.
E più oltre:
” il consigliere di Trump Jared Kushner, il principale architetto del piano, ha detto mercoledì ai senatori repubblicani e democratici in un briefing chiuso che il lavoro del team congiunto israelo-americano incaricato di mappare le aree esatte da annettere richiederebbe diversi mesi.
Secondo quanto riferito da Kushner, se i palestinesi riprendessero i negoziati durante quel periodo, l’offerta potrebbe essere migliorata a loro favore. In caso contrario, ha aggiunto, il processo continuerà e “i palestinesi potranno solo incolpare se stessi”.
“Nessuno può dire che non abbiamo dato ai palestinesi l’opportunità di tornare al tavolo dei negoziati”, ha affermato una delle fonti. “Se vogliono tornare e parlare, siamo pronti per questo e crediamo di poter migliorare il piano per loro. Ma se non lo fanno, continueremo ad andare avanti senza di loro. ”
Il primo febbraio, dopo che l’autorità palestinese aveva rigettato il suo “piano di pace”, il viziato la cui esperienza di geopolitica del Medio Oriente consiste nell’aver impalmato la figlia del POTUS, e nel mandare i figli in asilo Lubavitcher, è esploso “I palestinesi non hanno fatto mai nulla di giusto nelle loro tristi, patetiche vite”.
Lo stesso giornale israeliano ammette l’iniquità del piano:
“Il piano consente a Israele di annettere insediamenti, concede la sovranità dello stato ebraico sulla valle del Giordano e scavalca il controllo di sicurezza a ovest del fiume Giordano e impedisce ai rifugiati palestinesi di stabilirsi in Israele. Israele ha accolto con favore la proposta.
” I palestinesi hanno respinto il piano di pace degli Stati Uniti, che prevede la creazione di uno stato palestinese in circa il 70% della Cisgiordania, una piccola manciata di quartieri a Gerusalemme est, la maggior parte di Gaza e alcune aree del sud di Israele – se i palestinesi riconoscono Israele come stato ebraico, disarmare Hamas e altri gruppi terroristici nell’enclave costiera e soddisfare altre condizioni”.
“L’aborto è un diritto costituzionale!”, dice la deputata somala (e bigama)
Se vi sgomenta che la politica estera della superpotenza riguardo alla ferita aperta sanguinante del possesso della Terra Santa, cruciale nella storia e nella meta-storia dal sia in mano a un genero viziato, palazzinaro a New York, bisogna ammettere che l’America d’oggi è piena di sorprese che provocano strani conflitti cognitivi:
“L’aborto è un diritto costituzionale”, riafferma la deputata del Minnesota, ovviamente democratica, Ilhan Omar, contro la propensione della corte suprema di rimettere in discussione il diritto.
Il fatto è che la deputata Omar è questa:
Una musulmana velata che proclama il diritto all’aborto? Anche se sulla sua islamità non giureremmo, il fatto che questa giovane signora abbia conquistato un seggio parlamentare dice la numerosità della colonia somala,che è fortissima è formata da torme d’ immigrati illegali che penetrano dal Messico (!) e ottiene evidentemente voti delle minoranze, sia di colore che progressiste.
Non solo: la deputata Ilhan Omar ha anche insinuato in un tweet che due giudici della Corte Suprema sono “predatori sessuali” :
“Due accusati di predatori sessuali non dovrebbero decidere se le donne hanno o meno accesso alle cure sanitarie in questo paese”, ha scritto.
Echeggia con ciò voci (non dimostrate) contro i giudice Brett Kavanaugh e Clarence Thomas. La lobby femminista Me-Too terrorizza i piani alti del potere maschio facendo aleggiare queste indiscrezioni rovinose per la reputazione, anche sui vecchioni della Corte Suprema.
Ma il bello è che anche la stessa Illhan Omar è sospettata di aver sposato, nel 2009, suo fratello Amed Elmi per fargli avere la cittadinanza americana, e ciò mentre era sposata con l’uomo che è il padre dei suoi tre figli. Il fratello, ottenuta al cittadinanza, vive ora a Londra. Quando hanno cominciato a circolare le voci su questo accordo matrimoniale truffaldino, la deputata ha intrapreso le pratiche di divorzio da Elmi il fratello; usando anche il contributo di fondi statali da 6 mila dollari destinato agli eletti per pagare un avvocato divorzista: fatto per cui è sotto inchiesta giudiziaria nel Minnesota.
Ma la frode matrimoniale per ottenere illegalmente la cittadinanza è un reato federale, da 15 anni di galera, tanto più se aggravato da bigamia, come pare essere il caso della deputata. Le polizie scoprono continuamente giri e reti di americani che “sposano” a pagamento sconosciute del Ghana, o appunto della Somalia, a cui fanno subito ottenere la sospirata nazionalità. Otto degli attentatori medio orientali che nel 1993 compirono un attentato al Word Trade Center (sei morti) erano “americani” per aver impalmato donne statunitensi
“El Sayyid A. Nosair ha messo un anello al dito dell’americano Karen Ann Mills Sweeney per evitare la deportazione per aver superato il visto. Ha acquisito la cittadinanza americana, ciò che gli ha permesso di rimanere nel paese, e in seguito è stato condannato per complicità nel bombardamento del World Trade Center del 1993 .
Il migliore aiutante di Osama bin Laden Ali Mohamed divenne cittadino americano dopo aver sposato una donna che aveva incontrato durante un viaggio in aereo dall’Egitto a New York. È stato condannato per il suo ruolo negli attentati dell’ambasciata americana del 1998 in Africa che hanno ucciso 12 americani e oltre 200 altri.
Eccetera.
Adesso una somala bigama è diventata deputata, può coprirsi la testa come un’islamica e proclamare che l’aborto è un diritto costituzionale, e minacciare due giudici supremi. Pazza, pazza pazza America.