Un grazie anzitutto alla guardia costiera libica. E’ bastato “mostrare le armi”, e Medécins sansa Frontieres, Save the Children, la spagnola “Poractiva Open Arms”, la tedesca Sea Eye hanno rinunciato ai loro salvataggi. Effetto: un calo del 76 per cento degli arrivi rispetto allo stesso periodo di agosto 2016. E’ dunque evidente che le navi delle ONG “umanitarie” facevano da richiamo ed appello.
D’accordo, i libici fanno questo dietro congrui pagamenti del “governo” Gentiloni-Alfani-Minniti. Pagati per fare quel che i nostri non vogliono fare apertamente; ma questo è il livello della politica estera italiana – mazzette e tangenti. Tant’è vero che Haftar s’è fatto intervistare dal Corriere per dire: “E a me niente?”. Vuole 20 miliardi in 20 anni, dalal UE: Sembra ragionevole.
Un grazie anche a “Generazione Identitaria”, che ha segnalato per prima le losche collusioni della tedesca Iuventa con gli scafisti, accendendo un faro sulle operazioni delle ONG , che operavano continuamente protette dalla nebbia di lodi ed esaltazioni delle nostre Boldrini, dei nostri Saviano e dei media, col governo Soros-Gentiloni a far finta di niente, ed il business parassitario dell’accoglienza a fare miliardi. Ovviamente la nave di Generazione Identitaria, la C-Star, con i ragazzi di Defend Europe, è stata e viene subissata di insulti: nazisti, razzisti, omofobi, negazionisti dell’oloqué…
Ovvio: la demonizzazione di cittadini che, senza i fondi di Soros, si organizzano efficacemente, fino a noleggiare una nave, per contrastare i soprusi del potere globale, è un riflesso tipico delle oligarchie. Ci si abitueranno.
(Un lettore mi segnala questo:
“La rivelazione shock a Quotidiano Nazionale di un addetto alla sicurezza, impiegato su una nave di Save the Children: “I rapporti tra scafisti e molte organizzazioni sono evidenti”. “Una volta abbiamo preso un battello con gente in buone condizioni -racconta. – A dieci minuti dalla costa libica, non in alto mare. Sono evidenti i rapporti tra scafisti e molte organizzazioni.