Da leggere assolutamente ed integralmente qui:
http://italiaeilmondo.com/2019/09/11/lezioni-di-umilta-di-roberto-buffagni/#_ftnref5
Riprendo solo questi passi:
- l’ eventuale vittoria elettorale di una forza politica anti UE non è la fine, ma l’inizio dello scontro. L’insediamento al governo di una forza politica che in nome della “volontà del popolo” sfidi la UE segna soltanto lo schieramento in campo delle forze contrapposte, non la vittoria. Con la vittoria elettorale la battaglia non finisce: comincia.
[…]
…..Ometto valutazioni sulla personalità del leader della Lega, Matteo Salvini. Mi limito ad osservare, con le parole dell’amico Fabio Falchi, che “non si trova facilmente un Alessandro Magno ed è per questo che ci sono le accademie, le scuole di guerra e gli Stati Maggiori (che sono il surrogato del genio).
Evidentemente però, anche grazie agli esperti di marketing e ai pubblicitari, è più facile prendere voti che impegnarsi seriamente a creare una organizzazione che sappia combattere quel tipo di conflitto che non è altro che la prosecuzione della guerra con altri mezzi.”
Mi risulta invece (non ho informazioni privilegiate, e sarò lieto di essere smentito) che sia la decisione di entrare nel governo, sia la decisione di uscirne, sono state prese informalmente, tra pochissime persone vicine al leader, perché la Lega non dispone di una struttura di comando analoga a uno Stato Maggiore, nella quale si eseguano analisi e si formulino piani, si presentino al decisore in modo coerente opzioni diverse e anche opposte, si progettino modifiche all’organizzazione delle forze disponibili, si segua l’esecuzione degli ordini fino a loro effettiva implementazione.
Mi risulta anche che nella Lega non viene incoraggiata l’iniziativa e l’indipendenza di pensiero, ma semmai l’obbedir tacendo alle decisioni dei cari leader. La disciplina va benissimo. La mancanza d’iniziativa e d’indipendenza invece, specie tra i quadri, va malissimo. L’esercito prussiano divenne il migliore del mondo anzitutto grazie alla Auftragstaktik (tattica di missione): nella formulazione di von Moltke senior, “più alta l’autorità, più corti e generali gli ordini”. Agli ufficiali subalterni era garantito un notevole margine di manovra per raggiungere gli obiettivi, e nella loro formazione era incoraggiato lo spirito d’iniziativa. Con esecutori anzitutto preoccupati di non sgarrare e di coprirsi le spalle non si va da nessuna parte, tranne a Pontida.
Il “paritto delle istituzioni” italiano,
Al fine di controllare il pericoloso scollamento tra paese legale e paese reale, si incoraggeranno a) cambiamenti ad hoc della legge elettorale b) controllo e censura dei social media c) secca repressione delle manifestazioni di dissenso d) provvedimenti assistenziali sul modello degli 80 euro renziani e) “nuova narrazione” di un’Italia protagonista nel dialogo intereuropeo f) character assassination + persecuzione giudiziaria di Salvini (che non ha più la copertura parlamentare dagli attacchi giudiziari) e altri leader “sovranisti”, es. Giorgia Meloni, al fine di demoralizzare l’opposizione “sovranista” e di dimostrarle che mettersi contro la UE è troppo difficile.
Ed effettivamente, mettersi contro la UE senza essere adeguatamente preparati è troppo difficile: se qualcosa ha dimostrato quest’anno di governo gialloverde, è proprio questo.
IL GIUDICE GLI HA dato GLI ARRESTI DOMICILIARI
⛔ VIDEO SHOCK
Lecco. #RisorsaU del Togo al lavoro.
Senza motivo picchia 2 donne nel sottopasso della stazione.
Le donne (18 e 56) ferite hanno riportato rispettivamente 10 e 30 giorni di prognosi.
Dulcis in fundo il GIUDICE gli ha concesso gli arresti domiciliari pic.twitter.com/TkPOP6MWeG— RadioSavana (@RadioSavana) September 11, 2019
Il “partito delle istituzioni”, il nemico di cui parla Buffagni lo fa apposta: per far sentire la gente impotente, isolata, demoralizzata e senza difesa.
La magistratura si accanisce a bastonare il cane che affoga:
Voli di Stato, la Corte dei Conti archivia la posizione di Salvini: «Ma erano illegittimi»
Trasmessi gli atti alla procura ordinaria di Roma. «I viaggi erano per ordinari spostamenti e non per alti fini istituzionali»
“La prova è evidente”, giudizio immediato per Arata, l’ex consulente di Salvini: “Mazzette per i parchi eolici”
Processo anche per il “re” dell’eolico Vito Nicastri, che poi ha deciso di confessare tutto, e per due funzionari regionali che avrebbero intascato le tangenti