Anche Italia dirà Sì all’uso di armi Ue in Russia

lo dice Il Fatto Quotidiano; quindi ecco il vero motivo della visita di Starmer a “Giorgia”

Ansa:

Nella risoluzione congiunta sull’Ucraina al voto giovedì all’Eurocamera si “invita gli Stati membri a revocare immediatamente le restrizioni sull’uso dei sistemi d’arma occidentali consegnati all’Ucraina contro obiettivi militari legittimi sul territorio russo”.

La risoluzione, al voto giovedì mattina, invita inoltre “tutti gli Stati membri ad aumentare i finanziamenti a favore dell’Ucraina e ad astenersi dal ridurre i propri contributi” e “ribadisce la sua ferma convinzione che la Russia debba fornire una compensazione finanziaria per i danni causati in Ucraina accogliendo con favore la decisione del Consiglio di destinare le entrate straordinarie derivanti dai beni statali russi immobilizzati al Fondo di assistenza all’Ucraina e allo strumento per l’Ucraina, nonché la decisione del G7 di offrire all’Ucraina un prestito di 50 miliardi di dollari garantito da beni statali russi immobilizzati…

Infatti lo conferma esplicitamente il nuovo Kommissario guerrafondaio e fanatico antirusso

“Ue sia pronta alla mobilitazione contro Russia”/ Kubilius, commissario Difesa: “Industria militare cruciale”

Andrius Kubilius non ha dubbi su quale sia la principale minaccia per l’Unione europea: è la Russia. Il commissario europeo alla Difesa si è presentato a un gruppo di giornali internazionali spiegando che Mosca “costituisce la più grande minaccia alla sicurezza dell’Europa“, quindi per l’ex premier lituano, nato in Unione sovietica, “l’Ue deve essere pronta a qualunque evenienza“. Questo vuol dire, da un punto di vista pratico, preparare i depositi con l’equipaggiamento militare sufficiente, così come lo deve essere il personale militare per un’eventuale veloce mobilitazione.

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Il gabinetto di guerra israeliano dà il via libera alla guerra offensiva contro Hezbollah, invia la brigata d’élite a nord

come molti sospettavano e temevano, questa mortale operazione segreta israeliana di due giorni per far saltare in aria cercapersone, walkie-talkie e piccoli dispositivi elettronici di Hezbollah non era altro che la preparazione per una probabile operazione militare israeliana di terra nel Libano meridionale. Sembra che la guerra sia qui . Secondo le ultime notizie:

Il governo israeliano ha dato al primo ministro Netanyahu e al ministro della Difesa Gallant l’autorizzazione a intraprendere un’azione militare contro Hezbollah, anche se ciò dovesse portare a una guerra totale.

Finora il secondo giorno di esplosioni a Beirut e in Libano ha provocato  20 morti e 450 feriti , ma il bilancio delle vittime potrebbe essere molto più alto.

Il ministro della Difesa Gallant ha anche dichiarato una “nuova fase” delle operazioni contro Hezbollah nel nord di Israele :

Il primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant, il capo delle IDF Herzi Halevi e altri funzionari hanno rilasciato mercoledì sera delle dichiarazioni che sembravano suggerire che si stesse preparando una guerra totale con Hezbollah, poche ore dopo che un’ondata di  esplosioni di walkie-talkie  e altri dispositivi di comunicazione utilizzati dai membri di Hezbollah in tutto il Libano aveva causato vittime su vasta scala, riecheggiando un attacco simile avvenuto il giorno prima che aveva preso di mira i cercapersone forniti da Hezbollah.

Mercoledì, le IDF hanno annunciato anche il ridispiegamento della loro 98a Divisione nel nord di Israele, dopo mesi di operazioni nella Striscia di Gaza sotto il Comando Meridionale.