Tutti a indignarsi a reti unificate per quei “pacifici” tifosi israeliani aggrediti ad Amsterdam.
Nessuno fa notare cosa avevano combinato prima, mettendo a ferro e fuoco le vie di Amsterdam, intonando cori razzisti contro gli arabi, arrampicandosi per le case per strappare le bandiere Palestinesi, danneggiando proprietà. Nessuno fa vedere che durante il minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’alluvione di Valencia, questi tifosi fatti passare come “vittime”, hanno interrotto quel momento di raccoglimento.
Se anziché essere israeliani fossero stati di qualsiasi altro Paese, oggi leggeremmo narrazioni totalmente opposte. Ma ormai non gli crede più nessuno!
Ecco cosa hanno fatto per attirasi le botte, documentato con video:
⚡️⭕️ Amsterdam Timeline :
1 – Israelis attack personal property
2- Israelis attack taxi drivers
3- Israelis chant "“Let the IDF win to Fuck the Arabs”
4- Israelis get beat up
5- Israelis start to market the story under the title "savage Islamic migrants attack peaceful… pic.twitter.com/I5ZL3gfDA9
— Middle East Observer (@ME_Observer_) November 8, 2024
Cronologia di Amsterdam:
- Gli israeliani attaccano la proprietà personale
- Gli israeliani attaccano i tassisti
- Gli israeliani cantano “Lasciate che le IDF vincano per fottere gli arabi”
- Gli israeliani vengono picchiati
- Gli israeliani cominciano a commercializzare la storia con il titolo “selvaggi migranti islamici attaccano pacifici ebrei”
- Gli israeliani lo chiamano un pogrom contro gli ebrei
- Il governo israeliano e gli account dei social media sfruttano al massimo l’evento per commercializzare/giustificare la loro guerra genocida a Gaza e radunare gli europei attorno alla loro “causa” nella “difesa contro i terroristi”.
inoltre:
Si sono rifiutati di rispettare il minuto di silenzio per le vittime dell’alluvione di Valencia
Anche qui, documentazione video:
tifosi del Maccabi Tel Aviv che fischiano all’inizio della partita #ajamac durante la commemorazione per le vittime delle inondazioni in Spagna. E lanciano anche slogan razzisti. Inaccettabile
Onsportief en respectloos gedrag van Maccabi Tel Aviv-aanhangers die aan het begin van de wedstrijd #ajamac fluiten tijdens de herdenking voor de slachtoffers van de overstromingen in Spanje. En ook nog eens racistische leuzen scanderen. Onacceptabel @UEFA pic.twitter.com/ZNPiPCxbqM
— Ismail el Abassi (@IsmailelAbassi2) November 7, 2024
I tifosi del Maccabi in trasferta in Olanda hanno passato il tempo prima e durante la partita impegnati in provocazioni continue, documentate: hanno strappato bandiere palestinesi appese alla finestre, hanno intonato lungo il percorso verso lo stadio, protetti dalla polizia, canzoni contro gli Arabi gridando “Fuck Palestine”, irridendo i bambini morti a Gaza, cantando non ci sono scuole a Gaza perché non ci sono più bambini”, hanno aggredito arabi, tra cui un taxista che li trasportava; durante la partita non hanno osservato
https://twitter.com/i/status/1854701760385872270ù
… E Rutte minaccia gli Stati Uniti
Dalle agenzie:
“Rutte, il nuovo segretario NATO, minaccia gli Stati Uniti di nuovi sviluppi militari nordcoreani se Trump non sostiene l’Ucraina. L’Europa sarà in grado di sostenere da sola l’Ucraina se gli Stati Uniti smetteranno di sostenerla?
Se la Russia avesse successo in Ucraina, allora una Russia ispirata apparirà al nostro confine, ricevendo molta terra, un enorme esercito ucraino e i loro inventivi ucraini. Ciò non rappresenterà solo una minaccia per l’Europa, per la parte europea della NATO, ma anche per gli Stati Uniti. Pertanto, dobbiamo lavorare collettivamente non solo contro la minaccia proveniente dalla Russia, ma anche da questi quattro paesi (Russia, Iran, Corea del Nord, Cina).
E il neocon che ha rovinato Repubblica per il bene di Sion ordina alla UE “Scontro aperto con Trump”
L’Europa ha due strade: il negoziato duro o lo scontro aperto con Trump. Avrebbe bisogno di un leader come Mario Draghi per trattare in maniera franca, nella cornice dell’irrinunciabile alleanza euroamericana
Non ridete, non pensate che stiano delirando: se lo dicono, sanno di poterlo fare.